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Val di Chiana

Val di Chiana
Castello di Civitella in Val di Chiana.

venerdì 15 gennaio 2010

L'edilizia scolastica per la provincia di Arezzo è una priorità assoluta"

"L'edilizia scolastica per la provincia è una priorità assoluta"


L'Assessore Francesco Ruscelli replica alla manifestazione promossa dal Blocco Studentesco: "puntiamo su nuove strutture ma senza trascurare la manutenzione"
La scuola deve essere sicura, la verità deve essere rispettata. Così l'Assessore provinciale all'edilizia scolastica Francesco Ruscelli replica all'iniziativa del Blocco Studentesco che ha sbarrato alcuni ingressi di istituti superiori aretini per denunciare quello che è, a loro dire, l'insicurezza delle scuole aretine. "Ogni anno la Provincia investe cifre considerevoli per realizzare nuove scuole, per ammodernare vaste porzioni esistenti, per la manutenzione degli istituti scolastici e in consumi energetici, cercando di limitarli migliorando l'efficienza - afferma l'Assessore Ruscelli. Dico investe, non spende, perché l'esborso per la scuola e le attività ad essa riconducibili sono investimenti, non spese, perché al centro del nostro agire amministrativo abbiamo posto lo studente prima della scuola, l'utente prima dell'istituzione. Le scelte politiche conseguenti hanno privilegiato la costruzione di poli scolastici, ampi e moderni, nei quali affluiscono tanti studenti, concentrando in esse risorse cospicue, senza tralasciare, tuttavia, la manutenzione di edifici meno popolosi. Nella sua manifestazione, con la rete da cantiere il Blocco Studentesco ha posto l’attenzione su alcuni edifici scolastici che presentano le situazioni di maggiore criticità alle quali stiamo cercando di dare adeguate risposte; edifici sulla cui sicurezza possiamo garantire: hanno scale, alcune ancora da proteggere dal fuoco, ed uscite sufficienti, solai resistenti, impianti ben fatti e mantenuti. Se la rete da cantiere, quindi, è un segno dell'attività di recupero edilizio che si sta compiendo è ben accetta, ma la cosa migliore da fare sarebbe ricoprirci Palazzo Chigi per sensibilizzare il Governo a fornire alle Province le risorse necessarie per mettere in sicurezza le scuole esistenti e costruirne di nuove, mentre invece ogni anno nella Finanziaria il capitolo di finanziamento relativo all'edilizia scolastica contiene zero euro. La Provincia, invece, con risorse proprie ha investito solo nel periodo 2004-2009 circa 30 milioni di euro sull'edilizia scolastica ed ha previsto nel suo piano triennale per le opere pubbliche altri 9 milioni circa, dandogli assoluta priorità. Questi sono fatti, e su questo e su altri approfondimenti sono pronto a disponibile a confrontarmi con tutti, a partire dagli studenti", conclude l'Assessore Ruscelli.

mercoledì 13 gennaio 2010

Gli aretini risponderanno a dovere

Haiti all'inferno - Gli aretini risponderanno a dovere.

Nove milioni di abitanti, un reddito da fame (il più basso del continente americano), disoccupazione al 60%, questi sono i dati che ci parlano di Haiti come di uno degli stati dove si vive peggio al mondo.

Ma da ieri pomeriggio per molti quella vita è finita a seguito di diverse scosse di terremoto consecutive e verificatesi a una minima profondità (circa otto chilometri). La più forte ha toccato i 7,3 gradi Richter, provocando uno sconquasso impressionante e rendendo difficilissimi i contatti con lo stato centroamericano. Le scosse successive, comunque di entità superiore a quella che ha messo in ginocchio l’Aquila, si sono abbattute sulla capitale Port-Au-Prince (due milioni di abitanti) e i suoi dintorni facendo cadere quello che aveva resistito.

È crollato il palazzo presidenziale, l’ospedale principale, la sede dell'ONU, ambasciate e alberghi, anche moderni; il centro della città è letteralmente distrutto, nulla si sa dei dintorni.

Le notizie che arrivano sono frammentarie, ma sufficienti a farci comprendere che si è trattato di una catastrofe immane e con pochi precedenti (Dal 1730 non si ricordava un sisma di questa potenza).

Anche noi aretini saremo chiamati a dare una mano e sapremo essere generosi. Siamo certi che Provincia e Comuni si attiveranno immediatamente, così come i cittadini.
Rinunciando a una serata al cinema o in pizzeria potremo aiutare una ricostruzione che si annuncia impresa difficilissima.

lunedì 11 gennaio 2010

Grande Arezzo! Vince 6-1 a Monza.

Grande Arezzo! Vince 6-1 a Monza.
E domenica arriva il Varese.
Poco più di un quarto d’ora di partita e l’Arezzo era già in vantaggio di due gol. Dopo aver corso un rischio importante in avvio, la squadra di Galderisi ha reagito alla grande colpendo cinicamente, prima con un bel pallonetto di Croce, poi con un gol di Venitucci (in campo, così come Pecorari, nonostante che alla vigilia in molti avessero supposto il contrario).
Al trentaseiesimo, poi, il secondo gol di Croce ha chiuso i conti con un 3-0 che il Monza non poteva in alcun modo recuperare, nemmeno con l’aiuto dell’autogol di Miglietta a inizio ripresa. La quarta segnatura di Maniero e il successivo rigore (sempre procurato da Maniero) segnato da Chianese, sono solo contorni dolci di un incontro già deciso. Il sesto gol di Essabr (di testa!) è arrivato al caffè.
Stefano Sedorf (cugino del più noto calciatore del Milan) si è dato da fare per pungere la difesa amaranto, ma la differenza tra le due compagini in campo è emersa con decisione, e poi nel secondo tempo è stato sostituito…).
Arezzo con Mazzoni in porta; Music, Pecorari, Terra e Sereni in difesa; Erpen, Venitucci, Maglietta e Croce a centrocampo; Maniero e Chianese in avanti. (nel secondo tempo, a risultato acquisito, sono entrati anche Figliomeni, Essabr e Rizza)
Un 4-4-2 classico come disposizione, ma particolarmente sbilanciato in avanti per via della contemporanea presenza di Erpen, Croce, Maniero e Chianese. Anche i due centrali di centrocampo, Venitucci e Miglietta, non possono essere definiti interditori nati.
La partenza di Coppola, ex gladiatore amaranto (così si era proposto alla piazza) che di fronte a un contratto triennale propostogli dal Taranto ha perso tutta la sua passione per il cavallino), ma anche quella annunciata e imminente di Fofana (ad Arezzo sempre infortunato o all’inseguimento della condizione), parevano poter minare le certezze del gruppo di Galderisi. Il Mister amaranto, invece, ha dato alla squadra la giusta mentalità e messo in campo un undici in grado di imporre il proprio gioco anche fuori casa. Questa pare essere la novità più importante. Se poteva starci la vittoria a Monza, meno attesa era una prestazione autoritaria fuori casa.
Chi volesse a tutti i costi cercare il pelo nell’uovo, potrebbe sostenere che qualche distrazione difensiva di troppo continua a verificarsi, ma pare inevitabile per una squadra votata all’attacco come l’Arezzo.
Il campionato non poteva riprendere meglio per gli amaranto, ma non ci sarà tempo per cullarsi sugli allori, anche perché chi vuol vincere il campionato (o comunque cambiare categoria verso l’alto), non può permettersi grandi distrazioni nel girone di ritorno.
Non bisogna dimenticare che la squadra di Galderisi deve ancora recuperare una partita casalinga contro il Lumezzane (lo farà mercoledì 27 gennaio, alle ore 14,30), anche se Novara (in casa contro il Figline) e Varese (a Perugia) devono fare altrettanto.
A proposito del Novara, bisogna dire che i piemontesi continuano a vincere ogni partita, in casa e fuori; sarà veramente difficile raggiungerli, anche se dovranno venire a giocare al Città di Arezzo; ma questa è un’altra storia, quella di un girone di ritorno nel quale gli amaranto incontreranno le dirette concorrenti, con la sola esclusione del Benevento, in casa.
Per ora l’Arezzo mantiene saldamente la quarta posizione in zona Play Off, tra l'altro con sei punti di vantaggio sul Perugia, sconfitto a Figline (grazie ai valdarnesi e a uno straripante Frediani, trentaquattrenne attaccante con l’entusiasmo di un ragazzino), cosa che fa sempre piacere

da : AREZZO NOTIZIE