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Val di Chiana

Val di Chiana
Castello di Civitella in Val di Chiana.

sabato 13 settembre 2014

L’assessore toscano all’istruzione Bobbio a Badia Tedalda.

Ufficio stampa Regione Toscana 
 
Ufficio stampa Regione Toscana

Monteriggioni e Portoferraio, Roccastrada e Sestino, Badia Tedalda e Barga: settimana di visite nelle scuole, nei giorni dell’apertura del nuovo anno scolastico, per Emmanuele Bobbio assessore toscano all’Istruzione.

Si presenterà lunedì 15 settembre – in Toscana primo giorno di scuola – al Comprensivo di Monteriggioni (Siena) nella scuola dell’infanzia “don Muzzi”, una di quelle dove la Regione ha finanziato le Sezioni Pegaso: sarà puntuale alle ore 8:30 per un suono della campanella che proseguirà, idealmente, il giorno successivo – martedì 16 alle ore 9:30 fino alle 14 – presso il Comprensivo di Portoferraio (Livorno). Giovedì 18 settembre l’assessore salirà a Sestino e Badia Tedalda (Arezzo) presso il Comprensivo “Voluseno” intrattenendosi per la mattina. Il “tour” prosegue a Barga (Lucca) venerdì 19 (ore 10-15:30) con una visita alle scuole nell’Alta Valle del Serchio per concludersi mercoledì 24, alle 9:30 e per l’intera mattinata, al Comprensivo di Roccastrada (Grosseto).
Il tour di Bobbio ha un prologo sabato 13 a San Gimignano (Siena) con l’inaugurazione (ore 11) di una nuova scuola materna, in frazione Borgo di Ulignano. Una fra le scuole ricomprese nel progetto governativo “Scuole belle, scuole sicure, scuole nuove”.
“Iniziare un nuovo anno scolastico – spiega Bobbio nel suo saluto – è sempre e comunque una impresa buona: lo è per tutti quelli che nella scuola lavorano, lo è per le famiglie, lo è soprattutto per chi studia. Ma lo è anche per chi, come il sottoscritto, in una amministrazione pubblica ha il compito di contribuire a seguire una realtà così complessa e affascinante come la scuola, con molte difficoltà ma anche capace di stupirci nell’operato quotidiano, spesso meraviglioso, di chi ha a cuore l’educazione e la formazione dei nostri ragazzi”.
Sottolineati i numeri della scuola toscana (quasi 480 mila fra alunni e studenti in circa 500 istituzioni scolastiche su oltre 21 mila classi) Emmanuele Bobbio formula “un ringraziamento di cuore” al personale della scuola (“per il compito che anche quest’anno si appresta a svolgere”) nonché “un grosso augurio per un proficuo anno scolastico, pieno di energia e di soddisfazioni, agli studenti e alle loro famiglie”. Un saluto – aggiunge Bobbio – con una attenzione particolare per i più piccoli: “Penso che il mondo andrebbe di sicuro meglio se noi, adulti, guardassimo più spesso il mondo dall’altezza dei bambini”.
IL COMPLESSO DEGLI ISCRITTI – Rispetto all’anno scolastico precedente (2013/2014) gli alunni complessivamente iscritti nelle scuole toscane (478.624) sfiorano le 4 mila unità in più (3.973) con un incremento percentuale dello 0,8% e si riuniranno in 21.540 classi (307 in più sull’anno precedente con un incremento dell’1,4%). Gli alunni con handicap salgono del 5,8%, sull’anno precedente (607 in più) superando quota 11 mila (11.021).
Quasi 70 mila (69.348) i piccoli nelle scuole dell’infanzia in 2,749 classi. E quasi 153 mila (in 7.456 classi) gli alunni della primaria. Nella secondaria di primo grado sono iscritti in 96.494 su 4.257 classi e il quadro è completato con i 159.816 studenti della secondaria di secondo grado in 7.078 classi.
LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE – 26, in Toscana, le Direzioni Didattiche: lo stesso numero dell’anno scolastico precedente. Idem per gli Istituti Comprensivi: erano e sono 279. Nessun mutamento neppure per le Medie Autonome (11), per gli Istituti Superiori (161) e per Omnicomprensivi, Convitti, Educandati (erano e sono 6). Quanto a istituzioni scolastiche, la Toscana resta dunque ferma al numero di 483.
IL TEMPO PIENO – A frequentare il tempo pieno – nella Primaria e secondaria di primo grado – sono 1.412 alunni in più: dai 73.416 dell’anno scorso ai 74.828 di questo nuovo anno e la percentuale dei bambini che frequentano il t.p. arriva a sfiorare il 49% con un impremento dello 0,5. Le classi in cui si svolgono attività scolastiche a tempo pieno sono 3.465: 54 in più sull’anno precedente.
LE SUPERIORI: GLI INDIRIZZI – Venendo agli indirizzi nelle scuole Superiori, al primo anno della secondaria di secondo grado su un totale di 38.154 studenti (634 in più sull’anno precedente) il 46,9% (in cifra assoluta 17.909) sono iscritti a un indirizzo liceale; altri 8.358 (il 21,9%) a un indirizzo professionale; i restanti 11.887 (il 31,2%) a un indirizzo Tecnico. In percentuale si registra un aumento di un punto nell’istruzione liceale, la diminuzione di un punto in quella professionale e la stessa percentuale nell’istruzione tecnica.
NELLE PROVINCE – Tornando al totale degli alunni e studenti toscani, in tutti gli ordini di scuole, la ripartizione per singole province va dai 126.762 di Firenze ai v25.041 di Massa-Carrara. 46.217 sono iscritti in scuole di Arezzo; 27.807 su Grosseto e 40.107 su Livorno. A Lucca si sfiorano le 51 mila unità (50.894) e a Pisa si superano le 53 mila (53.378). Pistoia e Prato fanno rispettivamente segnare “quota” 39.410 e “quota” 33.413. Nelle scuole senesi sono iscritti in 35.595.
LE CLASSI – Per quanto riguarda il numero complessivo delle classi, il totale di quelle in Arezzo è 2.135. Firenze e Grosseto stanno rispettivamente su 5.464 e 1.326 mentre Livorno e Lucca hanno 1.771 e 2.367 classi. Massa-Carrara arriva a 1.208 e Pisa a 2.388. Pistoia e Prato si dividono, rispettivamente, 1.798 e 1.424 classi. Siena arriva a 1.659 per un totale complessivo di 21.540 classi (in 11.021 sono presenti alunni e studenti con handicap).
GLI INDIRIZZI PER PROVINCIA – Qualche dato provinciale anche per tipologie degli indirizzi di studio nel primo anno della Secondaria superiore. La provincia con più liceali è Firenze (51,3%) seguita da Arezzo (51%) e da Pisa (48,6%). Pistoia è la provincia con più iscritti all’istruzione professionale (27,6%) seguita da Massa-Carrara (27,1%) e da Firenze (25,4%). Nell’indirizzo tecnico prevale Livorno (42,4%) seguito da Pisa (34,9%) e da Prato (34,6%).
INSEGNANTI – Dai dati in possesso alla Regione Toscana (fonte Ufficio statistico MIUR al 28 agosto 2014) i posti di insegnante, per l’anno scolastico 2014/2015, sono in tutta la regione 42.470 (di cui 4.403 come “sostegno”) così ripartiti: 5.955 nell’infanzia (di cui 539 per “sostegno”), 14.237 nella primaria (1.984 per “sostegno”), 8.931 nella secondaria di primo grado (1.382 di “sostegno”) e 13.347 nella secondaria di secondo grado (498 di “sosteg

venerdì 12 settembre 2014

"Arezzo è piena di night club mascherati”


Ufficio stampa Comune di Arezzo 
 
Nota del consigliere comunale di Arezzo Roberto Bardelli.
Al di là degli esagerati festeggiamenti e degli obblighi amministrativi, restano i problemi di Arezzo. Ci sono problemi che si stanno accentuando perché sorti da anni e lasciati incancrenire dall’inefficienza fanfaniana. Non si cambia tuttavia registro con i nuovi problemi che passano sempre inosservati all’amministrazione targata Pd, salvo qualche sparata giornalistica dettata dall’enfasi momentanea prodotta dalle cronache.
Ecco allora che il degrado raggiunto da Arezzo sta diventando terreno fertile per criminalità italiane e straniere pronte a gestire vari racket e investire i propri soldi: ho sottoposto la questione all’ultimo Consiglio Comunale con una specifica interrogazione.
È sotto gli occhi di tutti ad esempio il fatto che in città siano sorti locali estremamente equivoci, registrati per lo più come circoli culturali, riservati ai soci, con scopi statutari estremamente fumosi. Nella realtà dei fatti sono solo dei night club mascherati e servono a personaggi squallidi per il riciclaggio di denaro sporco, lo spaccio di droga e il controllo del traffico di prostitute. È chiaro che poi non possiamo lamentarci se luoghi così degradati facciano da sfondo a fatti delittuosi.
Quando la Giunta, chissà quale Giunta a questo punto, attiverà un serio e duro controllo su queste attività pseudo-circolo ricreativo e invece covi di malavita? Io spero sia proprio una Giunta di centro-destra. Di certo il tema sicurezza sarebbe al primo posto.

giovedì 11 settembre 2014

L.elettorale Toscana, tornano preferenze.


Accordo Pd-Fi, ma un terzo consiglieri Dem non vota riforma

lunedì 8 settembre 2014

Brunetta: Sostegno di Forza Italia al comparto sicurezza.



La nota del capogruppo di Forza Italia alla Camera

Renato Brunetta

“Il comparto sicurezza non può essere trattato come tutti gli altri settori della pubblica amministrazione.

Gli operatori dell’ordine hanno delle particolari mansioni e svolgono un ruolo talmente importante e delicato per la collettività che attaccarli equivale ad attaccare l’intero sistema di garanzia della pubblica sicurezza. Questa mattina alcuni parlamentari di Forza Italia hanno incontrato una delegazione di rappresentanti dei Cocer (aeronautica, esercito, marina, carabinieri e guardia di finanza) e dei sindacati delle forze di polizia per ribadire il nostro sostegno alla richiesta di sblocco dei tetti salariali e per farci carico di portare all’attenzione del governo il disagio di un intero settore della pubblica amministrazione. Ricordiamo al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e all’intero governo che la legge 183 del 2010, voluta dal governo Berlusconi, all’articolo 19 prevede la ’specificita" del comparto sicurezza-difesa. In particolare la legge riconosce la ‘specificita’ del ruolo delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco nonché dello stato giuridico del personale ad essi appartenente, in dipendenza della peculiarità dei compiti, degli obblighi e delle personali limitazioni, previsti da leggi e regolamenti, per le funzioni di tutela delle istituzioni democratiche e di difesa dell’ordine e della sicurezza interna ed esterna, nonché per i peculiari requisiti di efficienza operativa richiesti e i correlati impieghi in attività usuranti. La scusa del blocco dei contratti del pubblico impiego é ridicola. Il governo può finanziare un contratto specifico, ad hoc, solo per il comparto sicurezza-difesa. Tutto sta ad avere la volontà di farlo e soprattutto di riconoscere alla categoria il giusto corrispettivo, anche mediante istituti di produttività ed efficienza, per l’importante attività s

domenica 7 settembre 2014

Depositato dossier finale Perugia 2019.


Per candidatura a capitale europea della cultura

Depositato al ministero dei Beni e delle attività culturali il dossier finale della candidatura a capitale europea della cultura nel 2019 di Perugia con i luoghi di Francesco d'Assisi e dell'Umbria.
    Un centinaio di pagine in italiano e in inglese, grazie alla collaborazione con la Scuola di lingue estere dell'esercito. La commissione che assegnerà il titolo sarà a Perugia il 10 ottobre, mentre il 16 è prevista l'audizione della Fondazione.
    Quindi a ridosso di questa scadenza la scelta.