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Val di Chiana

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Castello di Civitella in Val di Chiana.

domenica 17 gennaio 2010

Galderisi : Se pensi in grande, si fa meno fatica a raggiungere l'obiettivo.

Galderisi:"Se pensi in grande si fa meno fatica per raggiungere l'obbiettivo!"

“Più grande è il tuo sogno , meno fatica farai per arrivarci!”. E' questo lo slogan che mister Galderisi propone ai suoi ragazzi durante gli allenamenti. Un vecchio dictat molto efficace sotto il profilo psicologico che è stato portato in dotazione dall'esperienza maturata ai tempi in cui era giocatore.
E' sicuramente questo uno degli aspetti che ha portato alla “nouvelle vogue”della squadra amaranto. Tutto deriva dagli allenamenti dove ci si applica molto, ci si impegna ma anche ci si diverte tutti insieme. Armonia e compattezza nel seguire un progetto che il tecnico, gradatamente vede applicare anche in partita dove non viene fatto altro che mettere in pratica il lavoro fatto in settimana.
Un modo di fare, quello portato avanti da Galderisi e dai suoi collaboratori che ha contagiato tutti gli ele3menti della rosa ma anche quelli della Berretti che , di volta in volta, sono aggregati alla prima squadra e si trovano pienamente a proprio agio.
“Con Bacci, mister della Berretti – puntualizza Galderisi – mi trovo bene e la collaborazione è totale. Sono convinto che una volta chiuso il mercato di gennaio ci sarà la possibilità di lavorare maggiormente su questi giovani che rappresentano il futuro della società. Il progetto deve andare oltre la vittoria di un campionato e solo attraverso un attento lavoro di base si potranno raggiungere determinati obbiettivi e durare nel tempo”.
Fatta questa premessa che è significfativa del modo di fare della nuova conduzione tecnica dell'Arezzo, si passa a parlare dell'attuale e di come sarà l'approccio della squadra in vista della sfida con il Varese di lunedì sera.
Come stanno andando le cose ?
“Quello che posso dire – puntualizza il tecnico – è che si lavora con allegria ed intensità. Questo è dovuto non solo alla bella vittoria di Monza che fa già parte del passato ma alla consapevolezza di essere un gruppo in crescita ed in grado di lottare alla pari contro qualsiasi avversario. Sono stati allontanati i pensieri negativi per essere sempre più positivi”.
La situazione infortunati?
“Tutto va per il meglio. Mezzano ha cominciato a lavorare e tra 10 giorni sarà a disposizione del preparatore atletico. Poli sta lavorando a parte ma sta recuperando. Figliomeni ha accusato un affaticamento e vedremo se riuscirà a esser disponibile per Varese. Fofana sta venendo dentro e questo mi fa enorme piacere. Sarebbe utile tenerlo qui facendogli capire ed apprezzare il lavoro che stiamo facendo per aiutarlo a uscire fuori dalla situazione negativa in cui si è trovato trasformando la sua forza in un fattore positivo in grado di esplodere. Mi farebbe piacere se rimanesse ad Arezzo perchè ci darebbe un forte contributo. Anche De Oliveira si sta avviando a ritrovare una buona condizione. Si tratta di un giocatore duttile e pertanto avrà modo di aiutarci adeguatamente”.
Vista la grande intensità di impegni che attendono la squadra in questo mese, è prevista una sorta di tourn over?
“Da parte nostra ci deve essere sempre massimo rispetto per chi lavora duramente in settimana. A Monza sono scesi in campo gli undici che durante il periodo di pausa si sono preparati con maggiore continuità. Nella nostra logica di gruppo il coinvolgimento è totale e nessuno deve sentirsi escluso perchè prima o poi avrà la possibilità di essere utilizzato. Non bisogna perdere la nostra filosofia perchè ci sono tanti giocatori duttili che all'occorrenza posso far giocare nel ruolo che c i è più utile. In quest'ottica quindi ci sono le premesse anche per un tourn over che poi finirà per non snaturare lo spirito di questa squadra che deve sempre giocare nello stesso modo sia in casa che quando siamo impegnati in trasferta”.
E' questa la filosofia che porta ad utilizzare i centrocampisti in una determinata maniera?
“In effetti è così. Uno va ed uno deve coprire.In questo modo avremo sempre tre giocatori impegnati in cop0ertura e a sostegno dell'attacco con uno davanti. Ognuno deve svolgere il proprio compito nella zona di competenza agendo in armonia con gli altri”.
Con Il Varese si gioca in notturna. Quale è il suo giudizio su queste sfide alla luce dei riflettori?
“La serie C deve essere più visibile e per questo le riprese televisive sono fondamentali anche per garantire nuovi sbocchi. Quando ero a Foggia abbiamo giocato alle 12,30 e la cosa la ritenevo valida. Non sarebbe male giocare una partita al mattino,tutte le altre alle 14,30 ed una alla sera. Ci sarebbe magari un maggio9re introito per tutti al quale andrebbe anche abbinata una valorizzazione del settore giovanile”.

Quando si decide il campionato?
“Questo non è importante. Fondamentale è non disperdere energie. Vedo gente concentrata che ha voglia di fare e questo mi fa ben sperare. I campionati non si vincono a novembre ma neppure a gennaio. E' la continuità che da forza e consente di assorbire nello stesso modo sia le vittorie che le sconfitte. Nel nostro caso procederemo come sempre guardando partita dopo partita. Il Novara sembra attualmente irraggiungibile ma noi dobbiamo solo procedere guardando al nostro lavoro quotidiano. Più assumeremo la convinzione di essere forti e maggiori saranno le possibilità di successo finale”.
Intanto c'è da affrontare questo Varese che non è poi così male...
“Sicuramente si tratta di una squadra solida e ben allenata. La dimostrazione è che sono riusciti a vincere tutti gli incontri in casa. Un dato che non si può ottenere senza qualità. Sono convinto che non sarà una partita facile perchè loro sono molto compatti e dispongono anche di punte veloci e di qualità. Da parte nostra massimaconsiderazione ma nessun timore”.

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