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Val di Chiana

Val di Chiana
Castello di Civitella in Val di Chiana.

lunedì 26 dicembre 2011

Gomme termiche o catene a bordo. I cartelli dal 28 dicembre

Gomme termiche o catene a bordo. I cartelli dal 28 dicembre


Inizieranno mercoledì 28 dicembre i lavori di installazione della segnaletica stradale verticale che obbliga la dotazione di pneumatici invernali oppure di catene a bordo. L’Amministrazione comunale collocherà, nell’arco di tre giorni, 20 cartelli nelle principali strade di accesso alla città di competenza comunale. L’ordinanza prescrive, nel periodo tra il 1 dicembre 2011 ed il 31 marzo 2012, l’obbligo per tutti i autoveicoli che circolano nelle strade del territorio comunale, di “essere muniti di pneumatici invernali o avere a bordo mezzi antisdrucciolevoli comunque adeguati per il tipo di veicolo in uso”. Quindi le catene. Una volta terminata la posa in opera della cartellonistica, scatterà l’obbligo del rispetto dell’ordinanza

giovedì 22 dicembre 2011

"Da Zelig… a Cortona", uno spettacolo per chiudere il 2011 a suon di risate

"Da Zelig… a Cortona", uno spettacolo per chiudere il 2011 a suon di risate

Ufficio Stampa Comune di Cortona


"Da Zelig… a Cortona"! Sabato 31 Dicembre, Cortona saluta il 2011 al teatro Signorelli, avvicinandosi al nuovo anno con una scoppiettante serata di cabaret animata e condotta dalla comicità di Stefano Bellani e dei Noidellescarpediverse (Samuele Boncompagni e Riccardo Valeriani). Dalle 22.15 alle 23.45, prima della mezzanotte e dell'arrivo del 2012, lo spettacolo "Da Zelig… a Cortona" offrirà la possibilità di chiudere l'anno a suon di risate, con una tombola "comica" intramezzata dai migliori pezzi di questo trio di comici toscani. Non solo risate dunque ma, tra ambo, terna, quaterna, cinquina e tombola, gli spettatori potranno avere in premio alcuni prodotti tipici del territorio cortonese e, soprattutto, un viaggio offerto dall'agenzia "Pensiero Stupendo". Per quel che riguarda il cabaret, Bellani non ha bisogno di presentazioni perché, con il suo tormentone “Ma teeeeee…”, è uno dei protagonisti più amati di Zelig: artista di una comicità irresistibile, a Cortona presenterà anche le sue nuove battute sulla vita di coppia e alcuni monologhi dall'umorismo tagliente. Bellani si alternerà con i Noidellescarpediverse, comici aretini che hanno partecipato a Zelig Off e che porteranno sul palco il meglio del loro repertorio, riproponendo sia gli sketch che li hanno resi celebri, sia alcune novità già testate con il pubblico di "Aurora Ridens". Lo spettacolo, organizzato in collaborazione con le Officine della Cultura, terminerà poco prima di mezzanotte, lasciando così agli spettatori la possibilità di stappare lo spumante al bar del teatro, sotto le logge o in piazza Signorelli, dove la festa continuerà con la musica dal vivo del dj Zlatan Cassettone. «Cortona ha un'importante tradizione di capodanno a teatro - spiegano i Noidellescarpediverse. - "Da Zelig… a Cortona" si inserisce nel calendario di eventi del "New Year's Eve", organizzato dal Comune cortonese; prima di far festa in piazza, noi e Bellani mettiamo in scena uno spettacolo completamente nuovo e accattivante che, con un'alternanza di tombola e cabaret, permetterà agli spettatori di divertirsi e di avvicinarsi con il sorriso all'inizio del nuovo anno». Prima dello spettacolo, alcuni bar e locali di Piazza del Comune e di Piazza Signorelli proporranno un'aperi-cena che, oltre ad essere ad un prezzo modico, si concluderà in concomitanza con l'inizio di "Da Zelig… a Cortona"; al termine dello spettacolo, il bar del teatro preparerà dei primi caldi e distribuirà spumante e panettone. L'ingresso allo spettacolo è di 20 € e, oltre al biglietto, verranno consegnate agli spettatori due cartelle per la tombola (per chi viene in 4 è previsto un ulteriore omaggio); per informazioni e prenotazioni è possibile contattare i numeri 0575/27.961 o 338/900.17.99.

venerdì 16 dicembre 2011

giovedì 15 dicembre 2011

Manifestazione dei dipendenti comunali davanti al municipio il 19 dicembre

Manifestazione dei dipendenti comunali davanti al municipio il 19 dicembre


Ieri mattina, nel corso dell’assemblea dei dipendenti del Comune di Arezzo, le Segreterie di Cgil Fp Cisl Fp Uil Fpl Csa Sulpm hanno proposto l’organizzazione di una manifestazione in piazza della Libertà, di fronte al palazzo comunale, in occasione dello sciopero generale del pubblico impiego lunedì 19 dicembre.
Sono molte le motivazioni che inducono i lavoratori dei servizi pubblici della provincia di Arezzo a mobilitarsi in solidarietà con i dipendenti del Comune di Arezzo.

Una manifestazione capace di unire le ragioni nazionali a quelle locali. Tra le prime ricordiamo l'aumento delle tasse dirette e indirette, Imu, accise benzina, aumenti dell'IVA , i tagli ai servizi pubblici locali, le modifiche al costo del lavoro in caso di appalti, l'incertezza organizzativa che colpisce i lavoratori di Inpdap e Enpals. Senza sottovalutare le forti incertezze sul futuro dei lavoratori dell’Ente Provincia e delle Comunità Montane nonché di quei lavoratori che passeranno ai servizi associati provenendo dai Comuni obbligati ad associarsi.
La manovra del Governo non tocca quel 5% di popolazione ad altissimo reddito che detiene il 45% della ricchezza del Paese, favorita da un Governo tecnico che fa una scelta di tagliare verso il “basso”, laddove è facile prelevare e cioè tra la massa dei lavoratori e dei pensionati. E questo mentre non si registrano veri e concreti tagli ai costi della politica, alle opere pubbliche faraoniche e probabilmente inutili, alla miriade di Consigli d’amministrazione che sono i moderni “cimiteri degli elefanti” della vecchia politica.

Ai problemi di natura nazionale, si sommano quelli specifici del Comune di Arezzo dove l’Amministrazione persegue il disegno di un taglio salariale che è unico in Italia, con la conseguenza logica di rappresentare un vero e proprio modello da seguire per le altre amministrazioni pubbliche.

Non bastavano i contratti bloccati fino al 2017, tre manovre finanziare che non rimettono in moto l'economia interna del Paese, una politica di dismissione dello Stato Sociale attraverso i tagli ai finanziamenti e l'obbligo del rispetto del famoso Patto di Stabilità che strangola i Servizi Pubblici Locali e tutto l'indotto locale.

Se tutto questo non fosse sufficiente, ecco che con arroganza e presunzione si arriva a condannare pubblicamente un’ assemblea dei lavoratori dell'ente, garantita dall'unica legge sul lavoro (la 300 del 1970) emanata dal Legislatore ai tempi dei Governi democristiani. Assemblea indetta per un danno salariale provocato anche da chi si scusa con i cittadini per il disservizio.
Ognuno deve assumersi le responsabilità delle sue scelte. Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale da una parte e sindacati e lavoratori e cittadini dall'altra. E questo in considerazione del fatto che le scelte di tagli orizzontali pari a 1 milione e 700 mila euro sono sia salariali che di organizzazione dei servizi.

Infine queste Organizzazioni Sindacali per autotutela contrattuale invitano tutti i lavoratori Pubblici a partecipare alla manifestazione del 19 Dicembre 2011, davanti al Comune di Arezzo anche e sopra tutto a garanzia dei servizi che attraverso il loro lavoro offrono e devono garantire in una fase in cui c'è sempre più bisogno di Stato sociale e servizi pubblici, che devono essere erogati non solo quando ci sono gli scioperi e le assemblee sindacali.

mercoledì 14 dicembre 2011

SCARPA BONAZZA: No alla revisione degli estimi catastali dell'agricoltura

SCARPA BONAZZA: No alla revisione degli estimi catastali dell'agricoltura

14 dicembre 2011 ore 15:34

"Dalle notizie provenienti dalla Camera pare che per il settore agricolo vi sarebbe una rimodulazione dei coefficienti di moltiplicazione degli estimi catastali. Un passo intollerabile". Lo ha affermato il senatore del Pdl, Paolo Scarpa Bonazza Buora, presidente della commissione Agricoltura del Senato.

"Il 120 diventerebbe 110 per i soli agricoltori iscritti alla previdenza agricola mentre salirebbe a ben 130 per tutti gli altri, cioe’ imprenditori agricoli professionali, societa’ agricole, proprietari di beni affittati, e tutti allo stesso livello. Cio’ e’ l’opposto dell’equita’, un ulteriore intollerabile inasprimento anche per chi non vive di rendita, ma fa l’imprenditore. Insomma, i tecnici hanno la capacita’ tecnica di peggiorare un testo gia’ pessimo. Esistono pero’ - osserva il presidente della commissione Agricoltura del Senato - subemendamenti migliorativi che hanno copertura finanziaria: invito pertanto il ministro Catania a muoversi, piuttosto che dedicarsi, come ha fatto ieri sera, ai "poltronifici" attraverso intempestivi commissariamenti di enti, come per esempio il Cra. Piuttosto che firmare decreti avrebbe dovuto recarsi alla commissione Bilancio della Camera per difendere l’agricoltura italiana" .

venerdì 9 dicembre 2011

Donato dal Calcit un nuovo strumento di avanguardia per gli interventi chirurgici in urologia

AREZZO – Il Calcit “colpisce” ancora e l’ospedale San Donato cresce in qualità. E’ appena arrivato nel blocco operatorio, a disposizione dei chirurghi della U.O.Urologia, lo strumento più moderno esistente in questo momento al mondo per intervenire su particolari patologie del rene . Si chiama “uretero-renoscopio flessibile digitale” e si basa su un sistema video di ultima generazione. E’ prodotto dalla Storz Endoscope e il Calcit lo ha pagato 90.000 mila euro. “Si tratta davvero di uno strumento di grandissima qualità e utilità – sottolinea Michele De Angelis direttore della Unità Operativa di Urologia – perchè garantisce miglioramenti su più fronti, sia di natura operativa, che di buon risultato.” Nella pratica clinica, l’uretero-renoscopio flessibile acquistato dal Calcit si configura come strumento fondamentale nel trattamento principalmente di calcoli renali di difficile accesso, ma anche di alcune forme tumorali e rappresenta una evoluzione dei precedenti modelli,già in dotazione presso il nostro ospedale, sia sul piano strumentale che della migliore operatività e risparmio di esposizione a radiazioni,per il paziente e gli operatori. Si compone di una cannula flessibile ed una punta distale con una grande capacità di curvatura, ed è in grado di garantire contemporaneamente una minore invasività per i pazienti, un decorso post operatorio più semplice ed una possibilità maggiore di visione per i chirurghi che devono individuare dall’interno del rene le aree sulle quali poi intervenire. La “camicia” che contiene il cavo di collegamento è ridotta a pochissimi millimetri per un accesso ottimale a tutte le regioni renali. Di altissima qualità le immagini, in full hd, riprese da una microtelecamera affiancata da un led che fornisce la luce diretta, evitando così l’utilizzo di fibre ottiche. Il tutto viene registrato su un hard disk con una grandissima memoria. . Il personale del San Donato già esperto nell’uso di questi strumenti, è stato individuato dalla stessa ditta fornitrice come gruppo pilota al fine di fare formazione a professionisti esterni. “Sarà un modo per far recuperare al Calcit, al quale come sempre va il nostro ringraziamento – dice ancora De Angelis – un po’ di risorse, devolvendo a loro per intero il ricavato dei corsi di aggiornamento che stiamo già programmando, su richiesta di altre Asl italiane interessate ad acquisire uno strumento come questo”.

venerdì 2 dicembre 2011

mercoledì 30 novembre 2011

Rischio alluvione, scattano le limitazioni in materia edilizia

Rischio alluvione, scattano le limitazioni in materia edilizia

Mercoledì 30 Novembre 2011 19:07 Ufficio stampa Regione Toscana


La mappa: in rosa i comuni a rischio, in verde quelli non a rischio

La mappa: in rosa i comuni a rischio, in verde quelli non a rischio
I recenti tragici eventi che hanno colpito duramente il territorio toscano hanno acuito l’urgenza di nuove disposizioni in materia di governo del territorio e di difesa del suolo per una maggiore sicurezza dal rischio idraulico.
Anche una buona fetta dell'Aretino è interessata, visto che solo una decina di comuni in provincia non hanno zone ritenute a rischio. In particolare, viste le caratteristiche degli eventi meteorologici che colpiscono con sempre maggiore frequenza il territorio regionale amplificandone le condizioni di fragilità, "la Regione - si legge in una nota della Regione Toscana - ritiene indispensabile adeguare le vigenti disposizioni in materia di governo del territorio e di difesa del suolo per individuare metodologie di analisi e valutazione relative alla sicurezza idrogeologica rispetto a tali fenomeni, nonché criteri per la verifica di efficacia degli interventi connessi e, nell’ambito dell’approvazione delle nuove disposizioni, dettare norme che consentano di soddisfare da un lato le esigenze di massima sicurezza per le costruzioni e dall’altro di assicurare il mantenimento, la gestione e la riqualificazione ambientale delle aree di pertinenza fluviale".
Queste le basi delle norme contenute negli articoli 137 e 138 della proposta di legge finanziaria per il 2012, approvate di recente dalla Giunta regionale e inoltrate al Consiglio.
Eccole nel dettaglio: in base alle nuove disposizioni per l’edilizia nelle aree a rischio idrogeologico sono vietate (art.138 della pdl finanziaria, “Tutela dei corsi d’acqua”), nuove edificazioni o trasformazioni morfologiche negli alvei, nelle golene, sugli argini e nelle fasce laterali per una larghezza di dieci metri dall’esterno dell’argine.
Vietati anche i “tombamenti” dei corsi d’acqua, vale a dire qualsiasi intervento di copertura di fiumi e torrenti, così come interventi che comportino il restringimento o la rettificazione dell’alveo, impermeabilizzazioni del fondo nonché trasformazioni che possono ostacolare il deflusso delle acque.
Il divieto non si applica a ponti o passerelle purché questi non interferiscano con esigenze di regimazione idraulica, ampliamento e manutenzione del corso d’acqua e non ostacolino il deflusso delle acque in caso di esondazione. Quanto a opere sotterranee, va prima valutata la loro compatibilità con le opere idrauliche esistenti, nonché la stabilità del fondo e delle sponde.
Nelle aree classificate “a pericolosità idraulica molto elevata” (art.138) – si tratta di una superficie complessiva di 973 km quadrati (che riguarda 263 su 287 Comuni toscani), pari al 4% circa del territorio regionale e al 7% delle zone pianeggianti – è consentita esclusivamente la realizzazione di infrastrutture di tipo lineare non diversamente localizzabili, a condizione che sia garantita la realizzazione, preventiva o contestuale, di interventi di messa in sicurezza senza aggravare la pericolosità idraulica a monte e a valle.
Nelle aree edificate sono consentiti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e gli interventi di restauro e risanamento conservativo.
Gli interventi di ampliamento e di ristrutturazione edilizia sono consentiti solo a condizione che il progettista garantisca l’assenza o l’eliminazione di pericolo per le persone e i beni, anche tramite sistemi di autosicurezza. Va anche garantito che l’intervento non determini aumento dei rischi e delle pericolosità a monte e a valle.
Con l’articolo 139 si modifica invece la legge regionale in materia di bonifica, al fine di prevedere procedure più rapide per l’erogazione di finanziamenti da destinare alla realizzazione di interventi urgenti per la funzionalità delle opere di bonifica a seguito del verificarsi di eventi imprevedibili

sabato 26 novembre 2011

Banca Valdichiana, una festa per la consegna delle borse di studio

Banca Valdichiana, una festa per la consegna delle borse di studio

Ufficio stampa Banca Valdichiana


E' stata una festa all'insegna del futuro e dei giovani - che di ogni territorio il futuro rappresentano - quella che si è svolta oggi, sabato 26 novembre a Chiusi in un gremitissimo Teatro Mascagni e nel corso della quale sono state consegnate le Borse di studio di Banca Valdichiana.

"Nonostante la crisi economica – hanno infatti sottolineato la Presidente Mara Moretti e il Direttore Fulvio Benicchi – e le difficoltà di mercato, se c'è un'iniziativa a cui non intendiamo rinunciare è proprio questa. Perché investire nei giovani e nel merito significa credere in loro e dar loro la possibilità di costruire il loro futuro, che è poi anche il nostro."

Giunte alla nona edizione in effetti, ogni anno il numero di Borse di Banca Valdichiana aumenta: quest'anno, stanziato un budget iniziale di quindicimila euro, ne sono state erogate quasi per quarantamila, per un totale di mille borse e quasi trecentomila euro a partire dal 2002. "Un investimento che ci rende orgogliosi – hanno sottolineato i Vertici della BCC – e che ci spinge a fare un'ulteriore riflessione, in questo 2011 in cui ricorre il 150° dell'Unità d'Italia, sul fatto che è grazie al passato che si costruisce il futuro e che da questo dobbiamo ripartire in una fase di difficoltà come quella attuale, ritrovando l'orgoglio e la fiducia nei ragazzi e nelle loro qualità."

Bambini e ragazzi premiati, nel corso della serata, hanno risposto a tanta fiducia con entusiasmo e soddisfazione, vedendo riconosciuti i loro meriti e il loro impegno nello studio in ogni ordine di scuola, dalla primaria all'Università, e hanno sottolineto che le Borse di studio forniscono loro, oltre che un riconoscimento, anche un'ulteriore motivazione a fare bene e a proseguire cercando di fare sempre meglio. Numerosi anche i premiati che hanno conseguito la laurea con il massimo dei voti (ben trentanove) e che hanno apprezzato il riconoscimento per il merito e l'eccellenza.

Accanto alla Banca, a premiare i ragazzi insieme a Direttore, Presidente e Consiglieri di Amministrazione, erano presenti tra gli altri, la Dirigente dell'Istituto comprensivo Graziano da Chiusi Rita Albani e il Sindaco di Chiusi, Stefano Scaramelli che ha voluto ringraziare Banca Valdichiana per questa iniziativa così importante, che dimostra grande sensibilità al sociale e alla scuola, oltre che a tutti gli aspetti e necessità del territorio.

Ad accompagnare la serata, condotta da Chiara Lanari, altri ragazzi di grande talento e merito, ovvero gli elementi dalla "Young Band", l'orchestra della Scuola media di Chiusi che con sempre maggior abilità si sono esibiti in brani che hanno entusiasmato il pubblico. Dietro alle quinte inoltre, era al lavoro la Redazione dei ragazzi della stessa scuola. Due realtà, Orchestra e Redazione che esistono da alcuni anni grazie anche al contributo della Banca Valdichiana che ha creduto in questi progetti e li ha voluti sostenere.

Una festa dei giovani dunque, dove giovani provenienti da tutta l'area di competenza della Banca – ovvero dalle province di Siena, Arezzoe Perugia - si sono trovati insieme a festaggiare le loro capacità di impegno e di fare bene ma anche la fiduca nel futuro.

venerdì 25 novembre 2011

giovedì 24 novembre 2011

Rosso, celeste e blu: ecco il nuovo treno Lfi. Sabato la prima corsa

Rosso, celeste e blu: ecco il nuovo treno Lfi. Sabato la prima corsa.

Ufficio stampa


Sabato inaugurazione del nuovo elettrotreno Lfi con cerimonia alla stazione ferroviaria.

Conta 250 posti, equamente divisi tra seduti e in piedi, 100 tonnellate di peso, velocità massima 130 chilometri orari, 45 metri i lunghezza, aria condizionata.
Ecco il nuovo treno Tft, società del gruppo Lfi. che entrerà in esercizio sabato prossimo, 26 novembre. Vedrà il suo primo semaforo verde alla stazione di Arezzo alle ore 11 alla presenza del Sindaco Giuseppe Fanfani e del Presidente della Provincia, Roberto Vasai. Il nuovo elettrotreno sarà benedetto dall’arcivescovo di Arezzo, Cortona e Sansepolcro, Monsignor Riccardo Fontana. Per le 11.30 è previsto il viaggio inaugurale.
Con il nuovo treno, la “flotta” Tft comprende oggi 13 treni. Ogni anno trasporta mediamente 1 milione e 200mila passeggeri.
“L’investimento che abbiamo fatto sarà in grado di migliorare la qualità del servizio – commenta Massimiliano Dindalini, Amministratore Unico di TFT. L’elettrotreno dispone di aria condizionata e quindi il comfort sarà maggiore. Con la sua messa in esercizio saremo poi in grado di dare una risposta migliore a tutti i nostri passeggeri ma, in particolar modo, a quelli del Casentino. Il nuovo elettrotreno verrà infatti utilizzato soprattutto nelle fasce oraria di punta per gli studenti quando i nostri treni sono veramente utilizzati al massimo”.

Prende a pugni e schiaffi la mamma, arrestato insieme alla compagna

Prende a pugni e schiaffi la mamma, arrestato insieme alla compagna

lunedì 21 novembre 2011

Il Falea regala 6 tigli al Comune di Arezzo. Piantati in via Donat Cattin

Il Falea regala 6 tigli al Comune di Arezzo. Piantati in via Donat Cattin

Lunedì 21 Novembre 2011 16:57

Ufficio stampa Comune di Arezzo


Il Falea, il fondo bilaterale artigiano dell’edilizia, ha simbolicamente consegnato al Comune di Arezzo 6 tigli che sono stati piantati nella zona industriale di via Carlo Donat Cattin. L’iniziativa questa mattina con l’assessore ai lavori pubblici, Franco Dringoli e il Presidente del Falea, Gianfranco Meucci.
“Abbiamo scelto il 21 novembre, Giornata Nazionale dell’Albero, per una piantumazione che renderà più verde una zona cementificata e ricca di attività industriali – afferma Franco Dringoli. Ringrazio il Falea per questo contributo che dimostra grande attenzione per il decoro urbano e la qualità della vita”.
“Da parte nostra – dichiara Gianfranco Meucci – crediamo che sia utile lo sforzo di tutti per migliorare il decoro urbano anche in zone destinate ad attività produttive. Anche da parte di enti non profit come il Falea”.

sabato 19 novembre 2011

A Badia al Pino due incontri sul piano strutturale di Civitella

A Badia al Pino due incontri sul piano strutturale di Civitella
ufficio stampa Comunale


Si comunica che il prossimo 21 novembre, presso la sala del Consiglio Comunale in Badia al Pino , in via Luigi Settembrini 21, si terranno due incontri con l'Amministrazione comunale e il gruppo di progettisti incaricati della redazione della Variante Generale al Piano Strutturale, i quali presenteranno gli obiettivi del nuovo Piano Strutturale, già indicati nella Delibera di Giunta Comunale n. 75 del 09/05/2011.
Alle ore 18.00 incontro per i Sindacati e le Associazioni di Categoria; alle ore 21.00 per i professionisti e gli Ordini Professionali-
Gli incontri sono stati organizzati nell'ambito della partecipazione e si ricorda che la Delibera sopra richiamata e gli elaborati ad essa allegati sono disponibili per la consultazione nel sito ufficiale del Comune www.civichiana.it all'interno della sezione nuovo piano strutturale.
Preme sottolineare che tali incontri costituiscono l'occasione per poter presentare contributi e/o osservazioni pertinenti il tema in oggetto nonché richieste di chiarimenti e quesiti, con auspicio di una attiva partecipazione soprattutto da parte dei professionisti.

venerdì 4 novembre 2011

Nonostante il maltempo tutti gli espositori presenta alla Fiera Antiquaria

Nonostante il maltempo tutti gli espositori presenta alla Fiera Antiquaria

Venerdì 04 Novembre 2011 1

Ufficio stampa

Le preoccupanti previsioni meteo per il fine settimana pesano non poco sulla vigilia dell’edizione novembrina dell’Antiquaria di domani e di domenica.
Le alluvioni di dieci giorni fa in Liguria e in Lunigiana, il nubifragio che questa mattina ha messo in ginocchio Genova e che ha mandato in tilt il trasporto su gomma e su rotaia, ma anche lo stato di massima allerta dichiarato in Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Emilia Romagna e nel Lazio provocato da una forte perturbazione atlantica sul Paese, oltre alle piogge attese in Toscana, fanno temere per il successo di pubblico dell’edizione.
Confermata, comunque, la presenza di tutti gli espositori che, in queste ore, stanno cominciando ad arrivare ad Arezzo e a sistemare i loro banchi nelle vie del centro cittadino.

"Siamo certi che anche questa edizione sarà ricca di proposte interessanti sia da un punto di vista artistico che storico - sottolinea Paolo Nicchi, confermato qualche giorno fa alla presidenza dell’associazione Fiera Antiquaria –. Come noto, passeggiare per i banchi della Fiera significa anche attraversare secoli di storia, cogliere i passaggi artistici di certi movimenti ma anche lasciarsi trasportare dalle emozioni di certe atmosfere artistico-culturali”.
Alcuni espositori hanno anticipato i tesori che presenteranno domani: mantovane del Settecento genovese, una preziosa incisione di Marcantonio Raimondi della metà del '500, considerato il più importante e celebrato incisore italiano del Rinascimento e una rara ceramica datata 1920 del pittore pescarese Basilio Cascella (1860 - 1950).
Continua l'interesse per il fiorentino Galileo Chini, il maggiore esponente del liberty in Italia, molto richiesto in questi ultimi mesi, e sono quindi attesi alcuni oggetti da lui realizzati o disegnati.

Con questa edizione della Fiera si conclude anche la mostra Quelli che fecero l’Italia! , organizzata dall’associazione assieme alla Fondazione di Ivan Bruschi, ospitata alla Casa Museo di Ivan Bruschi: una particolare esposizione, non antologica, che attraverso i prestiti di vari collezionisti ha cercato di evidenziare il sentimento nazionale che pervase il Paese all’indomani della proclamazione del Regno d’Italia nel 1861 e delle gesta eroiche di quanti contribuirono perché ciò potesse realizzarsi. Nei due giorni di Fiera il biglietto di ingresso per visitare la Casa Museo Bruschi e la mostra è di € 2.

Montedoglio, barriere da rifare con 1,5 milioni. Zurli: "Ce lo aspettavamo"

Montedoglio, barriere da rifare con 1,5 milioni. Zurli: "Ce lo aspettavamo"

venerdì 28 ottobre 2011

Il Pd in tutti i mercati, "è iniziata la mobilitazione"

Il Pd in tutti i mercati, "è iniziata la mobilitazione"
Coordinamento provinciale PD Arezzo


Prima tappa, col Segretario Provinciale Marco Meacci, ieri a Camucia; oggi a Terranuova Bracciolini, sabato Arezzo e altri appuntamenti nella prossima settimana. E' iniziato questa mattina il "rush finale" del Coordinamento provinciale PD in vista della manifestazione nazionale del prossimo 5 Novembre a Roma. "Il PD in tutti i mercati" è il titolo della mobilitazione speciale che coinvolge i circoli, il Segretario provinciale e il gruppo dirigente con l'allestimento di gazebo allo scopo di confrontarsi coi cittadini, diffondere le proposte del PD per l'Italia di domani e raccogliere adesioni in vista dell'importante appuntamento romano. Stamani prima tappa del Segretario Provinciale Marco Meacci a Camucia di Cortona (vedi foto); domani mattina il Segretario insieme all'on. Rolando Nannicini e al Consigliere Regionale Enzo Brogi sarà al mercato di Terranuova Bracciolini; sabato mattina è prevista invece la presenza presso il Mercato cittadino di Via Giotto ad Arezzo. Il calendario di appuntamenti proseguirà poi la prossima settimana in tutto il territorio.

Blitz alla gara di enduro, interrogazione della Lega Nord in Parlamento

Blitz alla gara di enduro, interrogazione della Lega Nord in Parlamento

lunedì 24 ottobre 2011

Dalla Serie A alla Seconda Divisione, tutti i risultati della domenica

Dalla Serie A alla Seconda Divisione, tutti i risultati della domenica

Alcherigi portavoce della neonata Area Democratica a Castiglion Fiorentino

Alcherigi portavoce della neonata Area Democratica a Castiglion Fiorentino

ufficio stampa


Il 17 ottobre dopo alcune riunioni preliminari, nell'ambito del Partito Democratico di Castiglion Fiorentino, per far fronte ai problemi aperti nel paese dalla crisi nell'Amministrazione comunale, si è costituita ufficialmente Area Democratica, un raggruppamento di iscritti e non iscritti al Partito che si pone l'obiettivo di analizzare e valutare la situazione politica a partire dai problemi delle persone che per prime soffrono la crisi, di promuovere proposte di risanamento e di dare impulso ad una nuova cultura di governo e di Partito.
In quella seduta è stato approvato un Documento politico che costituisce il fondamento e il riferimento per le successive iniziative volte a ricostruire su basi nuove l'unità del Partito e un più ampio e veritiero rapporto con la popolazione castiglionese.
Nell'incontro, Brunella Alcherigi è stata indicata all'unanimità portavoce di Area Democratica.
L'Assemblea ha preso atto con rammarico della crisi prodottasi al Comune di Castiglion Fiorentino, con le dimissioni di Enrico Cesarini da Sindaco per "dissensi emersi nell'ambito della Giunta comunale e per contrasti con la dirigenza del Partito Democratico locale"
La causa principale delle difficoltà risiede per intero nell'esistenza di un consistente deficit, ancora da definire in cifre esatte, accumulato negli ultimi cinque anni di Amministrazione comunale di centrosinistra.
Un deficit che ha come spiegazione fondamentale un sistema di spesa pubblica che non ha tenuto conto delle reali disponibilità finanziarie, come invece è giusto fare in ogni amministrazione, pubblica o privata che sia, che non aveva provveduto a riorganizzare la "macchina amministrativa" che deve agire sempre nella trasparenza e nella responsabilità dei propri compiti.
Non è in discussione l'onestà degli amministratori di centrosinistra e neppure l'impiego del denaro pubblico per problemi estranei all'interesse generale, ma un modo di governare disinvolto che non ha valutato le conseguenze negative che si sarebbero riversate sui servizi educativi, culturali e sociali e nella vita della comunità castiglionese.
Qui si è sbagliato ed è doveroso riconoscerlo, anche per acquisire una nuova cultura di governo fondata sulla realtà delle poste di bilancio, sulla selezione delle priorità e sulla razionalizzazione e sull'efficienza della spesa.
L'Assemblea ha valutato anche le ragioni che hanno portato alle dimissioni del Sindaco Cesarini e alla nomina del Commissario prefettizio.
C'è stato, nei quattro mesi di governo (da giugno a settembre) uno sforzo e un tentativo di avviare il risanamento delle finanze comunali e la chiusura in pareggio del Bilancio 2011 con un impegno unitario di tutto il Centrosinistra, del Sindaco, della Giunta, del Gruppo consiliare e del partito Democratico, tramite l'alienazione di alcuni beni patrimoniali esistenti nella disponibilità del Comune.
Quel tentativo non ha avuto successo per la complessità delle procedure, per la brevità dei tempi a disposizione, per lo scandalismo irresponsabile di forze politiche locali e per l'indisponibilità degli acquirenti.
A quel punto era giocoforza dichiarare il dissesto, come richiesto dalla legge, un atto doloroso, ma necessario per salvare il salvabile e cioè la continuità dell'Amministrazione comunale, con tutti i suoi Organi, quindi il Consiglio comunale, la Giunta e il Sindaco di centrosinistra.
Era quello che sosteneva il nuovo sindaco, ma quella proposta ha trovato le resistenze di qualche Amministratore e del Segretario del PD locale, che premevano per evitare la dichiarazione del dissesto e approvare il Bilancio 2011, senza per altro avere più il tempo per verificare la possibile fattibilità. Una soluzione irrealistica, perché mancavano le risorse, le lettere d'intenti per gli acquisti e il supporto della Segreteria, della Ragioneria e dei Sindaci revisori.
Un errore che aveva anche il significato di un atto di sfiducia nella competenza e nella responsabilità del Sindaco e che ha avuto per conseguenza le dimissioni di Enrico Cesarini.
La recente decisione della Corte dei Conti ha confermato la giustezza della proposta di Enrico Cesarini ed è forte il rammarico per un contrasto che non ha consentito di realizzare quello che avrebbe tenuto in vita l'Amministrazione voluta dai cittadini.
L'Assemblea di Area Democratica si è misurata sui problemi che la crisi ha messo in evidenza, , quelli della comunità castiglionese, quelli della democrazia governante nel governo delle Istituzioni e quelli della partecipazione degli iscritti nella vita del Partito Democratico.
Da tutti è ritenuta indispensabile una discontinuità nei confronti della pratica amministrativa degli ultimi anni. Prima di tutto nella cultura di governo.
Nel governo delle Istituzioni la trasparenza, l'efficacia, il rispetto delle regole devono essere accompagnate, per le decisioni più importanti, dal coinvolgimento dei cittadini e dei soggetti sociali con viarie forme di consultazione e di attiva e responsabile partecipazione, a partire da un referendum consultivo per un eventuale progetto per la Centrale a biomasse.
Conseguentemente, con una nuova classe dirigente che abbia un alto patrimonio di idealità, che consideri la politica un servizio per l'interesse generale, che abbia competenze e legami solidi con la popolazione.
Una discontinuità anche nel Partito Democratico.
Trasparenza e partecipazione devono essere l'alfa e l'omega della vita interna e delle decisioni politiche, non a parole, ma nel rispetto delle procedure statutarie.
Bisogna abbandonare vecchie pratiche di gestione verticistica del Partito.
Per questo bisogna rinnovare ed è per questo che Area Democratica ha chiesto agli Organi dirigenti della Sezione di fare un passo indietro per consentire una discussione franca,senza infingimenti e senza personalismi per una nuova fase che costruisca una unità del Partito più matura e un nuovo rapporto con tutta l'area del centrosinistra.

venerdì 21 ottobre 2011

Un week-end di libri e sapori internazionali

Un week-end di libri e sapori internazionali

Allarme, l'Economia Aretina, non decolla

Ufficio Stampa dell'Osservatorio congiunto Camera di Commercio – Confindustria

I risultati del secondo trimestre 2011 confermano la tendenza che ha preso avvio dalla seconda metà del 2010: siamo sempre in presenza di un segno positivo e, quindi, di una crescita la cui intensità, però, si sta riducendo di trimestre in trimestre.
Nel secondo quarto dell'anno la produzione industriale in provincia di Arezzo è cresciuta dell'1,1% rispetto allo stesso periodo del 2010, contro una corrispondente crescita osservata a livello regionale del 3,8%. La diversa dinamica regionale è un altro elemento caratteristico osservabile dall'inizio dell'anno: se in provincia si assiste ad un rallentamento della crescita, in regione al contrario si ha un irrobustimento della stessa. L'economia aretina in questo momento forse sta scontando nel dato complessivo alcune sue criticità peculiari quali per esempio la marcata specializzazione nel settore orafo, che sta attraversando un difficile momento, e la minor presenza di imprese medio-grandi che, come vedremo in seguito, sono quelle che presentano i migliori risultati.
Il fatturato presenta una crescita un po' più vivace (+2,8%), ma inferiore di 1,7 p.p. rispetto al primo trimestre dell'anno (+4,5%) e sempre al disotto del risultato regionale (+3,9%). Un segnale positivo proviene dall'indicatore degli ordinativi, che crescono del 9,2% rispetto al secondo trimestre 2010 e lanciano un positivo segnale per la seconda metà dell'anno.
Non accennano ad attenuarsi le difficoltà sul fronte occupazionale: nel secondo trimestre si ha infatti una flessione tendenziale dell'1%, decimo risultato negativo di una serie che ha preso avvio dall'inizio del 2009. L'intensità dei segni negativi si sta via via attenuando, ma non si è ancora avuta l'inversione di tendenza osservata a livello regionale.
A livello regionale Arezzo presenta un risultato produttivo intermedio nella graduatoria delle province: si piazza infatti al quinto posto insieme a Lucca, preceduta da Firenze (+11,4%), Prato (+3,8%), Pisa (+3,4%) e Siena (+2,1%). Più modeste le crescite di Pistoia (+0,9%) e Grosseto (+0,4%), mentre presentano delle flessioni produttive sia Livorno (-7,6%) che Massa Carrara (-2,5%).

I Settori di attività
Il secondo trimestre vede un deterioramento a livello settoriale della dinamica produttiva: se infatti nei primi tre mesi dell'anno c'era una netta preponderanza di settori in crescita (9 contro 2), nel secondo quarto aumentano i settori in difficoltà (5) che quasi eguagliano in numerosità quelli in crescita (6).
Nel dettaglio le specializzazioni che presentano le criticità più rilevanti sono il settore del legno-mobili, che presenta una flessione della produzione del 20,1% e l'oreficeria (-13,1%). Meno pesanti le flessioni dell'industria alimentare (-1,9%) e di quella dei metalli (-0,5%).
Sull'altro fronte, ottimi risultato presentano le articolazioni della moda: tessile-abbigliamento (+9,1%), pelletteria (+18,1%) e calzature (+5,5%). Bene anche i minerali non metalliferi (+10,3%), la meccanica (+6,7%) e l'elettronica (+3,1%).

Le dimensioni d'impresa
Come accade ormai da tempo, sono le piccole imprese (da 10 a 49 addetti) a presentare i risultati più critici: nel secondo trimestre sono, infatti, l'unica classe dimensionale a registrare una contrazione sia della produzione (-4,2%), del fatturato (-4,3%) e degli ordinativi. Positivi gli andamenti degli indicatori per le medie imprese (50-249 addetti), che presentano un +5,8% della produzione, +6,5% del fatturato e +18,8% per gli ordinativi. Ancor più confortanti i risultati delle grandi imprese (oltre 250 addetti) che crescono a ritmo sostenuto in tutti gli indicatori: produzione +12,0%, fatturato +21,1% e ordini +36,6%.

L'EXPORT PROVINCIALE NEL II TRIMESTRE 2011
L'export aretino presenta nel secondo trimestre dell'anno una crescita marcata del 25,9%, condizionata solo in parte dai flussi del settore orafo allargato (metallo più prodotti finiti): i flussi al netto delle componenti dei metalli preziosi e dei prodotti di oreficeria presentano, infatti, una variazione positiva di tutto rispetto (+19,2%).
In linea con quanto già rilevato nei periodi precedenti i metalli preziosi (solo metallo, non prodotti finiti) continuano a crescere a ritmo sostenuto (+53,1%), mentre al contrario presentano una contrazione i flussi verso l'estero di gioielli e articoli di oreficeria (-7,4%), nonostante nello stesso periodo ci sia stata una sensibile crescita del prezzo dell'oro (+11% la variazione del prezzo in Euro e +25,8% in US Dollar) che ha contribuito ad elevare i valori monetari dell'export di settore.
Positivo il dato del sistema moda che nel secondo trimestre cresce nel complesso del 42,1%. Si tratta di una crescita condivisa in tutte le sue componenti: prodotti tessili +18%, abbigliamento +5,3%, maglieria +53,6%, pelletteria +91,2%, calzature +43,8%.
Anche tra gli altri settori c'è una generalizzata tendenza positiva: il comparto della chimica sale del 36,2%, quello dell'elettronica del 18,8%, i macchinari del 9,6%, le bevande (vino) del 28,8%, gli autoveicoli e rimorchi del 7,1%, solo per citare i principali in termini di valori monetari dei flussi. Al contrario presentano delle contrazioni i prodotti alimentari (-4,4%), le apparecchiature elettriche (-9%) ed i mobili (-5,6%).

“I risultati dell'Osservatorio Congiunturale per il secondo trimestre 2011 “sottolinea il Presidente dell'Ente Camerale Dott. Giovanni Tricca” evidenziano una situazione dove permangono numerose difficoltà e criticità per il nostro sistema economico. Vorrei però sottolineare gli elementi positivi che emergono dalla rilevazione. Innanzitutto la buona performance del settore moda che cresce in termini di fatturato, di produzione e di export (purtroppo non per quanto concerne l'occupazione).Si tratta di un segnale importante per un settore che, giova ricordarlo, è stato determinante per la crescita manifatturiera della nostra provincia ad iniziare dal dopoguerra. Sono inoltre particolarmente incoraggianti le prospettive legate alla crescita degli ordinativi nazionali ed internazionali in quasi tutti i settori escluso purtroppo quello dei metalli preziosi. Un segnale che, se verrà poi confermato nel successivo passaggio produttivo, potrà modificare in senso positivo l’andamento congiunturale dei prossimi mesi”.

"Tutti gli indicatori dimostrano in maniera chiara ed incontrovertibile il periodo estremamente delicato e difficoltoso che sta attraversando l’economia provinciale - dice Andrea Fabianelli, Presidente di Confindustria Arezzo - la situazione richiede il massimo impegno da parte di tutti, anche a livello locale, senza aspettare che le soluzioni e le risposte vengano solo da fuori, da Firenze o da Roma. Il nostro territorio deve tornare ad esprimere significative iniziative e decisioni concrete, deve fare scelte chiare e nette a favore dell'economia e dello sviluppo. Le amministrazioni e le parti sociali lascino da parte le divisioni, i distinguo ed i contrasti che hanno riempito le cronache delle ultime settimane; a mio avviso non ce li possiamo permettere. Per sostenere e rilanciare il territorio è necessario l’impegno costruttivo e propositivo di tutti”.

giovedì 20 ottobre 2011

Nasce l'Ente Acque Umbro Toscano, avrà sede ad Arezzo

Nasce l'Ente Acque Umbro Toscano, avrà sede ad Arezzo

Ufficio stampa Regione Toscana

Tutto pronto per la nascita dell’Ente Acque Umbro Toscano. Il nuovo soggetto, che prenderà il posto dell’Ente Irriguo Umbro Toscano, è stato illustrato stamani a Perugia, nella sede della Regione Umbria. Due gli incontri. Uno con i rappresentanti sindacali del personale dell’Ente Irriguo volto a dare tutte le garanzie al personale che transiterà nel nuovo ente, l’altro di carattere istituzionale. Vi hanno partecipato gli assessori all’agricoltura delle due Regione interessate, Fernanda Cecchini e Gianni Salvadori, i rappresentanti delle province di Arezzo e Perugia, i sindaci dei comuni interessati (Sansepolcro, Pieve Santo Stefano, Anghiari e Caprese per la Toscana). Le caratteristiche del nuovo ente, che nascerà ufficialmente il 2 novembre prossimo con sede ad Arezzo, con la pubblicazione contemporanea nel bollettino ufficiale della Regione Toscana e in quello della Regione Umbria, della legge di ratifica, subentrerà al vecchio Ente Irriguo Umbro Toscano, commissariato, che era nato nel lontano 1961 (si chiamava allora Ente per la irrigazione della Valdichiana, delle Valli contermini aretine, del bacino idrografico del Trasimeno e dell’alta valle del Tevere umbro-toscana) e destinato improrogabilmente a cessare il 6 novembre prossimo. Gli assessori all’agricoltura di Umbria e Toscana si sono detti soddisfatti del frutto di un lungo lavoro che li ha visti impegnati nelle trattative con il Governo, ed in particolare con il Ministero delle politiche agricole e forestali, e con tutti gli enti locali interessati. Il nuovo Ente Acque Umbro Toscane nasce dopo un’intesa già siglata con il Ministero delle politiche agricole e forestali e un’ulteriore intesa firmata dai presidenti delle Regioni Toscana e Umbria. Le delibere di giunta relative sono state già approvate. Ora i rispettivi consigli regionali saranno chiamati ad approvare le leggi di ratifica delle due intese, in modo che entrambe le leggi, che dovranno necessariamente essere identiche, potranno essere pubblicate sui rispettivi bollettini ufficiali il 2 novembre ed entrare in vigore, simultanemante, il giorno successivo. Il nuovo Ente Acque avrà competenza su una serie di importanti opere. La principale riguarda la diga di Montedoglio e la rete di adduzione che interessa la valle del Tevere Umbra e Toscana, quella che interessa la Valdichiana e le aree del Trasimeno in via di attivazione. Con il completamento delle opere in corso di esecuzione è previsto il completamente per il Trasimeno e l’alimentazione alle aree irrigue della Valdichiana senese (La Regione Toscana ha previsto significativi investimenti per realizzare le reti distributrici di parte della Valdichiana senese ed aretina, unitamente al completamento della Valtiberina).
- sul serbatoio del Calcione che alimenta e gestisce l’intero schema irriguo della valle del Foenna nei comuni di Sinalunga e Lucignano; - sul Canale Battagli che alimenta le aree irrigue nei comuni di Montevarchi e San Giovanni Valdarno;
- sul serbatoio del Chiascio per l’alimentazione delle aree della Valle Umbra.
Alla gestione irrigua, inoltre, si è aggiunta anche l’erogazione di acqua per scopi idropotabili ai gestori del servizio idrico integrato (Società Nuove Acque spa, Acquedotto del Fiora spa, Umbria Acque spa e Publiacque spa), con i quali l’Ente ha stipulato alcune convenzioni per la definizione del costo del sevizio e le modalità di fornitura. In particolare:
- dal serbatoio di Montedoglio, i comuni di Arezzo, Monterchi, Civitella val di Chiana, Subbiano e Capolona in Toscana; quelli di Sangiustino e Città di Castello ed Umbertide in Umbria, nonché i comuni di Castiglion Fiorentino, Sansepolcro, Cortona in Toscana e Perugia e quelli del Trasimeno in Umbria (società Ato n. 4 – Ato Valdarno, Ati 1 e 2 – Umbria);
- dal serbatoio del Calcione il comune di Rapolano Terme (Ato n. 6 – Ombrone)
- dal canale Battagli alcuni comuni del Valdarno.
Infine l’Ente gestisce grandi dighe (Montedoglio e Sovara, Foenna e Chiascio) e una traversa (canale Battagli) ed ha in gestione impianti di produzione idroelettrica e opere pubbliche in concessione. *Sarà un ente pubblico economico formato dalle Regioni ma ci sarà anche il Mipaf* Il nuovo Ente Acque, che subentrerà nelle funzioni del vecchio Ente Irriguo, avrà la natura di ente pubblico economico, sarà dotato di personalità giuridica, di autonomia amministrativa e gestionale, e di patrimonio proprio costituito dai beni mobili e immobili trasferiti dalla gestione commissariale del vecchio Ente Irriguo, che provvederà anche a trasferire al nuovo soggetto le risorse umane dell’Ente irriguo umbro-toscano. La sede legale e amministrativa sarà sempre ad Arezzo. Per il nuovo ente è previsto un Consiglio di amministrazione e relativo presidente e il collegio dei revisori. Al vertice della struttura amministrativa sarà prevista la figura di un direttore. IL CdA sarà composto da tre membri di cui uno in rappresentanza della Regione Toscana, > uno in rappresentanza della Regione Umbria e uno in rappresentanza del Ministero delle politiche agricole. Anche nel collegio dei revisori siederà un rappresentante del Governo, che sarà il Ministero dello Sviluppo Economico.
Lo Statuto del nuovo Ente prevederà appositi strumenti di consultazione e informazione degli enti locali interessati. E’ prevista anche la formazione di appositi comitati di sorveglianza. “Abbiamo portato avanti – ha sottolineato l’assessore Gianni Salvadori al termine dell’incontro di Perugia – un lungo lavoro che oggi è pressochè completato ed è per questo che possiamo dirci soddisfatti. Le richieste che le due Regioni, Umbria e Toscana, insieme agli enti locali, avevano avanzato sono state soddisfatte e abbiamo non solo la garanzia che le opere primarie rimangono nel demanio statale, come abbiamo sempre sostenuto, ma anche l’impegno ad intervenire finanziariamente da parte dello Stato, qualora fosse necessario. Ora l’impegno prosegue per far funzionare nel modo migliore il nuovo ente e per portare avanti le opere necessarie all’approvigionamento idrico di tante parti della Toscana e dell’Umbria”.

martedì 4 ottobre 2011

Lavori in A1, chiusa l'area di servizio a Lucignano

Lavori in A1, chiusa l'area di servizio a Lucignano

Ufficio Stampa

Resterà chiusa per due notti l'area di servizio Lucignano Est sulla A1. Nella notte di mercoledì 5 ottobre e in quella di giovedì 6 ottobre, l'area di servizio tra l'uscita Valdichiana e Monte San Savino in direzione Firenze, resterà chiusa per consentire agli operai di eseguire i lavori relativi alla nuova pavimentazione.

Arno in secca e caldo record nell'estate che non vuol finire

Arno in secca e caldo record nell'estate che non vuol finire

mercoledì 28 settembre 2011

Civitella della Chiana, Giovedì 29 settembre consiglio comunale aperto

Civitella della Chiana, Giovedì 29 settembre consiglio comunale aperto

Lista Civica per Civitella

Si svolgerà giovedì 29 settembre dalle ore 21,30 in poi il consiglio comunale a Civitella in Val di Chiana aperto alla cittadinanza e richiesto dalle opposizioni per discutere sulla difficile situazione finanziaria del Comune. Infatti è datata 20 agosto una allarmata relazione della Ragioneria Comunale che evidenziava il concreto rischio di non rispetto del “patto di stabilità” per l'anno 2011 con conseguenze che sarebbero deleterie per l'intera comunità di Civitella. Ed anche la stangata che la maggioranza consigliare ha inteso approvare il 30 agosto 2011 con l'aumento dell'accise sull'energia elettrica (50 euro in più per ogni famiglia nel 2011) e l'aumento di altre tariffe comunali potrebbe non bastare. Peraltro appare evidente che in assenza di interventi strutturali sulla macchina amministrativa comunale, sulle politiche di entrata e sulla gestione dei servizi, il problema finanziario si ripeterà anche nei prossimi anni. Visto il momento assai delicato che attraversa il Comune, il Gruppo consigliare “Lista Civica per Civitella” invita tutti i cittadini a partecipare al Consiglio Comunale del 29 settembre.

lunedì 26 settembre 2011

Gioco d'azzardo e alcol, Regione e Asl rafforzano le attività di prevenzione e cura

Gioco d'azzardo e alcol, Regione e Asl rafforzano le attività di prevenzione e cura

Ufficio stampa AZ. USL 8 Arezzo


300.000 euro al contrasto delle dipendenze da alcol e gioco d'azzardo patologico. 20.000 al Ser.t della Asl di Arezzo.

AREZZO - Un tempo quando si parlava di dipendenze si pensava esclusivamente alle sostanze stupefacenti. Un problema ancora presente, ma che negli anni è stato affiancato e superato da altre dipendenze, come quelle dell’alcool e del gioco d’azzardo.
"Sono in crescita i comportamenti di dipendenza, con tutti i rischi connessi, sia per le persone che ne soffrono che per i loro familiari e per quanti vivono loro vicini - dice l'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia - Le dipendenze da alcol e dal gioco d'azzardo sono molto indicative in questo senso. Come Regione stiamo compiendo uno sforzo rilevante per limitare, e prima di tutto prevenire, questi comportamenti, offrendo a chi ne è vittima tutti gli strumenti per uscirne".
La Regione ha deciso un nuovo finanziamento finalizzato a progetti specifici contro le dipendenze da alcool e gioco d’azzardo: 300.000 euro, ventimila dei quali destinati alla Asl di Arezzo, che su questa materia ha sempre sviluppato una attività di grande qualità e con riscontri oggettivi di successo.

ALCOL UN FENOMENO CON NUMERO DI CAPOGIRO
L'Europa è il continente con il più alto consumo pro capite di alcol nel mondo, un primato che rappresenta il terzo fattore di rischio per la salute, responsabile di 195.000 morti ogni anno e causa di mortalità prematura per il 12% dei maschi e 2% delle femmine. La stima del costo economico dei danni dovuti all’alcol per l'UE è di 125 miliardi di euro per anno.
Per quanto riguarda l’Italia, il report dell’ISTAT relativo ai dati 2010 evidenzia che il 26,3% della popolazione (14 milioni 126 mila persone) beve alcolici quotidianamente, mentre il 38,4% ha consumato alcol almeno una volta fuori dai pasti. La popolazione più a rischio di consumo non moderato è quella anziana: si tratta di 2 milioni e 915 mila persone di 65 anni e più (il 43,5% dei maschi e il 10,6% delle femmine). La popolazione più a rischio di “binge drinking” è quella giovanile (18-24 anni): si tratta di 698 mila persone (il 16,6% dei giovani) con un rapporto tra maschi e femmine pari a tre.
La Toscana risulta essere una delle regioni nelle quali si beve di più, preceduta solo dal Molise e dalla Basilicata per i maschi, e dalla Liguria e l’Umbria per le femmine. In termini di sanità pubblica la quota di popolazione definita “a rischio”, costituisce il 12,7% dei maschi e il 12,1% delle femmine rispetto al 9% dei maschi e al 7,3% delle femmine in Italia. Questa quota, in Toscana, è superiore alla media italiana per ogni età, eccetto che per le femmine tra i 40 e i 49 anni. Sarebbero così quasi 400.000 le persone che bevono a rischio in Toscana. Nel 2010 in Toscana, gli alcolisti in carico ai servizi pubblici (Sert/équipe alcologiche) sono stati 5.000.
Nell’ultimo anno gli utenti in carico al Dipartimento delle Dipendenze di Arezzo a causa di problemi alcol-correlati risultano complessivamente 642 di cui 151 (maschi 110; femmine 41) nuovi utenti dell’anno 2009. Anche in questo settore di attività si è registrato un incremento sia rispetto al totale degli utenti in carico sia rispetto alla nuova utenza. La maggior parte dei pazienti ha un’età compresa tra i 40 e i 49 anni.

GIOCO D’AZZARDO, FA MALE ANCHE QUELLO LEGALIZZATO
Di gioco ci si ammala, fino a diventarne dipendenti. Un fenomeno che continua a provocare danni seri alle persone e alle loro famiglie.
In Italia, secondo l’Eurispes, sono 35 milioni le persone interessate e coinvolte nel gioco lecito con una spesa complessiva, negli ultimi sei anni, di 194 miliardi di euro.
L’espansione del mercato del gioco sta portando ad una deriva patologica del gioco d’azzardo come questione di salute pubblica.
Aumentando le persone che si avvicinano ai giochi legalizzati dallo Stato (slot, superenalotto, bingo, Win-for-life, poker-on-line, ecc.) crescono in maniera proporzionale i giocatori che sviluppano una vera e propria malattia: per l’Eurispes, da uno a due adulti su 100 in Italia sviluppa un rapporto problematico con il gioco d'azzardo. Un popolo spesso nascosto, ma numeroso (da 300.000 a 600.000 persone) e crescente, anche per la diffusione dei giochi legalizzati, si trova ad affrontare gravi problemi di ordine finanziario, legale, sanitario e psicologico.
Tra i giocatori d'azzardo patologici si riscontrano alti tassi di insonnia, disturbi gastrointestinali, problemi cardiaci, ipertensione arteriosa e cefalea; particolarmente gravi i disturbi d'ansia e depressivi, con un aumento sensibile del rischio di suicidio: dal 48 al 70% dei giocatori patologici pensa al suicidio e dal 13 al 20% lo tenta.
Nel 2010 in Toscana, secondo un studio realizzato dall'Ars, l'Agenzia Regionale di Sanità, fra i giovani tra 14 e 19 anni, emerge che 95.900 teenagers hanno giocato d'azzardo almeno una volta nella vita. Nello stesso anno, i giocatori d'azzardo patologico in carico ai servizi pubblici (Sert) sono stati circa 400.
Nella zona aretina sono oltre duecento gli uomini e le donne con problematiche di gioco d'azzardo e altre dipendenze comportamentali, che si sono rivolte al SerT dal 2004 ad oggi. Centoventisette, le famiglie prese in carico con un percorso integrato psico-socio-sanitario che si articola in trattamenti individuali e/o familiari e/o di gruppo.
Il 91% delle persone che si rivolgono al SerT chiede aiuto per gioco d'azzardo patologico, il 6% per shopping compulsivo e il 3% per dipendenza da internet. Tra i giocatori, il 75% è giocatore di slotmachine; il 13% di gratta-e-vinci, il 10% di scommesse sportive e il 2% di lotto. L'età media di accesso al Servizio è di 46 anni.
Dal punto di vista socio-anagrafico, il 57% dell'utenza presa in carico è coniugata o convivente, il 31% è celibe/nubile, il 10% è separato/divorziato e il 2% è vedovo. A livello di istruzione, il 68% ha la licenza media inferiore, il 25% ha la licenza media superiore, il 5% ha la laurea e il 2% ha la licenza elementare. A livello lavorativo, il 61% è un lavoratore dipendente, il 16% è disoccupato o sottoccupato; il 15% è pensionato/casalinga; il 5% è un lavoratore autonomo, il 3% è studente.
Negli ultimi due anni si evidenziano alcuni dati interessanti: rispetto ai nuovi utenti, il 23% di questi si connota come utenza giovane (sotto i 34 anni) che associa al gioco principale (in particolare, slotmachine o scommesse sportive) il gioco in internet (poker-on-line).
Solitamente, intervengono i medici di famiglia o i servizi comunali per attivare il contatto con il SerT, ma negli ultimi anni sono sempre più i giocatori e familiari che si rivolgono direttamente al servizio, per propria scelta. Un risultato che premia le azioni di sensibilizzazione e di informazione messe in atto dalla rete territoriale per il gioco d'azzardo, che vede riuniti Dipartimento delle Dipendenze della Asl, Enti Locali, Prefettura, Guardia di Finanza, Caritas, Misericordia, Associazioni di categoria e Associazione Mirimettoingioco

venerdì 23 settembre 2011

martedì 20 settembre 2011

Grande successo e partecipazione per "Donne in festa D-Day" .

Grande successo e partecipazione per "Donne in festa D-Day" .

Ufficio Stampa Pd

Grande successo e partecipazione per “Donne in Festa”, la I° Festa Provinciale delle Donne Pd tenutasi a Foiano lo scorso sabato. Tantissime le presenze alle iniziative del pomeriggio: platea piena per il dibattito insieme alle quattro prime cittadine della provincia di Arezzo Ginetta Menchetti, Rita Papi, Paola Prizzon e Daniela Frullani e per la presentazione del libro “Senza una donna”, con le autrici Alessia Mosca (Pd) e Flavia Perina (Fli) che hanno tenuto una discussione accesa ed attuale sul tema delle politiche di genere insieme all'On. Donella Mattesini. Tante donne, molte anche le famiglie, i giovani, i bambini e gli anziani che hanno popolato il centro storico nel pomeriggio e registrato il tutto esaurito per la “Cena co' le donne”, in serata grande commozione per la consegna del premio “La forza delle donne” a Deborah Cartisano. Una donna che ha conosciuto la crudeltà della violenza mafiosa e che sul palco centrale in piazza Matteotti ha raccontato al pubblico presente la sua storia, il passato cruento che l'ha segnata e la grande volontà con la quale ha trasformato un fatto drammatico come l'uccisione del padre in un motivo di riscossa civile e politica. Erika Falsini, Referente Provinciale per le Politiche di genere e il Segretario Provinciale Marco Meacci, esprimono grande soddisfazione per l'esito più che positivo della manifestazione "Siamo contenti della straordinaria riuscita della I° Festa provinciale delle Donne del Partito Democratico, è un successo condiviso e non scontato, questi sono risultati da capitalizzare. Davvero le donne hanno fatto la differenza, in ordine a partecipazione, ascolto, confronto e proposte concrete. Vogliamo ringraziare il Pd Donne ed il Pd di Foiano per lo straordinario impegno e per l'impeccabile organizzazione, quest'iniziativa sottolinea ulteriormente la vitalità del nostro partito sul territorio”. Conclude Erika Falsini “Nel paese più maschilista d'Europa si può certamente constatare che il movimento del "Se non ora quando" non è stata solo una semplice parentesi ben riuscita. In questo momento di pessima congiuntura economica e finanziaria, che purtroppo vedrà le sue più gravi ricadute soprattutto nella vita delle Donne, vogliamo manifestare la nostra presenza, il nostro compito di denuncia, il nostro impegno propositivo, senza scontro alcuno, verso il sostegno all'equità sociale, alla salvaguardia dei diritti acquisiti e soprattutto verso l'affermazione di nuove opportunità reali, perchè la nostra, oltre che una prospettiva di genere, conta su di una Responsabilità di genere”.

Eroina e coca nascosta sotto le tegole di un tetto del centro storico

Eroina e coca nascosta sotto le tegole di un tetto del centro storico

giovedì 15 settembre 2011

domenica 11 settembre 2011

Stop Arezzo, non va oltre lo 0-0 contro la Flaminia Civitacastellana. LE FOTO

Stop Arezzo, non va oltre lo 0-0 contro la Flaminia Civitacastellana. LE FOTO

L'amore ai tempi della persecuzione: il premio Pieve ai coniugi Foà-Finzi .

L'amore ai tempi della persecuzione: il premio Pieve ai coniugi Foà-Finzi .


Domenica 11 Settembre 2011

16:31 Ufficio stampa


.La Giuria nazionale del Premio 2011 ha deciso, dopo un'ampia discussione sugli otto testi finalisti, tutti di particolare interesse e di ottimo livello, di assegnare il premio all'epistolario/diario intitolato "Conoscersi in trasparenza", un lungo, quasi quotidiano scambio di lettere dal 1938 al 1945 fra due coniugi ebrei italiani, Adele Foà, milanese, ed Ettore Finzi, triestino, emigrati in Palestina per sottrarsi agli effetti delle leggi razziali.

Dopo qualche mese di vita in comune a Tel Aviv insieme ai due piccoli figli -una femmina e un maschio- il marito, scontento del lavoro trovato in quella città, viene assunto con un contratto biennale come ingegnere chimico dalla compagnia petrolifera anglopersiana Aioc e si trasferisce ad Abadan, mentre la moglie, che si rivela donna molto coraggiosa e piena di risorse, resta a Tel Aviv con i due bambini. Si scrivono in continuazione, offrendo uno sguardo finora poco conosciuto sulla realtà dell'emigrazione ebraica dall'Europa in un luogo come la Palestina allora sotto il mandato britannico, e dove era ancora lontana la nascita di uno Stato ebraico indipendente.

La lettura di queste lettere, secondo il giudizio della Giuria, suscita un crescente interesse per il continuo dialogo fra sentimenti, diversità di opinioni, speranze, progetti per il futuro, fra i quali domina il desiderio di tornare in Italia una volta finita la guerra, ma sempre sotto l'incubo del mistero sulla sorte dei rispettivi famigliari rimasti in patria.

La Giuria desidera segnalare inoltre il diario "Gran Chaco" del ventenne Luigi Canzi, figlio di una nota famiglia di imprenditori lombardi, che nel 1859 si avventura con un amico lungo i fiumi dell'America del Sud, da Buenos Aires fino ai confini con la Bolivia, in terre perlopiù fino ad allora poco conosciute in Europa

venerdì 9 settembre 2011

mercoledì 7 settembre 2011

E' in approvazione il regolamento urbanistico di Cortona

E' in approvazione il regolamento urbanistico di Cortona

Ufficio stampa

Il centro storico di Cortona

Il centro storico di Cortona
E' in fase di approvazione il regolamento urbanistico del Comune di Cortona. Lo comunica il municipio stesso attraverso un comunicato.
"PREMESSO:
- Che con deliberazione del Consiglio Comunale n.6 del 22/01/2007 è stato approvato il Piano strutturale del Comune di Cortona, ai sensi dell’art.17 della L.R.T. 1/2005;
- Che nella legge regionale toscana n.1/2005 il Piano strutturale costituisce lo strumento fondamentale di pianificazione territoriale a livello comunale e delinea la strategia dello sviluppo territoriale dell’Ente attraverso la definizione delle scelte principali relative all’assetto del territorio, mentre il Regolamento Urbanistico (art.55 L.R.T. 1/2005)è l’atto di governo del territorio che conferisce afficacia operativa ai contenuti statutari del Piano Strutturale nel rispetto dei principi di sviluppo sostenibile;
- Che, quindi, ai sensi dell’art.52, II^ comma, della medesima legge regionale, il Comune è chiamato a definire ed approvare detto Regolamento Urbanistico;
- Che le disposizioni procedurali per l’adozione e l’approvazione del Regolamento Urbanistico sono contenute negli artt.16,17 e 18 della legge regionale 1/2005;
- Che il Regolamento Urbanistico del Comune di Cortona è stato adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n.36 del 14/04/2009;

che in data 12/06/2009 gli atti del Regolamento Urbanistico adottato con atto del Consiglio Comunale n.36 del 14/04/2009 sono stati depositati presso la Provincia di Arezzo e la regione Toscana e che entro sessanta giorni dalla suddetta data hanno avuto facoltà di presentare osservazioni al RU adottato ai sensi dell’art.17 comma 1 della L.R.T. n.1/2005;

Successivamente con atto del Consiglio Comunale n.5 del 21/01/2011 sono state approvate le determinazioni sulle osservazioni pervenute e le conseguenti modifiche al RU adottato,
Gli artt.19 e 20 della L.R.T. n.1/2005, prevedono, per la definizione degli strumenti di pianificazione e degli atti di governo del territorio, l’istituzione del Garante della Comunicazione al fine di garantire ai cittadini, singoli ed associati, la partecipazione ad ogni fase dei procedimenti di formazione ed adozione degli strumenti stessi e delle loro varianti e degli atti di governo del territorio.

Il garante della comunicazione è Pietro Zucchini".

venerdì 2 settembre 2011

Un week-end...

Un week-end...

Ammirati e Mugnai:"Chiarezza sul possibile aiuto della Regione a Castiglion Fiorentino

Ammirati e Mugnai:"Chiarezza sul possibile aiuto della Regione a Castiglion Fiorentino

Ufficio Stampa Regione Toscana


Un acquisto immobiliare da 5 milioni di euro: ed è subito ‘soccorso rosso’. Sì perché è così che la Regione Toscana sarebbe intenzionata a rimpolpare le casse del Comune di Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo, protagonista di un deficit finanziario che «ha i caratteri formali dell’eventuale dissesto finanziario che potrebbe costringere anche le autorità preposte a dichiarare il default dell’ente, con conseguente commissariamento». Così affermano i Consiglieri regionali Paolo Enrico Ammirati (Vicecapogruppo Vicario del Pdl in Regione) e Stefano Mugnai, firmatari di un’interrogazione che al governatore toscano Enrico Rossi chiede di gettare piena luce sulla vicenda, dalle intenzioni e le finalità per l’oneroso acquisto dell’immobile ‘Santa Chiara’ attualmente di proprietà del Comune di Castiglioni fino agli aspetti procedurali e all’eventualità della nomina di un commissario ad acta sul modello di quanto è consuetudine in Italia in casi simili. La chiarezza è necessaria, anche perché finora dell’operazione si è parlato solo sugli organi di stampa locali. Nulla di ufficiale, dunque, per una vicenda da 5 milioni di euro che, scrivono Ammirati e Mugnai nella loro interrogazione, finirebbe per «permettere al Comune di Castiglion Fiorentino di poter reimpostare il bilancio consuntivo e, quindi, di costruire il preventivo». Il tutto, sottolineano ancora gli esponenti del Pdl, «costituirebbe la dimostrazione di un ‘soccorso’ senza precedenti» il quale «suonerebbe come una beffa nei confronti delle amministrazioni virtuose». Cinque i quesiti sui quali Ammirati e Mugnai inchiodano adesso la giunta regionale, invitata a rispondere in forma scritta. In prima battuta, i Consiglieri regionali del Pdl chiedono «se sia nei progetti della Regione l’acquisizione dell’edificio ‘Santa Chiara’ nel Comune di Castiglion Fiorentino» e, in caso di risposta affermativa, «per quali finalità la giunta regionale acquisterebbe la struttura, da quanto tempo la decisione sia stata presa, quali atti pubblici vi siano a supporto e se il costo ammonti realmente a 5 milioni di euro». Il tutto oltre a «valutare la revoca di un’eventuale procedura ad evidenza pubblica e l’annullamento di ogni procedimento eventualmente avviato». In caso la notizia sia priva di fondamento, con il secondo quesito il Pdl chiede di «smentire categoricamente a mezzo stampa». Non per altro, ma per lo meno «al fine di permettere agli enti di controllo di avere contezza dei bilanci comunali». Infatti, spiegano Ammirati e Mugnai, «anche la sola ipotesi di un introito così significativo potrebbe alterare la gravità della situazione finanziaria del Comune stesso, situazione che l’acquisto immobiliare potrebbe solo in parte (forse) sanare, ma con il dispendio di ulteriori risorse pubbliche». Proprio a questo proposito, il terzo quesito domanda «mediante quali modalità sia stato fissato il prezzo di acquisto e quali siano le ragioni di interesse pubblico che giustificano, per la Regione, un’operazione simile». Poi c’è tutta la questione dell’eventualità di commissariamento per il Comune di Castiglioni, di cui si occupano gli ultimi due quesiti. Gli atti sono al momento all’esame del Difensore civico regionale. Una delle richieste del Pdl è proprio che, qualora non siano ancora stati trasmessi agli organi regionali competenti, sia la Regione a procedere alla loro acquisizione. Prima, però, Ammirati e Mugnai domandano alla giunta di verificare «la necessità di dare corso alle procedure sostitutive con la nomina, eventualmente, di un commissario ad acta, oppure di procedere nei confronti delle competenti autorità perché si dia corso senza ulteriore ritardo agli interventi sostitutivi previsti dalla legge», anche per la mancata approvazione del rendiconto di gestione 2010 nel termine abbondantemente scaduto del 30 aprile 2011.

Fiamme nei pressi di due agriturismi

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Muore in macchina d'infarto, si ribalta e finisce fuori strada

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mercoledì 31 agosto 2011

A Lucignano torna la festa degli innamorati e degli sposi

A Lucignano torna la festa degli innamorati e degli sposi

Ufficio Stampa

Ritorna domenica 4 settembre a Lucignano la VII Festa degli Sposi e degli Innamorati.
Questa simpatica ed originale iniziativa nata nel 2005, grazie ad una collaborazione tra l’Amministrazione Comunale e la stilista giapponese Yumi Katsura, ogni anno fa si che tantissime coppie di sposi ed innamorati, da ogni parte d’Italia e non solo, giungano al museo comunale dove è esposto in bella mostra l’Albero d’Oro detto anche dell’Amore o della Vita per rinnovare davanti ad esso la promessa di amore e fedeltà.
Lucignano, grazie anche a questa tradizione popolare, l’Albero d’oro porta fortuna alle coppie che vi fanno visita, è divenuta negli anni una delle mete più ambite e ricercate della bellissima Toscana dove celebrare le proprie nozze civili e religiose.
L’iniziativa ormai consolidata si caratterizza per la possibilità di una visita al museo comunale, durante l’orario di apertura che va dalle ore 10.00 alle ore 18.00, attraverso il pagamento di un ticket d’ingresso a coppia e non a persona di 5,00 €, quindi uno sconto del 50% sul biglietto ordinario, alle coppie verrà poi consegnata una pergamena dove saranno trascritti i nomi degli sposi o degli innamorati che hanno partecipato all’evento.
Insieme alla festa degli Sposi si terrà sempre nello stesso fine settimana la Festa di San Giusto organizzata dalla omonima Compagnia in collaborazione con la Parrocchia di San Michele Arcangelo.
In questa occasione oltre al celeberrimo mercatino e la possibilità di degustare piatti e vini tipici del nostro territorio e la famosa pizza di Giulio il programma è arricchito da due suggestive iniziative: sabato 3 settembre alle ore 18.00 rito religioso per celebrare tutti gli sposi e domenica 4 settembre alle ore 10.15 benedizione di tutti i bambini.
Quindi un week end di inizio settembre davvero dinamico ed interessante per Lucignano da gustare a pieno

Giostra, nelle prove girandola cinque e tribuna piena

Giostra, nelle prove girandola cinque e tribuna piena

martedì 30 agosto 2011

A Foiano torna la Festa del Camionista. Un momento per affrontare i problemi della categoria

A Foiano torna la Festa del Camionista.
Un momento per affrontare i problemi della categoria

Martedì 30 Agosto 2011 09:40 Ufficio Stampa



La Festa del Camionista “ingrana” la sesta. Da venerdì 2 a domenica 4 settembre, lo stadio dei Pini di Foiano della Chiana ospiterà la sesta edizione di quella che è diventata una manifestazione nazionale degli operatori del settore. “Per fare festa ma anche per riflettere e spiegare i problemi e le ragioni della nostra categoria – spiega Giuseppe Brasini, Presidente provinciale Cna Fita, l’associazione che organizza l’evento. Nel 2006 abbiamo inventato questa festa: nella prima edizione abbiamo avuto 6.000 partecipanti. In quella dello scorso anno 20.000. Un fortissimo trend di sviluppo che testimonia la validità della formula e la progressiva attenzione ai nostri temi”.
Il programma prevede le acrobazie di auto, moto, camion e trattori. Ci saranno musica, bar, ristoranti. Nonché spettacoli di cabaret e sfilate di moda. Tradizionale appuntamento, infine, con l’elezione di Miss Camionista.
“Faremo festa – annuncia Brasini – ma affronteremo anche i problemi del nostro settore che si stanno aggravando. Molte aziende hanno già chiuso e molte non torneranno in strada a settembre. Siamo stretti in un a morsa che rischia di soffocarci. Da una parte diminuiscono le commesse perché la crisi generale riduce sia la quantità che le potenzialità dei nostri committenti. Dall’altra aumentano i costi di gestione: basta pensare all’impennata del costo del gasolio. Questi aumenti gravano solo sui nostri bilanci perché la aziende per le quali lavoriamo non se ne fanno certo carico. Anzi: i tempi di riscossione si allunga incredibilmente arrivando talvolta fino a 150 giorni. I 30 che rappresenterebbero la norma, fanno ormai parte della storia. In questo modo la nostra categoria, che si vede restringere costantemente il credito, finisce, quasi per ironia, con il “far da banca” ai committenti”.
La situazione, secondo Cna Fita, è quindi ormai insostenibile. “Da tempo abbiamo avviato un confronto con il Governo – conclude Brasini. Molte sono le priorità che abbiamo sottoposto ma due elementi li riteniamo centrali. Il primo è la definizione di un parametro di costo minimo del servizio. Non possiamo lavorare a costi di gestione superiori a quelli di incasso: in questo modo siamo condannati tutti a chiudere ed è solo questione di tempo. Il secondo elemento è rappresentato dai tempi di pagamento: 5 mesi non sono sostenibili e bisogna tornare non dico a 30 giorni ma quanto meno a non superare i 60

Giostra, via alle prove: tanto pubblico, qualche cinque e numerosi quattro

Giostra, via alle prove: tanto pubblico, qualche cinque e numerosi quattro

lunedì 29 agosto 2011

Ultimo appuntamento con "Visioni" a Foiano della Chiana

Ultimo appuntamento con "Visioni" a Foiano della Chiana

Lunedì 29 Agosto 2011 11:57

Ufficio Stampa Provincia di Arezzo


Si conclude domani, martedì 30 agosto, la XII edizione di 'Visioni paesaggi d’arte con vedute di teatro'. L’ultimo appuntamento sarà domani in piazza Cavour a Foiano della Chiana (Arezzo), con lo spettacolo di El Grito ‘Scratch and stretch’ (ore 21.30), di e con Giacomo Costantini e Fabiana Ruiz-Diaz. Uno spettacolo sensibile e poetico, curato nei minimi particolari, dove il circo incontra la musica e il teatro. Due personaggi ironici e sottili vi guideranno in un viaggio sorprendentemente originale, per condividere una esperienza che lascerà trotterellare nella vostra testa acrobazie, giocolerie e musiche toccanti. Una tenera esplosione di energia che porterete con voi! 

giovedì 25 agosto 2011

Scontro frontale sulla Due Mari, il sindaco Fanfani: "Contesto tutto quello che ha detto Tricca"

Scontro frontale sulla Due Mari, il sindaco Fanfani: "Contesto tutto quello che ha detto Tricca"

Mercoledì 24 Agosto 2011 12:43
Giuseppe Fanfani, sindaco di Arezzo


Contesto le dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Camera di Commercio, Giovanni Tricca, sulla Due Mari. Sia per questioni di merito che di metodo.

Iniziamo dal merito:
1. Non condivido assolutamente la tesi di abbandonare e quindi non realizzare il Nodo di Olmo. Ciò significherebbe rinunciare ad oltre 20 anni di battaglie dell’intera comunità aretina per il completamento della Due Mari ed offrire un’ottima sponda al Governo che di questa strada non vuole più sentir parlare. Ricordo che il Nodo di Olmo è già progettato nel tratto San Zeno – Magnanina e spostare questo progetto dal cassetto al cestino vuol dire fare un grande danno ad Arezzo ed al suo sistema economico e un grande favore a Governo e Anas.
2. Non posso non essere poi stupito dal fatto che la Camera di Commercio dia per scontato un nuovo tracciato che, con evidenza e senza possibilità di smentita, sarebbe fortemente impattante sia sulla collina che sulla valle di Agazzi. E’ un’ipotesi che sarebbe in grado di determinare solo danni ambientali a questa zona, e di “tagliare” in due, con una grande arteria, il territorio di Arezzo.
3. Infine, e questa è la terza osservazione di merito, valuto assolutamente inaccettabile il sistema di finanziamento dell’opera che finirebbe per gravare, per due terzi, sulla realtà aretina e in particolare per un terzo sui proprietari dei terreni che verrebbero espropriati per la realizzazione della strada e del relativo “corridoio” ai lati della carreggiata. Espropriati a prezzo agricolo lasciando alla società esecutrice dell’opera la possibilità di rivalutazione ed edificazione. Un meccanismo che la Camera di Commercio dovrebbe spiegare meglio a tutti i cittadini che, volenti o nolenti, si ritroverebbero coinvolti in questo progetto.
4. Arrivo alla questione di metodo. Le competenze urbanistiche sono del Comune di Arezzo. Per dettato normativo e per scelta politica, non sono disponibile a far decidere le sorti del territorio aretino da alcun soggetto che non abbia competenze istituzionali. La responsabilità delle scelte, nei confronti dei cittadini, sono dell’Amministrazione comunale e sono intenzionato a difenderle fino in fondo e senza eccezioni nei confronti di chiunque.