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Val di Chiana

Val di Chiana
Castello di Civitella in Val di Chiana.

sabato 26 luglio 2014

Berlusconi: Renzi non può rappresentare i nostri elettori e le nostre visioni della società.



Testo della lettera inviata ai partiti del centrodestra

Silvio BerlusconiCari amici,

una semplice lettura dei più recenti risultati elettorali è sufficiente per cogliere un dato di assoluta evidenza: in Italia centrodestra e centrosinistra sono competitivi, e quindi è possibile un bipolarismo maturo, di tipo europeo, solo se il centrodestra è capace di darsi un assetto unitario.

Per questo, come leader della forza più votata del centrodestra, sento fortemente la responsabilità di proporvi una riflessione sul tema dell’unità politica intorno ai valori che ci accomunano.

L’evidenza dei numeri è un presupposto logico, ma naturalmente non è una ragione sufficiente.

Guai anzi se pensassimo a riprendere la strada delle sommatorie numeriche, utili solo a sconfiggere l’avversario: uno strumento che spesso la sinistra ha utilizzato con i risultati che sappiamo, ma un errore che anche noi, per quanto in misura minore, abbiamo forse commesso in passato. Questa è, probabilmente, la ragione principale del fatto che - pur avendo realizzato tante cose importanti insieme - non siamo riusciti a compiere fino in fondo quel percorso riformatore che il Paese si aspettava da noi.

Negli ultimi anni il cammino politico del centrodestra in Italia ha visto prevalere le tendenze centrifughe. Non è questa la sede per approfondirne le ragioni, ma credo di non sbagliarmi asserendo che siano state ragioni di metodo più che di merito. Non è venuta meno cioè la condivisione di valori fondanti, in nome della quale dal 1994 al 2006 abbiamo compiuto insieme un percorso importante, sia al governo che all’opposizione.

Naturalmente oggi non si tratta di tornare al passato: la situazione è profondamente mutata, diverse e più pressanti sono le attese degli elettori, è cambiata l’offerta politica per effetto della nascita di un fenomeno distruttivo come Grillo, ma anche e soprattutto in conseguenza della diversa caratterizzazione che Renzi ha dato al maggior partito della sinistra italiana.

Una caratterizzazione più moderna e dinamica nello stile e nel linguaggio, e quindi più in sintonia con le emozioni del Paese, ma non per questo più compatibile in prospettiva futura con la visione dell’uomo, della società e della politica che il centrodestra nel suo insieme rappresenta.

Io credo che la nostra sia un’area politica tuttora maggioritaria nel Paese, una buona parte della quale si è rifugiata nell’astensione.

Le ragioni della disaffezione di una parte significativa dell’elettorato di centrodestra sono complesse, ma una delle principali è certamente la nostra divisione, l’esasperazione dei particolarismi, le scelte di convenienza e la sensazione di debolezza e di confusione che ne deriva.

Per questo mi rivolgo a Voi tutti: credo che abbiamo una responsabilità comune nei confronti dell’Italia che rappresentiamo.

Sono convinto che sia giunto il momento di riprendere, per gradi e nel rispetto delle storie di ciascuno, la strada per costruire non un cartello elettorale, che non servirebbe a nulla, ma una piattaforma politica comune in vista delle prossime scadenze elettorali.

So benissimo che fra noi ci sono delle differenze, anche significative, di linguaggio, di metodo e di contenuti. È naturale che sia così: non siamo lo stesso partito e non immaginiamo di diventarlo.

Tuttavia queste differenze non escludono un minimo comun denominatore, che è il nostro tratto distintivo rispetto alla sinistra: la centralità della persona, dell’uomo, del cittadino rispetto allo Stato, la richiesta pressante di uno Stato più leggero e quindi anche più efficiente, che imponga meno tasse e meno burocrazia e garantisca più libertà.

Non è poco, è ciò su cui nelle grandi democrazie si distinguono destra e sinistra. Tutto il resto, contenuti specifici, linguaggi, insediamenti elettorali, è importante ma viene dopo.

E ancora dopo vengono le questioni di leadership, di candidature, di liste o di organigrammi. Questo è il punto d’arrivo, non quello di partenza, di un percorso lungo e graduale, che abbiamo il dovere di intraprendere.

Gli italiani, d’altronde, non vogliono formule, vogliono sentirsi dire, in modo pragmatico e credibile, cosa vogliamo fare, quando, come e con chi. Per questo vi rivolgo un appello: su questi temi possiamo ricominciare a lavorare insieme, perché sono temi che appartengono a noi e sui quali la sinistra ha risposte molto diverse dalle nostre. Ricominciare senza rivendicare primogeniture, non da un accordo fra vertici di partiti, ma dal basso, dal territorio, fra la gente.

Credo che la maggioranza degli italiani sarà pronta ad ascoltarci e a partecipare, se sapremo essere credibili.

Con amicizia.

Silvio Berlusconi

venerdì 25 luglio 2014

Le Acli esultano per la mobilitazione contro la cauzione di Nuove Acque.

Uffici stampa Egv 
 
Uffici stampa Egv

Le Acli aretine esultano per la mobilitazione contro l’importo cauzionale sulle bollette idriche deciso da Nuove Acque. L’associazione, guidata dal presidente Stefano Mannelli, accoglie con soddisfazione la levata di scudi rispetto all’inammissibilità di tale provvedimento che ha unito la presidenza della Camera di Commercio, la presidenza degli Industriali, la Cna, Confartigianato e l’Ascom, ed esprime soddisfazione anche nei confronti dell’amministrazione comunale che, attraverso il sindaco Giuseppe Fanfani, ha lanciato segnali di profondo contrasto rispetto alle scelte della società. Le Acli lanciano però un messaggio al partito di maggioranza e a tutte le forze politiche perché inizino a svolgere quel ruolo di garanzia e di controllo rispetto a Nuove Acque, un’entità privata che attraverso le delibere erogate dal suo consiglio di amministrazione ha finito con l’applicare norme immorali e in contrasto con gli stessi principi costituzionali che regolamentano i rapporti tra il soggetto fornitore e il cliente.
«Un’azienda come Nuove Acque – spiega Mannelli, – ha la possibilità di agire attraverso il proprio “fondo svalutazione crediti” per ammortizzare le morosità. Trattandosi di un bene primario ed indispensabile come l’acqua, è impensabile che questa società elevi le proprie bollette e colpisca in maniera indiscriminata tutti gli utenti che già stanno pagando a caro prezzo i costi della crisi». L’amministratore delegato di Nuove Acque, Francesca Menabuoni, ha giustificato il provvedimento con l’applicazione di una cauzione pari ai consumi di tre mesi all’anno per poter garantire investimenti, spese e migliorie del servizio. Alla luce di questo, le Acli aretine chiedono alla politica e al partito di maggioranza di ottenere dalla governance della società le più ampie e chiare documentazioni e rendicontazioni che hanno portato all’erogazione dei provvedimenti annunciati, indicando nel dettaglio quali siano gli investimenti di ordinaria e straordinaria manutenzione e di miglioramento delle strutture. «Invitiamo la politica e le amministrazioni locali – conclude Mannelli, - a rendicontare pubblicamente l’attività di Nuove Acque relativa alla gestione e agli investimenti per il miglioramento della rete idrica. Come recita il sito web della società, Nuove Acque “si prende cura dell’acqua” ma sarebbe importante che si prendesse cura anche dei clienti che già pagano bollette salatissime».

giovedì 24 luglio 2014

Firmato protocollo d’intesa per l’Officina delle Arti Sociali .

Ufficio stampa Provincia di Arezzo 
 
Ufficio stampa Provincia di Arezzo

Sottoscritto questa mattina nel palazzo della Provincia il protocollo di intesa relativo al progetto “Officina della Arti Sociali”. A firmarlo sono stati Provincia e Comune di Arezzo, Azienda USL 8 Arezzo, Liceo Artistico e Coreutico Piero della Francesca e Diesis Teatrango quale capofila della rete Officina Arti Sociali. L’intesa raggiunta sarà, nell’intento dei firmatari, capace di sostenere lo sviluppo progettuale futuro delle attività.
Il protocollo è un atto politico fondamentale per la nascita di uno spazio comune che avrà la sua location come laboratorio artistico permanente nella scuola, presso il Liceo Artistico e Coreutico Piero della Francesca e, per eventi straordinari, nelle sedi comunali cittadine quali “Casa delle Culture” e “Centro per la tutela e la promozione dei diritti, dell’infanzia, dell’adolescenza e della famiglia”, oltre che negli spazi provinciali inclusi nel sistema regionale di multi-residenza artistica tra cui “Teatro di Bucine”, “Spazio Teatro, Ginestra Fabbrica della Conoscenza e Auditorium Comunale” di Montevarchi , “Rete dei Teatri Aretini”. Grazie a collaborazioni preziose quali la Rete Teatrale Aretina e il Sistema di Residenze Artistiche della Regione Toscana, e soprattutto grazie alla sensibilità e al partenariato degli Enti e le Istituzioni coinvolte nel protocollo, in primis la Provincia di Arezzo che in questi anni ha dimostrato continuità e determinazione nel sostenere un sistema di Rete, l’Officina delle Arti Sociali diventa un’azione concertata di stimolo a favore di percorsi orientati verso pari opportunità e ricerca artistica.
“”E’ il risultato del grande e profondo lavoro che le politiche sociali e culturali congiuntamente hanno realizzato in questo territorio ed in sede regionale –, afferma la Vicepresidente della Provincia Mirella Ricci. Noi diciamo ‘OSA’, sintesi del nome , e ne cogliamo appieno il significato di incitamento, uno status di coraggio verso il senso delle nostre scelte”. Il progetto Officina delle Arti Sociali è nato tre anni fa in un ottica di valorizzazione delle esperienze di teatro sociale e d’arte in genere realizzate nelle strutture socio- riabilitative di tutto il territorio aretino negli ultimi 20 anni. L’incontro di tre compagnie del territorio, Libera Accademia del Teatro, Diesis Teatrango ed Autobahn Teatro, e l’ Associazione nazionale Agita Teatro, già impegnate in una ricerca comune di sviluppo sulle possibilità riabilitative ed artistiche nei contesti socio-educativi, ha creato il seme iniziale per un progetto condiviso che ha visto nelle arti un valore di crescita individuale ed evoluzione collettiva, anche e soprattutto nelle situazioni di particolare fragilità”.
Negli ultimi due anni l’Officina è stata progetto pilota dentro la scuola pubblica, con laboratori scolastici ed extrascolastici in cui il metodo delle arti integrate è diventato sperimentazione con le giovani generazioni. Ricordiamo, infine, che ad oggi sono coinvolti , oltre al Liceo Artistico “Piero della Francesca”, il Liceo Scienze Umane – Economico Sociale – Linguistico IISS “Vittoria Colonna” Arezzo e il Liceo Classico – Scientifico – Artistico e Ist. Professionale Servizi commerciali e sociali, ISIS “Benedetto Varchi” di Montevarchi.

mercoledì 23 luglio 2014

Scontro nel Fiorentino, blocco A1 in sud.


Traffico poi ripreso, coda fino a 16 km

  

martedì 22 luglio 2014

Gelmini: Il governo sostenga il settore edilizio, a rischio 80 mila posti di lavoro.



La nota della vicecapogruppo Vicario alla Camera
Mariastella Gelmini



“La recessione italiana è certificata ormai in modo quotidiano. Ieri i dati ISTAT hanno messo nero su bianco l’arretramento del fatturato industriale di maggio (-1%): è il secondo ribasso congiunturale. Peggiorano anche gli ordinativi (-2,1%) che avevano tenuto fino ad aprile, trascinati in basso da un -4,5% di domanda estera.

Dati gravi, gravissimi. E’ vero che la recessione riguarda anche la Germania e la Francia, ma questi Paesi hanno una politica industriale chiara, che può subire contraccolpi momentanei: da noi la debolezza è strutturale ed è in larga parte imputabile alla fragilità delle politiche del Governo, finora largamente deludenti.
Segnalo un altro dato negativo, sottolineato dal presidente ANCE Paolo Buzzetti: il tracollo del comparto edile. Le imprese sono ridotte allo stremo: il settore ha perso 690 mila posti di lavoro. Si stima che 80.000 persone, oggi in CIG, potrebbero non essere reintegrate. Sono fallite 11.200 imprese edili, mentre  e un ulteriore 30% delle imprese non sono in condizioni di reggere un altro anno per mancanza di liquidità.

 L’acquisto di nuove abitazioni da parte delle famiglie ha subito un crollo di 74 miliardi rispetto a 6 anni fa. Forza Italia chiede che il governo si accorga di questo autentico dramma economico e sociale e agisca presto dove finora ha solo promesso, sostenendo gli investimenti infrastrutturali e la riqualificazione del patrimonio edilizio.”

lunedì 21 luglio 2014

Agitazione Cadla-Despar, confronto in Comune ad Arezzo.

Ufficio stampa Cgil
Ufficio stampa Cgil 
 
Caso Cadla, parola ai sindacati. “I lavoratori – commenta il Segretario provinciale della Cgil, Alessandro Mugnai – hanno dimostrato consapevolezza della gravità della situazione e senso di responsabilità. Continueranno a farlo anche in futuro. Vorremmo analogo atteggiamento da parte della proprietà. Chiedere ai dipendenti di distribuire le ultime merci rimaste in magazzino, senza dare spiegazioni, senza chiarire in modo ufficiale cosa significa una struttura vuota vuol dire inasprire e rendere, se possibile, la situazione ancora più difficile. Da qui lo stato di agitazione, il presidio davanti ai cancelli del magazzino e il conseguente blocco di tutte le attività ad eccezione di quelle amministrative, indispensabili al disbrigo delle sole pratiche correnti a supporto della trattativa in corso”.
La vertenza Cadla è giunta quindi ad uno snodo. “Abbiamo alle spalle mesi di estenuanti trattative tra la Rsu, la federazione di categoria e la direzione aziendale. Un confronto alla ricerca di una soluzione non facile – continua Mugnai. I dipendenti hanno fatto la loro parte, accettando i contratti di solidarietà e quindi una riduzione del 30% dell’orario di lavoro e sono state evitate azioni sindacali che determinassero l’interruzione del servizio ai consumatori. Ci auguriamo che mercoledì la proprietà arrivi con proposte positive e ragionevoli, funzionali al proseguimento delle attività e alla tutela dell’occupazione. Noi, d’intesa con i lavoratori, la Rsu e la nostra federazione di categoria, presenteremo le nostre. E su queste chiederemo il sostegno delle istituzioni, a cominciare dal Comune di Arezzo: abbiamo in programma per lunedì (oggi NDR.)un incontro con il sindaco Fanfani”.

Ed è la Rsu Cadla a ricordare i tre punti principali che verranno portati al tavolo della trattativa. “In primo luogo chiediamo che i dipendenti del magazzino vengano inseriti nelle trattative intraprese per vendere i punti vendita SMK a marchio Despar e Eurospar a due importanti società del settore. Chiediamo poi che una parte dei dipendenti Cadla venga rioccupata, insieme a quelli ex Konz, nel Cash and Carry di Via Setteponti ad Arezzo. Chiediamo infine chiarezza sull’utilizzazione degli ammortizzatori sociali”.

“Il futuro Cadla è incerto. E con esso quello di circa 200 famiglie – conclude Mugnai. Riteniamo che a tutti i livelli debba prevalere senso di responsabilità, volontà di dialogo e capacità di raggiungere insieme il miglior livello di soluzione possibile. E questo nella consapevolezza che la gravità della crisi economica e il calo dei consumi rende tutto oggettivamente più difficile”.

domenica 20 luglio 2014

Sansepolcro, approvato il bilancio comunale. Consiglio chiuso alle 3 di notte .

Ufficio stampa Comune di Sansepolcro 
 
Ufficio stampa Comune di Sansepolcro

Il Consiglio Comunale che si è riunito lo scorso 17 luglio ha portato all’attenzione dei consiglieri il bilancio 2014, approvato a maggioranza.
In apertura il presidente Segreti ha messo a disposizione dei gruppi consiliari le chiavi delle bacheche posizionate in Piazza Torre di Berta per le comunicazioni politiche.
Il sindaco Frullani ha invece comunicato all’assise la formazione di una commissione consiliare ad hoc per esaminare più nel dettaglio il progetto del secondo Ponte sul Tevere e il bando per le piste ciclabili.
Il Sindaco ha inoltre letto una comunicazione scritta del vicesindaco Laurenzi che ha informato il Consiglio della sua assenza per motivi di salute.
Il Consiglio ha osservato un minuto di silenzio per le vittime del conflitto in Medio Oriente su proposta del consigliere Cheli.
Il Presidente ha comunicato che il nuovo capogruppo del gruppo Misto è il consigliere Bruno Bellucci
E’ stata approvata all’unanimità la convenzione per lo svolgimento del servizio di segreteria comunale congiunto tra il Comune di Sansepolcro e il Comune di Pratovecchio Stia che durerà fino al giugno 2016 che permetterà un contenimento della spesa e prevede la presenza del segretario per 4/6 a Sansepolcro e 2/6 a Pratovecchio Stia.
E’ stata quindi la volta del punto dedicato al regolamento comunale per l’applicazione dell’imposta unica comunale (IUC) illustrata prima dall’assessore Dini e poi dal responsabile del servizio finanziario comunale Luca Bragagni. Questi hanno spiegato che l’esigenza del regolamento della Iuc è dovuta al fatto che negli ultimi 3 anni c’è stata una modifica sostanziale della fiscalità locale. Nel 2012 il primo stravolgimento con l’abolizione dell’Ici e l’introduzione dell’Imu, nel 2013 il passaggio alla Tares e quest’anno la novità della Tasi. Nel giro di 3 anni sono state inserite 3 nuove imposte. Un fatto che non avveniva dal 1993 cioè dall’anno nel quale venne istituita l’Ici e modificata la fiscalità locale. Da questo regolamento restano fuori solo i tributi minori ed è diviso in 3 parti perché 3 sono le imposte: Tasi sui servizi indivisibili, Tari tariffa sui rifiuti e Imu che ha sostituito l’Ici. La prima sezione è dedicata alla Tari che riprende il vecchio regolamento della Tarsu senza modifiche sostanziali ma solo con alcuni cambiamenti migliorativi, come specificazioni dedicate ai rifiuti speciali, alcune premialità per una misura massima del 30% della quota variabile per coloro che avviano al recupero di alcune tipologie di rifiuti . Per la determinazione delle tariffe quest’anno ci sono diverse novità essendo cambiato il soggetto gestore che determina il piano finanziario. In assenza o ritardo di questo piano il consiglio può procedere autonomamente alla definizione delle tariffe per evitare problemi al Comune. Premialità decise anche per le utenze domestiche per l’aumento della differenziata e la possibilità del Consiglio di modificare alcune tariffe venendo incontro a quelle situazioni di forte aumento provocato dalle modifiche introdotte a livello centrale. Inoltre inserita la possibilità di non considerare alcune situazioni, per esempio quei nuclei familiari che hanno figli che studiano fuori e che l’anno scorso venivano considerati nel nucleo per la determinazione delle tariffe. Con una dichiarazione all’ufficio tributi è possibile escluderli perché abitualmente non residenti. Stabiliti anche alcuni metodi di flessibilità per venire incontro a quelle situazioni che hanno visto un fortissimo incremento della tassazione nel passaggio ai diversi metodi. Per la Tari riduzione del 25% per quelle attività che sono stagionali. A regime la Tari scadrà a maggio luglio settembre e novembre ma quest’anno viene derogato. Ora è stato inviato l’acconto in base al 50% di quello che è stato versato di Tares. Le altre due scadenze saranno a novembre e gennaio. La Tasi è la vera novità ed è articolata in modo molto complicato ma la sostanza è che si recupera l’Imu prima casa. Per le detrazioni la scelta è stata quella di farle alla prima casa. Per il versamento per questo primo anno c’è l’autoliquidazione anche se l’obbiettivo è quello di inviare i bollettini a casa. Le scadenze per questo primo anno sono 16 ottobre e 16 dicembre. A regime saranno 16 giugno e 16 dicembre e, al di sotto dei 12 euro, non dovrà essere pagato. Per l’Imu è stata introdotta la novità dell’esenzione per i comodati gratuiti ai parenti entro il primo grado. Per i terreni agricoli per ora Sansepolcro è area montana e quindi sono esenti dal pagamento ma potrebbero esserci delle modifiche sulle classificazioni delle aree e il regolamento deve prevederle.
A seguito dell’illustrazione di Bragagni molti gli interventi e le osservazioni dei Consiglieri. In particolare sono stati richiesti alcuni dettagli sulla determinazione dei costi dei rifiuti e sul punto sono intervenuti l’assessore ai servizi associati Cestelli e il Sindaco che hanno riferito della lunga battaglia iniziata da tempo per il contenimento dell’aumento delle tariffe che quest’anno sarà di circa il 5,5%, contenuto rispetto alle previsioni iniziali molto più alte. Per quanto riguarda la differenziata è stato inoltre precisato che il gestore considera l’area Valtiberina e non solo Sansepolcro. Questo crea non pochi problemi insieme al fatto che il sistema di calcolo adottato da Sei è molto diverso rispetto a quello della Sogepu e il lavoro è stato molto difficile.
Il regolamento è stato approvato a maggioranza con un ordine del giorno presentato dal consigliere Menichella approvato all’unanimità .
Dopo la pausa il consiglio è ripreso alle 22 con una illustrazione complessiva dei punti dedicati al bilancio da parte dell’assessore Dini dopo che tutti i consiglieri hanno rivolto gli auguri all’assessore Andreini che si è sposata sabato 19 Luglio.
Dini ha ripreso in parte quanto già illustrato nel punto dedicato al regolamento ed ha sottolineato le difficoltà della redazione del bilancio che ha dovuto fare i con i pesanti tagli che si sono sommati alle manovre di anni precedenti. Gli obbiettivi sono stati il contenimento della spesa, evitando i tagli lineari e proseguendo l’opera di razionalizzazione avviata, il recupero dell’evasione fiscale, la riduzione del debito, il massimo contenimento della pressione fiscale, massima equità del prelievo fiscale. Sono inoltre stati esentati dal pagamento della Tasi i proprietari di fabbricati produttivi e seconde case che già scontano l’Imu così come gli inquilini  di abitazioni e immobili produttivi sono esentati dal pagamento di una imposta patrimoniale su un immobile non di proprietà. Esenti dalla Tasi anche gli immobili agricoli strumentali. Il bilancio punta al mantenimento della qualità dei servizi sociali educativi e assistenziali, agli interventi sullo stato sociale garantendo tutti i servizi alla persona senza aumento delle tariffe, al mantenimento delle risorse nel sociale  per interventi e contributi a favore di anziani,minori,  soggetti svantaggiate e famiglie in difficoltà, previsione di un fondo anticrisi di circa 30mila euro per imprese e famiglie (Un emendamento approvato successivamente amplia questo fondo). 9.627.000 euro sono gli investimenti previsti. Ben 3.600.000 euro risultano ad oggi appaltati  e altri partiranno a breve relativamente a manutenzione strade e viabilità oltre ai lavori nell’ambito del contratto di quartiere relativi al parcheggio Via dei Molini e area Campaccio. Importanti investimenti sono previsti nella programmazione dei prossimi tre anni in particolare con i 4 milioni di euro relativi alla costruzione del secondo ponte sul fiume Tevere pur non tralasciando l’obiettivo primario del completamento dell’edilizia scolastica.
Per quanto riguarda alcune cifre il bilancio 2014 di parte corrente ammonta complessivamente a circa 13milioni di euro e l’avanzo di amministrazione 2013 è stato di 146.741,15. Quasi tutti i budget di spesa presentano riduzioni rispetto al consuntivo 2013: in particolare per il personale sono stati tagliati 39mila euro, 13mila per l’acquisto beni, 13mila di interessi passivi e 14mila di imposte e tasse. Anche l’indebitamento è sceso al 95,89%.
Nel settore sociale si sono garantite le risorse per i trasferimenti della gestione associata dall’Unione dei Comuni per  circa 440mila euro  mentre per la cultura circa 800mila euro l’80% dei quali per il personale, per la pubblica istruzione circa 1 milione e 350mila euro, compresa la manutenzione ordinaria degli edifici scolastici, il pagamento delle utenze, gli affitti passivi della scuola elementare De Amicis , le assicurazioni, la mensa, il trasporto, etc. Il bilancio impegna circa 700mila euro per i servizi a domanda individuale mentre per il servizio smaltimento rifiuti il costo è di circa 3milioni con un aumento di circa 150mila euro rispetto all’anno scorso pari al 5,5%.
Per quanto riguarda le entrate queste sono diminuite di circa mezzo milione di euro per minori trasferimenti, minor gettito di recupero evasione e minore incidenza della Tasi.
La Tari mantiene lo stesso impianto di costruzione della tariffa  della Tares. In realtà  è stato il passaggio dalla Tarsu alla Tares la novità. Dal 2014, a seguito della norma contenuta in finanziaria, l’amministrazione, onde attenuare l’incremento di costo rispetto alla precedente applicazione della Tarsu, ha deciso di modificare tali coefficienti per  quelle categorie economiche quali ristoranti, pizzerie, trattorie, pub, bar, pasticcerie, ortofrutta ecc.  che avevano maggiormente subito aumenti nel passaggio del sistema di tassazione . In pratica  tali contribuenti non subiranno nemmeno l’aumento dovuto all’aumento dei costi del servizio per l’anno corrente. Introdotta dal 2014 una nuova norma a  favore delle famiglie con lavoratori e studenti che la maggior parte dell’anno vivono fuori casa escludendoli dal numero dei componenti del nucleo familiare.
Per quanto riguarda le utenze domestiche invece avranno una diminuzione dell’imposta rispetto al 2013 quelle con nuclei familiari numerosi conseguente ad una redistribuzione di costi fissi e variabili.
Dal 2014 è abolita l’Imu sulla prima casa che rimane invariata  solo per le categorie A1/A8/A9.
Le aliquote IMU rimangono invariate rispetto al 2013 per tutti i fabbricati, in particolare l’aliquota sui fabbricati produttivi, negozi e laboratori continua a rimanere dello 0,82% una della più basse a livello provinciale e molto al di sotto della media nazionale pari al 9,4 per mille nel 2013.
Diminuisce anche la tassazione relative alle abitazioni date in comodato ai parenti entro il primo grado in quanto vengono assimilate alla prima casa con una franchigia di € 500,  sulla rendita catastale,  per la parte eccedente rimane l’aliquota ridotta dello 0,82%.
Rimane invariata  anche l’addizionale comunale applicata  progressivamente a scaglioni di reddito con 10,000 euro di esenzione e tutti i tributi minori quali  Tosap, pubblicità e pubbliche affissioni, ferme da 1998, mente la Tosap temporanea diminuisce del 50% relativamente alle pertinenze esterni dei pubblici esercizi attraverso la stipula di apposita convenzione prevista dal regolamento comunale.
Anche per l’anno 2014 nessun aumento di tariffe è stato operato ad esclusione di un esiguo adeguamento del trasporto scolastico del 10%.
Relativamente alle sanzioni del codice della strada rimane  invariata la previsione di entrata rispetto al 2013  pari ad € 250.000.
Il piano delle opere pubbliche per il 2014 ammonta complessivamente ad € 9.627.557 ed è finanziato principalmente da contributi regionali e vendita beni.
E’ previsto anche il ricorso a mutui per € 310.000,00 di cui 160.000,00 destinati alla Scuola De Amicis che insieme al contributo regionale di € 278.400,00 completa il finanziamento totale del progetto. Relativamente alla Scuola elementare Collodi i cui lavori sono già stati appaltati , le risorse previste per la costruzione del I° lotto ammontano a 1.700.000,00 euro.
Altri 150.000 euro di mutuo sono destinati alla manutenzione strade.
Più di 550mila euro sono invece le risorse destinate ai lavori di miglioramento sismico del museo, consolidamento sala della Resurrezione e abbattimento barriere architettoniche con la costruzione dell’ascensore. Altri interventi sono previsti per lavori adeguamento agli impianti del palazzetto dello sport , la manutenzione straordinaria Palestra Buonarroti e Collodi, l’urbanizzazione zona San Gallo e interventi  cimitero urbano e frazioni.
Nel bilancio investimenti è prevista anche la destinazione di € 75mila euro a saldo della transazione Comars per l’asilo nido. La transazione è stata intrapresa dall’amministrazione al fine di riappropriarsi della piena gestione dell’asilo  ed è costata 260.000,000 euro ma ha consentito di risparmiare un contributo di 100mila euro per ben 16 anni.
Per la prima volta viene concretamente iscritta  un’opera che la città attendeva da molti anni. Il secondo Ponte sul fiume  Tevere, un investimento di 4 milioni di euro di cui 3.200.000,00 finanziati dalla regione ed € 800.00 a carico bilancio comunale.
Le maggiori difficoltà legate al piano delle opere pubbliche sono legate alle risorse disponibili. Gli oneri di urbanizzazione che costituivano una cospicua fonte di finanziamento per gli investimenti e le manutenzioni hanno subito una drastica riduzione e il ricorso ai finanziamenti è pressochè impossibile a causa dei vincoli imposti dal patto di stabilità.
In riferimento al progetto “Io partecipo” che integra  il percorso di partecipazione del bilancio assieme gli incontri con la cittadinanza che si sono tenuti a marzo nei vari quartieri e frazioni, le proposte pervenute quest’anno sono quindici e sono state analizzate nella commissione affari generali del 24/06/2014. Principalmente le proposte sono pervenute da associazioni e stante  i requisiti del progetto in particolare la sostenibilità economica ed esecutiva privilegiando quelle presentate da giovani di età compresa tra 18 e 35 anni la Commissione all’unanimità ha deciso di prendere in considerazione quattro progetti.
Dopo numerosi interventi dei Consiglieri si è proceduto all’illustrazione di alcuni emendamenti non accolti favorevolmente dalla maggioranza dei ConsiglieriApprovato un emendamento che amplia il fondo di solidarietà e modifica un aspetto dell’applicazione l’Imu. Tutti i punti relativi al bilancio e alle opere pubbliche compresi il Programma delle Opere Pubbliche per il triennio 2014 – 2016, il Piano delle alienazioni e le valorizzazioni immobiliari sono stati approvati a maggioranza.
Nel punto 12 illustrato dal Sindaco e approvato a maggioranza sono stati prorogati al 25 settembre i termini per la presentazione delle osservazioni al regolamento urbanistico e lo stralcio di alcune zone residuali valutati in maniera restrittiva dal regolamento.
Approvati all’unanimità gli ultimi punti dedicati alle trasferte nelle città gemellate.
La seduta è stata tolta alle 3 circa di venerdì 18 Luglio