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Val di Chiana

Val di Chiana
Castello di Civitella in Val di Chiana.

venerdì 31 luglio 2015

Unione Comuni Casentino chiusa, 11 dipendenti licenziati.


Questa mattina tutti i dipendenti dell’Unione dei Comuni del Casentino hanno trovato le porte dell’ente (ex sede della Comunità Montana) chiuse, incatenate, quando si sono recati in ufficio per lavorare. Subito dopo è stata consegnata una lettera di licenziamento a 9 di loro firmata dal presidente, licenziamenti poi estesi ad altre due figure.
Un fatto grave questo, che sconvolge la ex Comunità montana del Casentino che ha un’esperienza decennale ed avanzata sulla gestione associata di delicati servizi come quelli sociali e del Suap.
“Sappiamo che la giunta dell’Unione dei Comuni si sta riunendo per sfiduciare il presidente – ha dichiarato il segretario della Fp Cgil per gli enti locali Gian Maria Acciai insieme a Andrea Bertelli della Cgil Casentino – Gli atti sono nulli perché non rispettano le procedure contrattuali, la legge e la democrazia. Resta l’assoluta gravità di un gesto che al di là degli aspetti formali colpisce i lavoratori ed ancor più un ente ed i servizi che ha prodotto e produce e che oggi non possono essere resi ai cittadini. Da alcuni mesi abbiamo osservato rapporti politici che si sono degradati e che hanno creato una sorta di smantellamento quotidiano di questa esperienza e dei servizi gestiti. Per questo avevamo chiesto un incontro urgente all’Unione dei Comuni, ma non era arrivata nessuna risposta.
Quella di oggi è un grave provocazione definitiva che a questo punto ci porta ad intervenire, sia da un punto di vista sindacale che legale e politico. Chiediamo con forza alla giunta di trovare una soluzione definitiva a questa situazione surreale e grottesca, da un punto di vista politico chiediamo ai sindaci di capire il futuro di questa esperienza che offre servizi indispensabili ai cittadini di quasi tutto il Casentino.”

mercoledì 29 luglio 2015

MACRI' : "Basta alle esternalizazioni dei servizi sociali scolastici !".


Il capogruppo di Fratelli d’Italia Francesco Macrì parla dei servizi all’infanzia nel Comune di Arezzo: “Nascono – dice – per sopperire alle carenze statali intorno agli anni 70/80 sulla spinta di una grande richiesta popolare”.

“I servizi scolastici aretini sono stati sempre contraddistinti da altissimi standard di qualità condivisi all’interno della comunità pedagogico-scientifica” e “non possono essere ulteriormente esternalizzati. Lo si è già fatto in misura eccessiva. La precedente amministrazione ha gravemente sbagliato perché può essere accettabile un sistema integrato, ma quanto sopra descritto deve essere preservato e mantenuto preminente per ragioni obiettive di guida, ispirazione e formazione culturale e professionale”, chiosa il  Macrì.

“Attualmente  – contnua – il Comune di Arezzo ha perso il 70% delle proprie strutture: come può a queste condizioni garantire la governance di un sistema e controllare gli standard di qualità? Il sistema integrato, progettato per permettere ai Comuni di rappresentare l’interesse pubblico rafforzandolo dentro a una cornice culturale e di esperienza che incentivasse tutti gli attori sociali, si è svuotato dei suoi principi ispiratori e si è così fortemente svilito tanto da trasformare i Comuni da protagonisti a comparse: a breve le cooperative diventeranno le protagoniste assolute del sistema stabilendone i criteri e vincolando i Comuni”. Quindi lancia il guanto di sfida :
 “Adesso ci vuole solo il coraggio di fare una scelta libera e solo la politica può intraprenderla, contro il delirio commerciale della svendita”.

La proposta operativa di FdI

In relazione ai servizi scolastici 2015-2016 si pone il problema della implementazione del personale insegnante.
In attesa della conversione del decreto enti locali comprensivo del noto emendamento sblocca assunzioni dei profili infungibili, in primo luogo appare necessario effettuare un’attenta ricognizione fra i dipendenti comunali per accertare se sussistono persone in possesso dei titoli idonei allo svolgimento del ruolo di insegnante e attivare la mobilità interna (costo zero).
In secondo luogo propongo un’ulteriore soluzione derivante da un confronto diretto con la Corte dei Conti Sezione Controllo e Supporto Toscana deputata al controllo della legittimità degli atti in questione.
Un colloquio preventivo con il direttore dell’ufficio Claudio Felli, al quale ho rivolto i miei quesiti, ha fornito indicazioni precise circa la legittimità delle azioni che oltre descriverò: se dovesse essere richiesto un parere formale e ufficiale da parte del sindaco indirizzato al Consiglio delle Autonomie che si rivolgerà alla stessa Corte dei Conti, pur in assenza della conversione in legge del recente decreto sugli enti locali comprensivo del noto emendamento in tema di sblocco delle assunzioni, verrebbe probabilmente certificato che dopo l’obbligatoria ricognizione interna è possibile procedere con contratti a tempo determinato annuale consentiti dalla legge in quanto giustificati da ragione di urgenza per il mantenimento di un servizio primario ed essenziale.
Contestualmente, mi auguro che ci si adoperi per la ricerca delle risorse necessarie alle dovute coperture che a mio avviso non possono mancare. A prescindere governare significa fare delle scelte e noi sceglieremmo un servizio di qualità e preminentemente pubblico.

martedì 28 luglio 2015

Marini illustra programma legislatura.


Opposizione centro destra ha annunciato "contro-programma"


Da parte sua, l'opposizione di centro destra, con il suo portavoce, Claudio Ricci, ha già annunciato una sorta di "contro-programma". La discussione in aula occuperà, presumibilmente, l'intera giornata di oggi.
   

lunedì 27 luglio 2015

Cadavere trovato in Arno nel Fiorentino.


E' in avanzato stato di decomposizione, pm ha disposto autopsia

 Un cadavere in avanzato stato di decomposizione è stato trovato ieri sera lungo l'argine nel fiume Arno in località Girone, alle porte di Firenze. Il corpo, presumibilmente di un uomo, contrariamente a quanto sembrava in un primo momento, non sarebbe mai stato nelle acque del fiume. Il pm di turno ha disposto l'autopsia per stabilire le esatte cause del decesso. Sono intervenuti vigili del fuoco, sanitari del 118 e carabinieri. Le operazioni di recupero sono terminate questa mattina intorno alle 4,30.
  

domenica 26 luglio 2015

Bonus straordinario per risarcire i pendolari dei disagi causati dal cattivo funzionamento dell’aria condizionata nei vagoni.


Un bonus straordinario per risarcire i pendolari dei disagi causati dal cattivo funzionamento dell’aria condizionata nei vagoni. La Regione ha chiesto e ottenuto da Trenitalia di condividere il costo di un bonus straordinario da pagare a tutti gli abbonati per il mese di luglio. Grazie a questa decisione, gli utenti che ne hanno diritto potranno beneficiare di uno sconto sugli abbonamenti del mese di ottobre, con lo stesso meccanismo utilizzato normalmente ogni mese per il pagamento del bonus ordinario conseguente agli eventuali disservizi verificatisi sulle singole linee. Per poter accedere al bonus, gli abbonati dovranno conservare l’abbonamento di luglio.
A causa dell’eccezionale ondata di caldo e del conseguente cattivo funzionamento degli impianti di climatizzazione su numerose vetture – ha spiegato l’assessore Ceccarelli – molti utenti del servizio stanno subendo disagi, anche gravi, nei loro spostamenti quotidiani. La Regione applicherà le penali previste dal contratto di servizio ma, nonostante l’impegno straordinario richiesto e ottenuto dal gestore, la situazione critica si è protratta fino ad oggi, anche in conseguenza di alcuni eventi straordinari, sui quali attendiamo sia fatta completa chiarezza. Ecco perché ci è sembrato giusto chiedere a Trenitalia di compartecipare alla spesa necessaria per riconoscere ai pendolari un bonus straordinario sull’acquisto dell’abbonamento, a parziale ristoro del disservizio sopportato”.
Ma non è tutto. “Il nuovo contratto che stiamo sottoscrivendo – ha concluso Ceccarelli – prevede penali assai più pesanti laddove la qualità del servizio non raggiunga gli standard richiesti, con l’intento di non dover mai più ricorrere a provvedimenti di natura straordinaria”. L’annuncio del riconoscimento di un bonus straordinario su tutte le linee, per il mese di luglio, giunge in concomitanza con la definizione dei parametri relativi all’andamento del servizio nel mese di giugno, sulla base dei ritardi in minuti accumulati in arrivo e dei treni soppressi. Dai dati emerge che a giugno era proseguito il buon andamento delle prestazioni del servizio, in linea con la tendenza positiva registrata dall’inizio dell’anno, con un indice di puntualità (92,4%) che era cresciuto mediamente di 0,3 punti percentuali rispetto a maggio.