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Val di Chiana

Val di Chiana
Castello di Civitella in Val di Chiana.

giovedì 23 giugno 2016

La storia della telefonia: da Antonio Meucci al cellulare .

Dal museo dei mezzi di comunicazione del comune di Arezzo mostra collaterale alla fiera antiquaria di Arezzo edizioni luglio e agosto 2016.
La suggestiva mostra è allestita all’interno della sede della Fiera Antiquaria, Logge Vasari, ad Arezzo, e sarà inaugurata sabato 2 luglio alle ore 11 e sarà aperta nei giorni di Fiera (2 e 3 luglio e 6-7 agosto). E’ costituita da tre elementi: i cimeli riguardanti la storia della TELEFONIA con i fili, individuati in circa 45 - 50 pezzi provenienti dalla collezione Fausto Casi e dal Museo dei Mezzi di Comunicazione; un filmato sulla vita di ANTONIO MEUCCI proveniente dalla DVD teca del Museo; una serie di immagini e momenti pubblicitari inerenti alla storia della telefonia, ricavati da documenti autentici d’epoca.
La presenza di apparecchiature telefoniche, da tavolo o da muro, per uso civile o militare, vuol raccontare la "storia tecnologica" e le invenzioni che sono state applicate a questo settore; uno dei temi più importanti per la comunicazione della voce e dei suoni. Una storia antica ed affascinante che parte da un’idea di ANTONIO MEUCCI, un italiano emigrato in America, che pensò, fin dalla metà del '800, alla realizzazione di un sistema di comunicazione tramite voce tra due persone, anche a grandi distanze, con un sistema di circuito elettrico, alimentato con grandi batterie. Il primo brevetto fu da lui registrato in America, nel 1851, ma con durata limitata ad un solo anno.
Una mostra rara, soprattutto perché sono veramente pochi i collezionisti nel settore telefonico, e tutta da scoprire assieme alle mille meraviglie della Fiera Antiquaria!
Si può prenotare una visita guidata alla mostra: 0575-377662 museocomunicazione@comune.arezzo.it.

martedì 21 giugno 2016

Festa della Musica - Guido Day .

Da domenica 19 giugno 2016 fino a martedì 21
La Fondazione Guido d’Arezzo, presieduta dal novembre scorso da Slavka Taskova Paoletti, organizza in concomitanza con la Festa della Musica celebrata a livello europeo il 21 giugno, la manifestazione “Festa della Musica - Guido Day” in onore di Guido d’Arezzo.
Il programma
Domenica 19 giugno alle 16,30 in Santa Maria della Pieve: Rassegna dei cori polifonici. Coro Stranevoci, direttore Luisella Orsini. Matteo Trimigno “Regina caeli”, “Salutatio angelica”, “Agnus Dei”.
Schola Cantorum Saione, direttore Alessandro Tricomi. Ottavio Pitoni “Laudate Dominum”, Giovanni P. da Palestrina “Alma Redemptoris Mater”, Maurice Duruflé “Notre Pere”.
Insieme Vocale Tourdion, direttore Eugenio Dalla Noce. Canto gregoriano “Jesu dulcis memoria”, Giovanni P. da Palestria “Jesu Rex admirabilis”, Edwar Grieg “Ave maris stella”, John Tavener “The Lamb”.
Insieme Vocale Vox Cordis, direttore Lorenzo Donati. Joseph Rheinberger “Kyrie”, Frank Martin “Kyrie”, Ola Gjeilo “Spheres”.
Coro Voceincanto, direttore Gianna Ghiori. Léo Delibes “Kyrie Sanctus”, “O salutaris hostia”, “Agnus Dei”.
Coro Polifonico Bruno Banchetti, direttore Luca Baquè. Wolgang Amadeus Mozart “Jubilate Deo”, Felice Anerio “Christus factus est”, Anton Bruckner “Locus Iste”.
Ensemble Vocale Lux Harmonica, direttore Benedetta Nofri. Tomas Luis de Victoria “Ne timeas Maria”, Bruno Bettinelli “O Jesu dolce”, Ola Gjeilo “Ubi caritas”.
Brani d’assieme: Gabriel Fauré “Cantique de J. Racine”, Wolfgang Amadeus Mozart “Ave verum corpus”.

Lunedì 20 giugno 17,30 nella sala della musica della Fraternita dei Laici: Convegno sulla scrittura musicale. Con Pierluigi Rossi, Primo Rettore Fraternita dei Laici, Caterina Tristano, docente di Paleografia, Università degli studi di Siena (Arezzo nell’undicesimo secolo, la cultura al tempo di Guido), Nicola Tangari, docente di Musicologia, Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale (Guido d'Arezzo innovazione nella didattica della musica), Cecilia Luzzi, docente di Storia della Musica, Liceo musicale di Arezzo (La scrittura musicale nella polifonia da segno musicale a rappresentazione simbolica), Lorenzo Donati, docente di Composizione e Direzione di coro, Conservatorio F. A. Bonporti di Trento (Scrittura musicale contemporanea, forma, spazio, colore).
Seguirà alle ore 21 Francesco Corti in concerto. Concerto di apertura delle manifestazioni “in memoriam” Fosco Corti.

Martedì 21 giugno alle 17 sfilata per le vie di Arezzo e alle 18 in piazza Guido Monaco, inaugurazione della targa dedicata a Guido d’Arezzo. Con la partecipazione delle autorità cittadine, dell’artista Alessandro Marrone, della Fanfara dei Carabinieri, di cori e coristi del territorio, della Filarmonica Guido Monaco, dell’Orchestra Multietnica Arezzo, dei gruppi Musici della Giostra del Saracino e Sbandieratori di Arezzo.
Alle ore 21 al Teatro Petrarca Concerto di gala – Guido day. Con la prima edizione del Premio Guido d'Arezzo, assegnato a persone o istituzioni che si sono distinte nel campo della musica. La serata sarà completata da un concerto dell'ensemble SoNoRo di Bucarest e da un concerto del coro UT insieme vocale consonante diretto dal maestro Lorenzo Donati che ha vinto recentemente a Varna il 28esimo European gran prix for choral singing.
Info: Fondazione Guido d'Arezzo tel. 0575/356203

lunedì 20 giugno 2016

Così il centrosinistra è naufragato nell’Aretino: persi 5 dei 7 comuni più grandi.


Le conseguenze nella nuova geografia amministrativa provinciale sono evidenti: tra i sette comuni maggiori per popolosità dell’Aretino, cinque non sono più in mano al centrosinistra: Arezzo, Montevarchi, Sansepolcro, Castiglion Fiorentino, Bibbiena. Restano San Giovanni Valdarno e Cortona.


Il Pd non ha retto l’urto e ha perso i ballottaggi di due città chiave della provincia di Arezzo: Montevarchi, il secondo comune aretino per popolosità, e Sansepolcro, il quinto. La tornata di amministrative aperta quindici giorni fa era iniziata con 5 municipi su 5 nelle mani del centrosinistra, rimangono le roccaforti di Civitella in Valdichiana e il piccolo Ortignano Raggiolo.


In precedenza, Anghiari aveva già  suonato l’allarme (Polcri sindaco, anche se di misura), ma Montevarchi e Sansepolcro  hanno un sapore amarissimo per il Partito Democratico. In particolare la sconfitta in Valdarno, dove gli avversari delle primarie Grasso e Ricci, sommando i loro voti, avrebbero avuto la meglio al primo turno. E invece il centrodestra ha saputo inserirsi tra le altrui crepe e, strappando il ballottaggio, ha poi assestato il colpo decisivo con un margine ampio (60-40). La disfatta di Sansepolcro era nell’aria, anche se non nelle proporzioni che ha assunto (2 voti di Cornioli per ogni voti della Frullani). In Valtiberina è stata premiata l’iniziativa dell’imprenditore biturgense che ha raccolto anime diverse e trasversali. Ufficialmente, sia centrosinistra che centrodestra si trovano all’opposizione.

E le conseguenze nella nuova geografia amministrativa provinciale sono evidenti: tra i sette comuni maggiori per popolosità dell’Aretino, cinque non sono più in mano al centrosinistra: Arezzo, Montevarchi, Sansepolcro, Castiglion Fiorentino, Bibbiena. Restano San Giovanni Valdarno e Cortona.