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Val di Chiana

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Castello di Civitella in Val di Chiana.

giovedì 26 gennaio 2012

Conferenza dei Servizi, "Serve la valutazione ambientale per il polo di Castiglion Fiorentino"

Conferenza dei Servizi, "Serve la valutazione ambientale per il polo di Castiglion Fiorentino"


Nelle nuova riunione, la Conferenza dei Servizi ha stabilito che il progetto di impianto proposto debba essere assoggettato a Valutazione di Impatto Ambientale. La Conferenza dei Servizi, convocata appositamente dalla Provincia al fine di acquisire elementi informativi e valutazioni dalle altre autorità pubbliche interessate (tra le quali Regione Toscana, Comune di Castiglion Fiorentino, Azienda U.S.L. n. 8, A.R.P.A.T., Soprintendenze ai Beni Paesaggistici ed Archeologici, Comune di Arezzo) ha concluso i propri lavori. La Conferenza ha preso atto dei diversi contributi pervenuti; ha ricordato, tra le altre cose, i contenuti dell’Accordo di riconversione produttiva sottoscritto in data 10 dicembre 2007 fra la PowerCrop ed Eridania Sadam S.p.A. e la Regione Toscana, la Provincia di Arezzo, il Comune di Castiglion Fiorentino e le Organizzazioni sindacali dei lavoratori; la Conferenza, con parere unanime, preso atto della natura e delle caratteristiche del progetto presentato, come pure dell’assetto urbanistico e del contesto ambientale, paesaggistico-territoriale, in cui lo stesso va ad inserirsi, alla luce della istruttoria condotta, degli esiti della Conferenza stessa, come pure alla luce dei contenuti delle 16 Osservazioni presentate, ha ritenuto che il progetto di impianto proposto debba essere assoggettato a Valutazione di Impatto Ambientale, dato che, per le motivazioni, espressamente riportate nel Verbale, è stato verificato che non può essere esclusa la presenza di effetti negativi significativi sull’ambiente, tali da richiedere per la loro precisa individuazione e valutazione, e per la individuazione delle eventuali misure di mitigazione ad essi relative, l’elaborazione di uno studio di impatto ambientale e lo svolgimento di una procedura di valutazione. Il Verbale della Conferenza dei Servizi viene ora rimesso all'esame della competente autorità provinciale, per la adozione del provvedimento finale con riferimento a questa fase del procedimento. La Conferenza ha ritenuto, altresì, che le valutazioni e gli approfondimenti in merito ai potenziali impatti negativi sull’ambiente non possono prescindere da un inquadramento dell'iniziativa in un più ampio contesto territoriale ed ambientale, né, in conseguenza di ciò, da una analisi di valide alternative di localizzazione in tale contesto, compresa l’alternativa zero, con la indicazione delle principali motivazioni delle scelte operate, in ragione del loro minore impatto ambientale, temi tutti che possono essere adeguatamente declinati solo attraverso una procedura di Valutazione di Impatto Ambientale. La Conferenza ha ritenuto di dover segnalare, fino da ora, che nella analisi e nella valutazione delle alternative di localizzazione, siano declinati, in maniera adeguata, quantomeno, taluni criteri generali per un corretto inserimento dell’impianto nel paesaggio e sul territorio, e per evitare o ridurre impatti negativi rilevanti; tali criteri vengono nel Verbale precisamente indicati. Con l’occasione la Conferenza ha operato anche alcune considerazioni sul significato ed i rapporti tra pianificazione comunale e giudizio di compatibilità ambientale di un'opera e di un progetto, ribadendo lo specifico ruolo del Comune nell’ipotesi che la scelta localizzativa non risulti coerente con il proprio strumento urbanistico, e ne possa implicare variante. Si precisa che per una parte dei lavori della prima seduta del giorno 19 dicembre 2011, e per tutta la durata dei lavori della seduta del giorno 19 gennaio 2012 e della seduta odierna, nell’ambiente antistante e fuori dalla sala ove si è tenuta la Conferenza dei Servizi, hanno presenziato alcuni appartenenti alla R.S.U. ed alcuni lavoratori dell’ex stabilimento Eridania Sadam di Castiglion Fiorentino.

lunedì 23 gennaio 2012

Cortona, il bilancio del mattatoio comunale

Cortona, il bilancio del mattatoio comunale

Lunedì 23 Gennaio 2012 10:43

Ufficio stampa Cortona Sviluppo Srl


A sette anni dall'avvio della gestione da parte di Cortona Sviluppo srl del Mattatoio comunale il bilancio continua ad essere assai positivo.
In particolare in questi anni il percorso di sviluppo della struttura è stato intenso ed il Mattatoio Comunale si è imposto come la struttura più all'avanguardia in questo particolare e delicato settore in un'area molto vasta che va dalla provincia di Arezzo, fino all'area senese ed umbra.
Nel 2011 sono proseguiti i lavori di ammodernamento con un intervento di 170mila euro erogati da parte del Comune di Cortona e della Regione Toscana, con i quali sono stati effettuati importanti miglioramenti di impianti di depurazione, il rifacimento di un cella, dove vengono conservate e frollate le carni, e vari interventi di manutenzione.
Queste avanzate attrezzature permettono di ottimizzare ed ammortizzare i costi di smaltimento e migliorare anche la qualità della sicurezza e dell'ambiente dove operano i lavoratori.
"Il Mattatoio di Cortona, dichiara Andrea Viti direttore del Mattatoio ed Amministratore della Cortona Sviluppo, è un impianto in possesso di tutte le certificazioni dell'Unione Europea in materia sanitaria, della qualità della macellazione e del rispetto delle normative.
Tutti i capi lavorati provengono dall'area della Valdichiana (sia aretina che senese) e dall'Umbria, tra i Bovini lavorati il 35% è di Razza Chianina a dimostrazione dell'affidabilità e della qualità del servizio e della fiducia che gli allevatori ed i commercianti nutrono nella struttura.
E' importante anche portare a conoscenza dei cittadini e dei consumatori, prosegue Viti, che il Mattatoio Comunale di Cortona da tempo applica tutte le norme nazionali ed europee sulla tracciabilità del prodotto bovino.
Questo controllo di tracciabilità il nostro Mattatoio lo effettua anche per i suini, anche se non richiesto dalla legge, ma pensiamo che questo rappresenti un elemento di sicurezza, trasparenza non solo verso i clienti, ma anche per i consumatori.
Tutti gli animali lavorati a Cortona vengono etichettati con ben due targhette, viene cioè applicata la regola della tracciabilità, da esse si può risalire alla nascita, provenienza, nome dell'allevatore e luogo di macellazione di ogni singolo animale.
Questo, unito all'intenso lavoro che quotidianamente si svolge assieme ai veterinari della ASL8 garantisce un prodotto di altissima qualità e sicuro.
A distanza di sette anni, quindi, i risultati si confermano assai positivi sia sotto il profilo strettamente economico, con l'azienda in utile, che sotto quello imprenditoriale e del lavoro.
La struttura si è imposta ancora di più come punto di riferimento qualificato ed efficiente per il mondo zootecnico dell'intera Valdichiana e dell'area del lago Trasimeno.
Oggi sono, tra lavoratori fissi sono 8 che operano per il Mattatoio Comunale, oltre ai due veterinari della ASL8 che quotidianamente lavorano presso il Mattatoio verificando continuamente il percorso di lavorazione e la qualità delle carni, ed ai trasportatori privati che lavorano esclusivamente per la struttura."

Attività anno 2011
Suini 16.000
Bovini 2400
Ovini/caprini 1350
Struzzi 450

Il fatturato è stabile intorno ai 650mila euro e ciò è avvenuto senza aumentare i prezzi che sono fermi al 2005, anche in un periodo di crisi quale quello che stiamo attraversando

Pessimo scherzo di Carnevale, colpo nel capannone dei carri

Pessimo scherzo di Carnevale, colpo nel capannone dei carri

domenica 22 gennaio 2012

British Arezzo, 2-0 al Deruta. Pontedera sempre a +4. FOTO, CRONACA

British Arezzo, 2-0 al Deruta. Pontedera sempre a +4. FOTO, CRONACA

Servizi al cittadino: “Non possiamo essere le stampelle degli enti locali”

Servizi al cittadino: “Non possiamo essere le stampelle degli enti locali”

ufficio stampa

Sono parole forti quelle scritte in una dichiarazione congiunta dei patronati, dei sindacati Cgil, Cisl e Uil e delle associazioni di categoria che ha per oggetto i servizi al cittadino offerti. Parole con cui affermano di non poter più sostenere il peso "scaricato sui loro sistema dei servizi" dalle pubbliche amministrazioni.
Dichiarazione congiunta dei CAF, dei Patronati, dei Sindacati Pensionati delle Confederazioni Cgil, Cisl e Uil, delle Associazioni di Categoria CNA, Confartigianato, Confcommercio, Cia e delle Associazioni Acli e Mcl"Le difficoltà economiche degli enti locali sono note. Le comprendiamo e siamo consapevoli che sono a rischio l'erogazione di alcuni servizi. Da questa comprensione all'accettazione di una logica che scarica sul nostro sistema dei servizi e sulle nostre associazioni i problemi, il passo è lungo e noi non siamo disponibili a farlo.
Da tempo le amministrazioni pubbliche tendono ad affidare in sussidiarietà alcuni servizi. Considerano le nostre strutture e quindi i Patronati, i CAF, le associazioni dei pensionati e le organizzazioni sindacali come soggetti che, in maniera completamente gratuita, possono e devono sostituirsi alle pubbliche amministrazioni nell'aiutare i cittadini ad espletare pratiche e adempimenti, senza tenere conto dei costi che le stesse organizzazioni devono sostenere in materia di personale ed utenze.
Siamo disponibili ad un ragionamento di collaborazione in funzione degli interessi dei lavoratori, dei pensionati, dei cittadini. Ma, ovviamente, non ci può essere chiesto un ruolo sostitutivo che alleggerisce di costi e funzioni la macchina pubblica e scarica queste competenze sui nostri servizi fiscali, sui patronati e gli altri uffici.
E quando scriviamo di macchina pubblica intendiamo segnalare i rapporti che si vanno facendo progressivamente sempre più difficili anche con l'Inps. Ai patronati viene indicato un numero massimo di pratiche da sottoporre e un conseguente tempo massimo orario per la loro presentazione. Sono limitazioni che danneggiano non tanto il patronato quanto il cittadino che si è rivolto ad esso per espletare le sue pratiche.
Nello specifico è ormai impossibile per il cittadino e i patronati avere una certificazione della situazione contributiva, creando una grossa incertezza sui tempi per accedere al pensionamento, e, sul fronte degli indebiti la situazione è oltremodo nebulosa, si ricevono lettere che non specificano la natura degli indebiti, dando per scontato un falso assioma "il cittadino sbaglia, l'Istituto non sbaglia mai".
Riteniamo che la crisi economica e le difficoltà che tutti abbiamo, ci debbano indurre ad un confronto per individuare soluzioni migliori e più avanzate negli interessi dei cittadini che tutti, da una parte e dall'altra e a vario titolo, rappresentiamo.
Se la logica è invece quella di scaricare i problemi da un livello all'altro, allora l'ipotesi di collaborazione viene a cessare e il "confronto" non solo si sposta ad altri livelli ma viene anche a cessare quella disponibilità che fino ad oggi tutti noi abbiamo sistematicamente dimostrato".