Powered By Blogger

Val di Chiana

Val di Chiana
Castello di Civitella in Val di Chiana.

sabato 14 febbraio 2015

Artigianato, per il 2015 l’unica speranza è frenare la discesa. Parla Bondi di Cna .


Ufficio stampa Cna
Ufficio stampa Cna
“Anche il 2014 è stato un anno nero per l’artigianato e le piccole e medie imprese – commenta Valter Bondi, Presidente provinciale di Cna. In Toscana sono state cancellate 1.806 imprese, delle quali 112 nella provincia di Arezzo. E’ ovviamente negativo il saldo tra imprese cessate e attivate. Arezzo si trova, tra le realtà toscane, in una posizione mediana: lontana dal differenziale negativo di 581 unità di Firenze e dalle 451 di Lucca. Meglio di Arezzo hanno comunque fatto Livorno, Prato, Pisa e Massa Carrara”.
walter-bondi-cna
Dal 2008, anno dell’inizio della crisi, al 2014 in Toscana sono scomparse 9.335 imprese artigiane. L’artigianato è ora numericamente inferiore ai livelli del 2000, quando le aziende erano 110.912.
Nella provincia di Arezzo, alla data del 31 dicembre 2014, le imprese artigiane sono 10.627; le nuove imprese artigiane nate nel corso del 2014 sono 757 e quelle cessate 869 con un saldo negativo di 112 unità. Alla data del 1 gennaio 2008, quindi prima dell’inizio della crisi, le imprese artigiane in provincia di Arezzo erano 11.753. Dal 2008 al 2014 il settore in provincia di Arezzo ha perduto 1.126 imprese.
Per quanto riguarda i comparti, le costruzioni sono il settore in cui l’artigianato continua a pagare il prezzo più alto alla crisi; in controtendenza abbigliamento e pelletterie; sostanzialmente stabile l’alimentare.
“Il nostro settore – commenta Bondi – continua a dimostrarsi fragile e le prospettive migliori, ad oggi, sono quelle di una crescita zero: cioè blocco della discesa ma difficoltà a riprendere la salita.
L’indagine recentemente condotta da CNA Toscana su un campione d’imprenditori prevede per il 2015 miglioramento un po’ su tutti gli indicatori e i livelli produttivi e di fatturato sono attesi in recupero, ma il quadro generale presenta un profilo di sostanziale stazionarietà. A dimostrazione che non si prevede l’inizio di una ripresa vi è lo scarso rilievo della spesa per investimenti: solo il 20,8% delle imprese prevede che effettuerà investimenti nel corso del primo semestre 2015. Sarà quindi ancora un anno difficile quello che è da poco iniziato e ci auguriamo che il sistema del credito possa sostenere le imprese nel fronteggiare la crisi”.

Nessun commento:

Posta un commento