Si è svolto questa mattina in Confesercenti il convegno “più
sicurezza meno abusivismo e meno illegalità. Le condizioni
irrinunciabili per fare impresa”. In città, nella sede dell’associazione
di categoria in via Fiorentina, sono arrivati i vertici regionali
dell’associazione di categoria per confrontarsi assieme agli
imprenditori sulla delicata questione che sta a cuore ai commercianti:
la sicurezza, l’illegalità e l’abusivismo nel commercio. Erano inoltre presenti il Sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, e il Presidente della Camera di Commercio, Andrea Sereni.
Ad aprire il summit è stato il vicepresidente provinciale di
Confesercenti, Mario Landini, che ha esposto le sempre più numerose
sollecitazioni che provengono degli imprenditori del commercio e del
turismo, per avere più sicurezza e meno abusivismo.
I numerosi furti nelle aziende e nelle abitazioni, sono stati ricordati per rilevare che Arezzo non è più un’isola felice.
E’ stato fatto l’esempio della Fiera Antiquaria, dove insieme agli
operatori legali operano spesso operatori illegali, per non trascurare i
furti a danno degli espositori.
Infine il grande problema delle sagre che stanno dilagando: aumentano in numero e nella durata.
E’ stato il Sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, a
sottolineare l’importanza della sicurezza sulla quale ha molto insistito
in campagna elettorale. “In questi giorni -ha annunciato- sto
lavorando a due primi interventi: attivare le telecamere del comune
sulle strade e consentire a quelle dei privati di collegarsi in rete con
la centrale del comune”.
Inoltre intende rafforzare la tecnologia a disposizione della PM
incrementando le risorse a loro disposizione: il 50% dei proventi da
multe sarà destinato a questo capitolo.
Il Sindaco ha infine annunciato la volontà di regolamentare il settore
della sagre e delle feste con annessa ristorazione. Più rigorosa sarà la
concessione del patrocinio e verrà limitata la loro durata.
Considerato, infine, che le sagre raccolgono consenso anche per la
possibilità di somministrare all’aperto, sarà cura dell’amministrazione
renderlo più facile anche ai ristoranti della città.
Lo stesso presidente della Camera di Commercio, Andrea Sereni, ha
evidenziato come ci sia da sempre attenzione da parte dell’ente al
problema della legalità e della sicurezza.
Ha ricordato che recentemente la Camera ha sottoscritto un accordo con
la Prefettura per consentire agli organi dello stato di accedere
velocemente alle informazioni del sistema camerale.
Il presidente regionale di Confesercenti, Nico Gronchi, si è soffermato
sul fatto che oramai la percezione di insicurezza sta diffondendosi a
tutti i livelli.
Vuoi in ragione dell’aumento effettivo dell’illegalità, vuoi per
il degrado in cui versano parte di città, non più solo le estreme
periferie ma anche pezzi dei centri storici, vuoi per la
disoccupazione che favorisce la marginalità degli individui, vuoi infine
per le difficoltà stessa delle forze dell’ordine a cui si tagliano le
risorse. Gli operatori però non vogliono stare a guardare, sottolinea
Gronchi, vogliono operare per essere loro stessi artefici della
legalità. “Sappiamo, continua Gronchi, cosa succede nelle nostre strade,
se un’attività a noi vicina desta sospetti, vogliamo poterlo raccontare
a chi professionalmente opera per la sicurezza: compito di
Confesercenti è organizzare questo flusso di informazioni”.
Sono intervenuti durante l’assemblea numerosi operatori che hanno
denunciato la preoccupazione che desta leggere ogni giorno di attività
violate da malviventi, difficili da assicurare alla giustizia e quando
lo sono spesso dopo poche ore sono rilasciati.
A chiudere il convegno è stato Vittorio Bugli assessore della
Regione Toscana con delega alle politiche per la sicurezza e cultura
della legalità. Bugli ha ricordato che quello di oggi è il
primo incontro con operatori a cui partecipa; lo ritiene importante in
quanto prima di fare proposte è necessario ascoltare cosa pensano gli
operatori commerciali della Toscana che tutti i giorni operano nelle
strade. “L’impegno della Regione dovrà essere importante e fattivo, ha
continuato Bugli, in quanto abbiamo deciso di assumere la sicurezza e la
legalità come tema di decisivo della legislatura. Siamo fiduciosi dopo
l’esperienza di Prato: l’incendio tre anni fa di un magazzino gestito da
stranieri con numerose vittime faceva sembrare la Toscana come luogo
simile al terzo mondo. La Regione è intervenuta con successo: tutte le
aziende gestite da stranieri viene visitata da un nucleo specializzato,
di queste l’87% si regolarizza e con le risorse delle sanzioni possiamo
estendere il modello in tutta la Toscana.
Un’altra idea che intendiamo percorrere è prendere spunto da
quanto fatto dall’ex sindaco di New York, Giuliani: considerava ogni
immobile o luogo degradato moltiplicatore di illegalità, quindi da
riqualificare. Anche noi, Regione, intendiamo operare in questa
direzione approvando bandi che mettono a disposizione risorse. Inoltre
la Regione intende destinare risorse per l’implementazione di mezzi
tecnologici di sicurezza in favore di Comuni e forze dell’ordine.
Inoltre, ha annunciato, in risposta alla richiesta della Confesercenti
di combattere l’illegalità nel commercio, la necessità di effettuare
insieme a sindaci e associazioni del settore l’esame e una rivisitazione
di tutte le norme regionali che regolano la materia per renderle più
efficaci, più semplici da rispettare in modo da non permettere che
vengano eluse nella sostanza.
Infine ha annunciato l’invito da rivolgere a ogni comune di dotarsi di
un vero e proprio piano urbano per la sicurezza che contenga gli impegni
del comune e i modi per incrementare la sicurezza.