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Val di Chiana

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Castello di Civitella in Val di Chiana.

mercoledì 2 giugno 2010

Festa della Repubblica: le celebrazioni

Festa della Repubblica: le celebrazioni

Fanfani a Bondi: "non toccate la Guido d'Arezzo"

Fanfani a Bondi: "non toccate la Guido d'Arezzo" Mercoledì 02 Giugno 2010 10:33 Comune di Arezzo - Servizio Comunicazione

Lettera del Sindaco al Ministro in difesa della Fondazione. La richiesta di sostegno ai parlamentari aretini

Il Sindaco Giuseppe Fanfani ha inviato una lettera al Ministro per i beni e le Attività Culturali Sandro Bondi in merito all’inserimento della Fondazione Guido D’Arezzo nell’elenco degli Enti e delle Fondazioni che, secondo la proposta del Governo, verrebbero privati dei finanziamenti da parte dello Stato.
Il Sindaco ha poi sollecitato i parlamentari Mattesini, Bianconi e Nannicini ad attivarsi in sede ministeriale su questo problema.
Nella lettera al Ministro Bondi, Fanfani esprime “preoccupazione e stupore” pur comprendendo la volontà del Governo di operare una giusta razionalizzazione della spesa che, scrive ancora Fanfani “ è un obiettivo che condivido purchè non si attuino tagli indiscriminati ma si proceda dopo un’attenta valutazione sia delle finalità che del lavoro svolto da ogni soggetto”.
Il Sindaco sottopone quindi all’attenzione di Bondi “proprio nell’ottica di una serena e approfondita valutazione, il valore e il significato che, non solo per Arezzo e per l’Italia, ha la Fondazione Guido d’Arezzo. Il suo nome e le sue attività sono legate alla Polifonia con l’organizzazione del Concorso Polifonico Internazionale che quest’anno giungerà alla sua 58ma edizione. Questo Concorso è uno dei maggiori eventi internazionali del settore e porta ad Arezzo, ogni anno, i migliori cori di ogni continente. La nostra è la città di Guido d’Arezzo e stiamo lavorando, con il rinnovato Consiglio d’Amministrazione della Fondazione, per confermare Arezzo “Città della Musica” non solo in relazione a Guido d’Arezzo e al Concorso Polifonico ma anche alla decisione, assunta dall’Amministrazione comunale, di trasferire nella principale piazza storica il Liceo Musicale e di realizzare, nell’immobile di maggior prestigio della piazza stessa, la Sala Concerti della città. Un ambiente che sarà collocato sopra le Legge Vasari, creando una continuità con i luoghi più suggestivi della città e assumendo un significato ancora più importante in considerazione che il 2011 sarà l’anno delle celebrazioni del quinto anniversario della nascita di Giorgio Vasari”.
Una serie di iniziative che confluiscono in uno dei maggiori progetti complessivi del Comune di Arezzo, quello della valorizzazione e del rilancio della parte alta della città con la riqualificazione di Piazza Grande e della Fortezza Medicea. Prosegue Fanfani: “la Fondazione Guido d’Arezzo rappresenta il filo conduttore che lega questi progetti connessi alla musica e quindi alla storia e alla cultura della città. È non solo la “memoria storica” di oltre mezzo secolo di attività polifoniche e musicali ma anche lo strumento che Arezzo individua per la promozione e la gestione delle attività musicali. Negli anni la Fondazione ha potenziato progressivamente le sue iniziative che ormai non possono essere considerate “collaterali” al Concorso Polifonico. Mi limito a citare il corso di formazione per Direttori di Coro”.
La lettera si chiude con la disponibilità a qualsiasi approfondimento il Ministro ritenga necessario e con l’invito “ a nome della Città intera a mantenere il doveroso sostegno dello Stato Italiano ad una Fondazione assolutamente meritevole di essere valorizzata per la sua storia, per i suoi progetti e per l’efficienza che caratterizzano la sua attività”.
Lettera del Sindaco è stata inviata anche ai Parlamentari aretini. Qui Fanfani conclude: “ritengo che queste argomentazioni possano essere da Voi condivise e vi chiedo di fare i necessari passi affinché il Ministero dei Beni culturali tolga la Fondazione Guido d’Arezzo dalla “lista nera” che, secondo le notizie di stampa, è in fase di ridefinizione. Penso che sia inutile sottolineare con Voi, da sempre attentissimi alla realtà aretina, che la Fondazione Guido d’Arezzo merita assolutamente, per la sua storia e per i suoi progetti futuri, un sostegno unanime da parte di tutte le istituzioni pubbliche.

lunedì 31 maggio 2010

OPERAI CINESI IN NERO IN FABBRICA-LAGER, ARRESTATO TITOLARE

OPERAI CINESI IN NERO IN FABBRICA-LAGER, ARRESTATO TITOLARE
Un capannone industriale per la lavorazione di indumenti in cashmere trasformato in un lager, con numerose camere da letto delimitate da pareti in cartongesso, suppellettili di fortuna, servizi igienici in condizioni pietose e topi morti nel locale adibito a cucina. E' la 'scoperta' fatta dai finanzieri della tenenza di Citta' di Castello, in collaborazione con i 'baschi verdi' della Compagnia di Perugia, che al termine di una lunga e complessa indagine hanno arrestato quattro cinesi - tra cui il titolare dell'attivita' - e individuato 16 operai (di cui 10 donne) costretti a lavorare nella struttura per pochi euro al giorno e completamente in nero. . (AGI)
(31 maggio 2010 ore 15.37)

Queli che la Giostra...

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