Powered By Blogger

Val di Chiana

Val di Chiana
Castello di Civitella in Val di Chiana.

venerdì 9 dicembre 2011

Donato dal Calcit un nuovo strumento di avanguardia per gli interventi chirurgici in urologia

AREZZO – Il Calcit “colpisce” ancora e l’ospedale San Donato cresce in qualità. E’ appena arrivato nel blocco operatorio, a disposizione dei chirurghi della U.O.Urologia, lo strumento più moderno esistente in questo momento al mondo per intervenire su particolari patologie del rene . Si chiama “uretero-renoscopio flessibile digitale” e si basa su un sistema video di ultima generazione. E’ prodotto dalla Storz Endoscope e il Calcit lo ha pagato 90.000 mila euro. “Si tratta davvero di uno strumento di grandissima qualità e utilità – sottolinea Michele De Angelis direttore della Unità Operativa di Urologia – perchè garantisce miglioramenti su più fronti, sia di natura operativa, che di buon risultato.” Nella pratica clinica, l’uretero-renoscopio flessibile acquistato dal Calcit si configura come strumento fondamentale nel trattamento principalmente di calcoli renali di difficile accesso, ma anche di alcune forme tumorali e rappresenta una evoluzione dei precedenti modelli,già in dotazione presso il nostro ospedale, sia sul piano strumentale che della migliore operatività e risparmio di esposizione a radiazioni,per il paziente e gli operatori. Si compone di una cannula flessibile ed una punta distale con una grande capacità di curvatura, ed è in grado di garantire contemporaneamente una minore invasività per i pazienti, un decorso post operatorio più semplice ed una possibilità maggiore di visione per i chirurghi che devono individuare dall’interno del rene le aree sulle quali poi intervenire. La “camicia” che contiene il cavo di collegamento è ridotta a pochissimi millimetri per un accesso ottimale a tutte le regioni renali. Di altissima qualità le immagini, in full hd, riprese da una microtelecamera affiancata da un led che fornisce la luce diretta, evitando così l’utilizzo di fibre ottiche. Il tutto viene registrato su un hard disk con una grandissima memoria. . Il personale del San Donato già esperto nell’uso di questi strumenti, è stato individuato dalla stessa ditta fornitrice come gruppo pilota al fine di fare formazione a professionisti esterni. “Sarà un modo per far recuperare al Calcit, al quale come sempre va il nostro ringraziamento – dice ancora De Angelis – un po’ di risorse, devolvendo a loro per intero il ricavato dei corsi di aggiornamento che stiamo già programmando, su richiesta di altre Asl italiane interessate ad acquisire uno strumento come questo”.