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Val di Chiana

Val di Chiana
Castello di Civitella in Val di Chiana.

sabato 28 febbraio 2015

Expo, approvato progetto della Asl di Arezzo per pasti migliori in corsia .

Ufficio stampa Regione Toscana

Ufficio stampa Regione Toscana

Si chiama “La Tavola de’ Medici” ed è un progetto della Asl 8 di Arezzo volto a migliorare la qualità dei pasti nei centri ospedalieri, evitando sprechi e razionalizzando la spesa, in linea con i principi ispiratori della partecipazione della Toscana a Expo 2015: il “Buon vivere in Toscana”.
La delibera che accoglie il progetto è stata approvata dalla giunta regionale toscana che ha destinato all’azienda sanitaria di Arezzo la somma complessiva di 40 mila euro per la sua realizzazione. A portare in approvazione il provvedimento sono stati gli assessori Luigi Marroni (diritto alla salute) e Gianni Salvadori (agricoltura e foreste).
“I modelli alimentari ospedalieri hanno un gradimento generalmente basso – si spiega nelle motivazioni del progetto – i pazienti spesso ricorrono ai pasti preparati dalle famiglie, compromettendo a volte i profili delle terapie e spesso complicando i tempi di cura”.
“La numerosità dei pasti, generalmente 5, salvo diverse esigenze terapeutiche – si dice ancora – è ormai di fatto una consuetudine superata nello stile di vita reale”. E inoltre: “La rivoluzione avvenuta nella cucina moderna, e soprattutto l’innovazione delle tecniche di preparazione, elaborazione, conservazione dei pasti, sembra sottovalutata nella ristorazione collettiva, dove peraltro porterebbe economie di scala e soluzioni a beneficio dei consumatori”.
Dunque il progetto si propone l’obiettivo di “evitare gli sprechi, moltiplicare i risparmi e tagliare i costi nella ristorazione collettiva dei centri ospedalieri, migliorando la qualità dei servizi e dei pasti”. Come? Attraverso “sistemi innovativi per la raccolta e l’analisi dei dati e le informazioni sulle abitudini/consuetudini degli interessati (pazienti ospedalizzati, consumatori, utenti, pazienti dimissionati etc.) e considerando che attualmente le proposte alimentari e nutrizionali sono collegate a dati medi, e non al fabbisogno nutritivo verificato”.
Nel progetto sono anche coinvolti medici, nutrizionisti, chef e aziende alimentari, con l’obiettivo di “definire un modello alimentare moderno” con l’utilizzo delle “nuove tecniche della gastronomia e l’innovazione tecnologica” e sopratutto “moltiplicando gli sforzi verso la nutrizione funzionale e la dimensione nutraceutica che molto possono fare nella prevenzione medica e quindi nel benessere dei cittadini”.

Rossella Peruzzi: “l’impegno personale di ognuno per la pulizia e la qualità della città”.

Ufficio stampa Comune di Arezzo
Ufficio stampa Comune di Arezzo

Dichiarazione della consigliere comunale Pd, Rossella Peruzzi
La qualità e il decoro della città sono nelle mani dei cittadini. E’ un segno di civiltà e di rispetto tra le persone e nei confronti del territorio in cui viviamo. Comune e Sei Toscana possono e devono fare al meglio il proprio lavoro ma se non cambiano le abitudini di ognuno, allora ogni sforzo sarà vano.
E le abitudini si possono cambiare. Pensiamo alle cicche abbandonate per terra, alle gomme da masticare, alle deiezioni dei cani.
Certo nulla cambia da un giorno all’altro ma il progetto degli “Angeli della città” voluto dall’allora sindaco Giuseppe Fanfani è un tassello importante in una visione di crescita culturale della città. L’appello dell’assessore Dringoli e delle associazioni dei volontari è assolutamente da condividere. Tutti dobbiamo avere maggiore attenzione nei nostri molti gesti quotidiani: quindi non abbandonare i rifiuti ingombranti accanto ai cassonetti, non lasciare carte, bottiglie, lattine e cicche per strada. Senza parlare degli atti di vero e proprio vandalismo. Qui protagonisti sono i giovani che insistono a lasciare i messaggi e i loro disegni con vernice spray sui muri delle abitazioni. O addirittura di luoghi storici come la Fortezza.
Prevenire singoli gesti è complicato. Reprimerli rischia di essere, talvolta, sproporzionato alla gravità dei fatti. Le sanzioni sono comunque doverose e devono essere comminate ogni qual volta giusto e possibile. Ma intanto ognuno di noi abbia maggiore attenzione alla città che è la casa di tutti.

venerdì 27 febbraio 2015

Controlli ambientali e sicurezza sul lavoro: i dati Arpat 2014. Operazioni anche nell’Aretino.

Ufficio stampa Regione Toscana
Ufficio stampa Regione Toscana 
 
Erano 80 quelli programmati, ma ne sono stati effettuati 95, focalizzati su tessile, rottami, vivaismo e rifiuti liquidi trasportati su gomma. Parliamo dei controlli ambientali e sanitari che sono stati effettuati in un anno nell’ambito del progetto speciale voluto dal presidente Enrico Rossi per potenziare le indagini utili a contrastare il fenomeno dell’economia illegale in alcuni settori produttivi della Toscana.
La mappa ha visto 32 controlli in provincia di Prato, 14 a Firenze, 8 a Pistoia, 5 a Livorno, 5 a Pisa, 4 nel Comprensorio Empolese Valdelsa, altrettanti a Lucca, Piombino, Arezzo, 3 a Massa e Carrara, a Siena e a Grosseto.
“Questi risultati – commenta l’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini – sono la prima tappa del progetto di controlli svolti da Arpat che proseguiranno anche nei prossimi due anni. Il lavoro voluto dal presidente Rossi e svolto finora è importante, capillare e approfondito al punto da aver svolto più controlli di quelli che erano in programma. Dobbiamo continuare su questa strada, senza lassismo per i comportamenti non rispettosi delle regole ma favorendo, proprio tramite le indagini, la legalità che si diffonde facendo conoscere la via corretta a chi vuole mettersi in regola. Vorrei comunque ricordare che questo progetto rappresenta un’attenzione particolare che la Regione ha voluto concentrare su una materia complessa e delicata, e rientra nella regolare attività di monitoraggio ambientale che Arpat fa ogni anno con oltre 3500 controlli”.
“Il progetto speciale di ARPAT contro ‘economia sommersa, l’elusione e l’evasione – ha detto, illustrando i risultati, Giovanni Barca direttore generale dell’Agenzia per la protezione ambientale della Toscana – è partito a maggio scorso e durerà tre anni. Ha l’obiettivo di controllare la gestione dei rifiuti in alcuni settori di attività produttive e di servizio, attraverso indagini, ispezioni, controlli analitici, e soprattutto l’incrocio e la valutazione dei dati e delle informazioni inerenti le fasi di raccolta, trasporto, recupero, riciclo e smaltimento. Molto importante, anche in termini di crescita del modo di operare dell’Agenzia, è stato il lavoro “a rete” necessario anche fra le varie strutture ARPAT, per “seguire” i rifiuti, che si spostano nei diversi territori, a volte al solo scopo di eludere le norme. Per dare attuazione all’incremento dei controlli ambientali pre visto, l’Agenzia ha effettuato l’assunzione a tempo determinato di cinque giovani tecnici della prevenzione ambientale”.
Partito a maggio scorso, il progetto condotto da Arpat che durerà tre anni, ha l’obiettivo di controllare la gestione dei rifiuti in alcuni settori di attività produttive e di servizio, attraverso indagini, ispezioni, controlli analitici, e soprattutto l’incrocio e la valutazione dei dati e delle informazioni inerenti le fasi di raccolta, trasporto, recupero, riciclo e smaltimento.
Delle 95 ispezioni, 55 sono state condotte in collaborazione con altri enti (come Asl, Dogana, Vigili del Fuoco, Comune, Provincia) 50 in collaborazione con le Forze di Polizia (Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia municipale e provinciale, Corpo forestale), 24 in autonomia.
In particolare, i controlli hanno portato a 24 sequestri, di cui più del 50% nel tessile (13) e il 20% nei rottami (6). 31 le deleghe all’Autorità giudiziaria e di queste l’80% riferite solo alle province di Prato e Firenze (18 nel tessile e 9 nei rottami).
Per quanto riguarda le irregolarità per tema, la maggior parte, 79, hanno riguardato la gestione dei rifiuti che ha portato a 51 comunicazioni di reato e 28 sanzioni amministrative.
Tessile
Per il settore tessile il progetto consolida e sviluppa un sistema di controlli già attivi sul territorio della provincia di Prato e che riguardano le varie fasi di lavorazione del comparto produttivo (tintorie, rifiniture, stamperie, gruccifici, lavanderie, confezioni, ecc.).
I provvedimenti sono arrivati soprattutto per inottemperanza delle prescrizioni nella gestione dei rifiuti, dalla compilazione dei formulari, alla mancata igienizzazione, fino all’import export dei rifiuti non pericolosi.
Un’attenzione particolare è stata dedicata ai gruccifici, attività che è molto cresciuta con il progressivo aumento dell’attività di confezioni da parte delle comunità cinesi. Il problema principale si è rivelato quello delle maleodoranze che derivano dall’uso di grandi quantità di solventi, spesso di scadente qualità, che determinano problemi per i lavoratori e per chi vive in prossimità degli insediamenti.
In seguito all’attività di controllo tutte le aziende hanno iniziato la regolarizzazione anche per gli aspetti ambientali con l’adozione di misure di contenimento delle emissioni. Da rilevare che nel territorio dei comuni di Prato e Montemurlo sono calati gli esposti.
Nelle tintorie – una delle attività più rilevanti del distretto del tessile con l’uso di ingenti risorse idriche, prodotti chimici e una rilevante produzione di rifiuti – si è fatta largo negli ultimi 5 anni l’imprenditoria cinese. Anche in questo caso numerosi gli esposti per maleodoranze dovute a emissioni dei solventi. Più di 20 aziende si sono regolarizzate sotto il profilo autorizzativo con l’adozione di sistemi di abbattimento, buone apparecchiature, e passaggio all’uso di solventi di buona qualità.
Per rifiuti tessili e indumenti usati si è registrato un calo di attività perché, in seguito alla normativa comunitaria, il settore ha subito una forte delocalizzazione nei paesi dell’Est, anche se il distretto pratese resta ad oggi un centro nevralgico per l’import export degli indumenti usati. Questa pratica registra irregolarità per la gestione degli scarti prodotti dalle confezioni (quasi tutta effettuata dalla comunità cinese), la gestione della filiera della raccolta di indumenti usati che ha fatto registrare in vari casi la mancanza di cernita, di igienizzazione, la mancanza di autorizzazioni e il mancato rispetto degli adempimenti per la gestione dei rifiuti. Molto importante si è rivelata la collaborazione con altri soggetti come la Agenzia delle dogane e il Corpo forestale sotto il coordinamento della magistratura. La Provincia di Prato ha standardizzato e semplificato la procedura, ad oggi accettata senza difficoltà, che in pochi mesi ha fatto registrare il rilascio di circa 30 procedure di notifica per la spedizione transfrontalera.
Rottami
L’attività ha interessato centri di raccolta rottami di vario genere e una serie di soggetti che conferivano abusivamente rottami a centri di raccolta o erano destinatari di materiali che non potevano essere trattati fuori dal regime dei rifiuti.
Tra le irregolarità, è stato rilevato un “sommerso” nella gestione dei rifiuti metallici prima del conferimento nei centri specializzati ed è stato ipotizzato in alcuni casi il traffico illecito di rifiuti. Premessa che può consentire pratiche illecite che vanno dalla ricettazione al trattamento irregolare (combustione, abbandono, sversamento).
Vivaismo
I controlli nelle aziende che eseguono trattamenti fitosanitari per conto terzi hanno evidenziato una diffusa inadeguatezza nel rispetto della normativa in campo ambientale e sanitario, in partcolare per uso di locali e macchine che possono generare condizioni di pericolo per la sicurezza e la salute dei lavoratori esposti e per l’impatto ambientale. Riguardo a questo ultimo aspetto vi sono rischi sia in virtù del rilevante consumo di fitofarmaci, sia per altre condizioni generali come la carente formazione del personale o l’inadeguatezza dei mezzi. Non sono state riscontrate illegalità legate ai temi connessi con l’economia sommersa, l’evasione e l’elusione.
Liquidi
Tre i profili in cui si è articolata l’attività di controllo: la verifica della regolarità di gestione dei rifiuti in generale, le modalità di gestione adottate dagli autospurghi e la gestione degli extraflussi da parte degli impianti centralizzati di depurazione. In tutti e tre gli ambiti si sono registrate irregolarità varie nello smaltimento ma, stante la difficoltà di controllare i rifiuti liquidi e considerato che l’analisi di laboratorio è impegnativa, Arpat ha deciso di proseguire, articolare ed affinare il controllo su tutto il territorio regionale.

giovedì 26 febbraio 2015

Il Rally Ronde Valtiberina per un fine settimana a tutto gas .

Ufficio stampa Comune di Arezzo
Ufficio stampa Comune di Arezzo.
 
Sabato e domenica imperdibili per gli appassionati dei motori grazie alla nona edizione del “Città di Arezzo-Ronde Valtiberina”, penultimo atto del Challenge CSAI Raceday Ronde Terra 2014/2015, valido anche per l’Open Rally Toscano. Quest’anno la gara è gestita interamente da Valtiberina Motorsport e conferma Arezzo quartier generale dell’evento, sulla scorta della sinergia instauratasi fin dalla passata edizione con l’assessorato allo sport, oltre che con l’amministrazione provinciale, il Comune di Anghiari e la locale delegazione Aci. L’Automobile Club d’Italia ha peraltro designato la gara quale Test Event Giovani, utile dunque a osservatori e tutor di Aci Team Italia per visionare i giovani talenti del rally, piloti di età compresa tra i 18 e i 23 anni.
“Il primo appuntamento – ha dichiarato l’assessore Francesco Romizi – di una grande primavera di sport. Non solo motoristica. Questo evento, non dimentichiamo, porta ad Arezzo 1.500 persone tra tifosi e addetti ai lavori, occasione di promozione cittadina a 360 gradi, ben oltre l’aspetto agonistico. Gli organizzatori e le ordinanze della polizia municipale consentiranno di limitare al massimo i disagi alla circolazione”.
“L’alpe di Poti – ha sottolineato l’organizzatore Davide Nicchi – è pronta a fare vivere una nuova sfida ricca di spettacolo. Il luogo è oggetto di culto da parte di molti appassionati, ‘rispolverato’ nel 2012 dopo una lunga assenza dai tempi del rally mondiale di Sanremo, propone anche per questa edizione 14 chilometri di grande effetto sia per chi guida sia per chi sarà a bordo strada, con il celebre ‘salto di Poti’, da dove si possono vedere in sicurezza l’allungo e la curva prima del salto, il dosso e la bellissima ‘esse’ che segue”.

Tra le novità proposte dall’edizione 2015, vi è quella che riguarda gli orari della gara. La partenza della prima prova speciale al mattino della domenica sarà posticipata di mezzora rispetto al 2014, cosa che permette di limitare il rischio di ghiaccio o nebbia a vantaggio dei concorrenti. Sono invece come da tradizione, le cerimonie di partenza e di arrivo nel salotto buono di Via Roma.
E veniamo ai motivi di interesse sportivo. Ancora Davide Nicchi, vicepresidente di Valtiberina Motorsport: “il pronostico non sarà facile. In chiave campionato, il trentino Luciano Cobbe ha davanti a sé un’occasione importante per mettere una seria ipoteca sulla vittoria della serie. Sarà al via della gara con la Ford Focus WRC e mancando diversi tra i suoi più accreditati rivali per l’alloro avrà meno pressioni. Il driver trentino, che giunse quinto nella passata edizione, avrà a che fare con due cattivi clienti, entrambi provenienti da oltralpe: lo svizzero Federico Della Casa, già visto in grande forma durante altri appuntamenti del Raceday, e l’esperto francese di gare su strada bianca Lionel Baud, protagonista del campionato terra francese. Tutti e due saranno al volante di un’agile Ford Fiesta WRC. Da ammirare anche il duello tra l’evergreen veneto Tiziano Gecchele e Gianfranco Biolo: per loro la stessa vettura, una Peugeot 208 T16 R5 con la quale cercheranno di arginare l’avanzata delle molte Mitsubishi. Correrà anche Giuseppe Grossi, terzo assoluto lo scorso anno, con la sua Lancer versione R4, ci sono poi l’umbro Francesco Fanari, i romagnoli Bruno Bentivogli e Filippo Baldinini, lo sloveno Darko Peljhan, il romagnolo Andrea Succi, l’interessante giovane piemontese Gianmarco Donetto, i sammarinesi Jader Vagnini, Elia Chiaruzzi e Paolo Diana, i fratelli laziali Marco e Alessandro Ciufoli, l’altoatesino Maurizio Pioner, il friulano Federico Laurencich. Da seguire con attenzione tre giovani che correranno a titolo di test, per fare scuola sull’alpe di Poti, in vista del Campionato Italiano Rally Junior: i toscani Luca Panzani e Gianandrea Pisani e il piemontese Andrea Vineis. Sono 91 gli equipaggi in totale, un dato che salutiamo con grande soddisfazione”.
Da un’idea dei ragazzi della Valtiberina Motorsport, immediatamente sposata con grande entusiasmo da Alberto Pirelli, ideatore e patron della serie Raceday, è stata chiesta inoltre la disponibilità all’ospedale Meyer di far realizzare alcuni disegni ai bambini ospiti per coinvolgerli sul tema dell’automobilismo. La Fondazione dell’ospedale ha aderito al progetto quindi i piccoli del Meyer hanno realizzato alcuni disegni che verranno posti sulla Mitsubishi Lancer Evo R4 portata in gara da Alberto Pirelli e sulla Ford Focus WRC del trentino Luciano Cobbe.
La sequenza della gara prevede la partenza sabato 28 febbraio alle 18.31 da Via Roma e il riordino delle vetture allo stadio alle 19.01. Domenica 1 marzo alle 8.01 le vetture stesse si trasferiranno dallo stadio al punto di partenza della prova cronometrata a San Polo. Seguirà quindi la speciale “Alpe di Poti” di 14,050 chilometri da ripetere 4 volte per un totale di circa 56,200 chilometri. Arrivo e premiazione sul palco domenica 1 marzo alle 17.30. Lo scorso anno, l’ottavo “Città di Arezzo-Ronde Valtiberina” conobbe la vittoria dei veronesi Luca Hoelbling e Mauro Grassi su una Ford Fiesta WRC.

mercoledì 25 febbraio 2015

Si consolida il progetto sportivo dell’Arezzo Rugby.

Uffici stampa Egv
Uffici stampa Egv
Arezzo Rugby - Settore giovanile (4)
Continua il percorso di crescita dell’Arezzo Rugby. Dai bambini dell’Under8 ai ragazzi dell’Under18, in queste settimane la società è riuscita a schierare atleti in tutte le categorie del settore giovanile, riuscendo così a raggiungere il suo più importante traguardo stagionale. L’Arezzo è infatti una realtà nata per svolgere esclusivamente attività con il vivaio, con l’obiettivo di far conoscere il rugby ai più giovani e di appassionarli a questo sport, dunque l’esser riuscita in due sole stagioni di vita ad aggregare giocatori di tutte le età rappresenta un motivo d’orgoglio per i tecnici e per i dirigenti. Gli strumenti che hanno permesso questa crescita sono la collaborazione con tante società limitrofe che, unendo le forze, hanno permesso di schierare squadre in ogni categoria e i progetti svolti nelle scuole cittadine per sensibilizzare alla pratica del rugby.
Arezzo Rugby - Under 10 (2)
La sinergia con gli Arieti, ad esempio, è stata rivolta esclusivamente al settore minirugby e ha visto le due società aretine affiancare i bambini nell’Under8, nell’Under10 e nell’Under12, permettendo loro di debuttare insieme in tanti concentramenti in varie città toscane. La squadra di punta dell’Arezzo Rugby è però l’Under14 che, allenata da Dario Senesi, sta disputando con ottimi risultati il suo primo campionato regionale: questa formazione è numerosa e competitiva, ma ha accolto nelle sue fila anche alcuni ragazzi del Mugello. Gli atleti dell’Under16 stanno contribuendo ai successi del Gubbio nel campionato interregionale umbro-toscano, mentre per l’Under18 è stata attivata una collaborazione con il Siena. Lo sviluppo del vivaio dell’Arezzo Rugby è stato reso possibile dall’impegno nelle scuole da parte dei suoi tecnici che negli ultimi mesi hanno portato la palla ovale in numerosi istituti attraverso progetti di conoscenza dello sport. Dalle elementari alle superiori, passando dalle medie Cesalpino, Piero della Francesca e Vasari, la società ha fornito l’opportunità di giocare a rugby a migliaia di ragazzi, riuscendo così a portare nuove leve ad allenarsi all’impianto sportivo di Agazzi. «Siamo in linea con gli obiettivi che ci eravamo posti – commenta il direttore tecnico Senesi, – e questo gratifica l’impegno dei nostri tecnici e dei nostri atleti. La collaborazione con tante società e la disponibilità delle scuole rappresentano il segnale di un comune desiderio di assicurare ai ragazzi un percorso di crescita umano e sportivo in uno sport formativo ed educativo come il rugby».

martedì 24 febbraio 2015

Pavimentazione borgo Levane alta: terminati i lavori .


Ufficio stampa Comune di Montevarchi
Ufficio stampa Comune di Montevarchi
Si sono conclusi alcune settimane fa i lavori di manutenzione straordinaria effettuati nel borgo antico di Levane Alta, che hanno riguardato la pavimentazione, l’illuminazione e la realizzazione di alcune ringhiere di protezione collocate lungo il selciato pedonale che si snoda lungo il borgo. L’intervento è avvenuto in collaborazione tra la ditta edile Melani Alfredo e gli addetti alla manutenzione del Comune di Montevarchi. Una collaborazione attraverso la quale, per alcuni tipi di lavoro dove non occorreva mano d’opera specializzata, si è fatto ricorso agli operai dell’Amministrazione Comunale, mentre per quella parte di intervento dove era richiesto invece l’utilizzo di mano d’opera specializzata, si è fatto ricorso alla ditta Melani. Ciò ha permesso all’ente un risparmio economico per alcuni tipi di lavori. In sostanza si è provveduto a togliere e ricollocare tutta la pavimentazione antica del borgo, anche in quelle parti dove, per vari motivi, la pietra era stata sostituita nel tempo da pezzi d’asfalto. Prima della ricollocazione della pavimentazione , soprattutto nelle parti di maggiore pendenza, si è provveduto a realizzare un massetto per una maggiore solidità della pavimentazione stessa. Nelle zone di maggior pendenza e pericolo si è anche provveduto a installare delle nuove ringhiere per la protezione delle persone. Infine, sempre gli addetti alla manutenzione del Comune, hanno installato e messo a posto l’illuminazione del borgo. Si è trattato di un primo importante intervento di manutenzione di uno dei borghi più belli e antichi del territorio comunale e del Valdarno, un luogo dove sono in corso interventi anche da parte di cittadini privati  per il recupero delle abitazioni.

domenica 22 febbraio 2015

L’Arezzo vola: il bolide di Sabatino stende il Bassano(1-0). Salvezza vicina .

I Tabellini :
AREZZO (3-5-1-1): Benassi; Villagatti, Panariello, Guidi; Franchino, Cucciniello (5′ st Carcione), Gambadori, Dettori, Sabatino; Bonvissuto; Testardi (13′ st Yaisien).
A disposizione: Rosti, De Martino, Brumat, Coppola, Padulano.
Allenatore: Ezio Capuano.
Indisponibili: Conti, Erpen, Leuci. Diffidati: Benassi, Carcione, Villagatti.
BASSANO (4-2-3-1): Rossi; Toninelli, Priola, Bizzotto (18′ st Zanella), Semenzato (35′ st Spadafora); Cenetti, Proietti; Iacolano, Nolè, Furlan; Pietribiasi (21′ st Cattaneo).
A disposizione: Grandi, Stevanin, Davì, Cortesi.
Allenatore: Antonio Asta.
ARBITRO: Francesco Fourneau di Roma 1 (Costantini di Pescara – Campitelli di Termoli). OA: Latini di Foligno.
RETI: st 28′ Sabatino.
Note – Recupero: 3′ + 4′. Angoli: 7 a 5 per l’Arezzo. Ammoniti: st 4′ Proietti, 23′ Villagatti e Toninelli, 37′ Carcione. Espulsi: al 47′ st Toninelli per doppia ammonizione

Vittoria per la Sba: gli aretini sconfiggono Atletica Castello .



Ufficio stampa Sba Arezzo
Ufficio stampa Sba Arezzo 
 
La Scuola Basket Arezzo vince senza brillare contro il fanalino di coda Atletica Castello con il punteggio di 72 a 43 che va oltre i demeriti della squadra fiorentina che per metà gara è rimasta a stretto contatto con gli amaranto. Nonostante una buona partenza, le energie positive dei ragazzi di coach Baggiani si sono presto esaurite e i tanti errori hanno permesso ai volenterosi ospiti di non subire le iniziative avversarie sfruttando la buona serata di un positivo Giusti. E’ in difesa che la SBA non riesce a svoltare fino al terzo quarto quando con un parziale di 21-2 gli amaranto chiudono di fatto la gara rendendo una formalità l’ultimo parziale. 72 a 43 il risultato finale di una gara non eccelsa sul piano del ritmo che ha confermato qualche difficoltà nel momento attuale per i ragazzi di coach Baggiani che comunque ottengono i due punti e si mantengono al quarto posto in classifica. Per lottare per qualcosa di importante non saranno però ammessi i cali di concentrazione prolungati visti con Castello, a partire dall’insidiosa trasferta di Venerdi sera a Montecatini contro il Rossoblù Junior.
Scuola Basket Arezzo-Atletica Castello Firenze 72-43
Parziali: 14-11; 34-29; 55-31
SBA: Marmorini 16, Lanucci 2, Nencioli 4, Cutini 11, Balsimini 7, Giommetti 10, Castelli 6, Peruzzi 4, Kebede 6, Castellucci 6. All. Baggiani
Castello: Polignano 6, Monti, Siddu 4, D’Agostini 2, Masini 2, Pratelli 7, Giusti 13, Cataldo 9. All. Monti