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Val di Chiana

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Castello di Civitella in Val di Chiana.

mercoledì 20 gennaio 2010

Assoluzione piena per i funzionari della provincia accusati di truffa

Assoluzione piena per i funzionari della provincia accusati di truffa


Sentenza della Corte dei Conti su quella che fu definita "Operazione Demetra" su presunte irregolarità sull'assegnazione di contributi dell'Unione Europea
"Ho vissuto sette anni di amarezza, di paura e di rabbia". E' stata questa testimonianza diretta di uno dei protagonisti coinvolti a rendere l'idea, più di ogni altra cosa, della soddisfazione della Provincia di Arezzo per la piena assoluzione da parte della Corte dei Conti dei suoi funzionari accusati di danno erariale nell'ambito di quella che nel 2007 fu definita "Operazione Demetra", un'indagine condotta dalla Guardia di Finanza e dalla Procura della Corte stessa. I funzionari pubblici di Province e Comunità Montane deferiti alla Corte dei Conti furono 59, chiamati a rispondere di un danno erariale di 60 milioni di euro, derivante dalla presunta indebita corresponsione ad alcune migliaia di agricoltori di un contributo comunitario. I tre funzionari della Provincia di Arezzo furono denunciati per un danno erariale di circa 6 milioni di euro. "La prima cosa che voglio sottolineare - afferma il Presidente della Provincia Roberto Vasai - è che i nostri funzionari coinvolti appresero dai giornali di questa operazione ancor prima di aver ricevuto avvisi di garanzia. Si ritrovarono ad essere accusati di essere complici di una maxi truffa, e l'Amministrazione provinciale gli espresse immediatamente piena fiducia, con la certezza che alla fine sarebbe stata ristabilita la verità dei fatti e l'equità della nostra azione amministrativa. Facemmo questo con grande forza nonostante ci fosse stato chiesto, a mezzo stampa, di sospendere questi funzionari della cui correttezza eravamo invece assolutamente certi. Oggi la sentenza della Corte dei Conti rende giustizia soprattutto a loro, e ci fa confermare una volta di più il rispetto e la fiducia nella Magistratura del nostro paese". Nel merito, la vicenda è relativa a finanziamenti per giovani agricoltori che erano stati assegnati in base a direttive regionali e sotto il controllo sia dell'Agea, agenzia nazionale che eroga materialmente i finanziamenti, che dalla Comunità Europea: "è infatti da sottolineare - afferma il Segretario generale della Provincia dottor Gabriele Chianucci - che l'UE non ha mai aperto una procedura di infrazione pur essendo a conoscenza dei procedimenti giudiziari in corso". Il processo si è svolto nel luglio 2009 davanti alla Corte dei Conti e oggi si è concluso, come detto, con la piena e totale assoluzione di tutti gli imputati. "L'assioma dell'accusa - spiega l'Avvocato Marco Manneschi che ha difeso i funzionari della Provincia nel processo - era già stato smentito in sede penale e la conclusione alla quale è arrivata la Corte dei Conti è che la normativa non poteva che essere applicata così come è stato fatto. Inoltre la sentenza nella sua motivazione riconosce anche alla Pubblica Amministrazione non solo di aver agito correttamente, ma anche in maniera veloce ed efficace". I tre funzionari coinvolti nell'indagine, infine, hanno espresso il loro ringraziamento alla Provincia di Arezzo che fin dall'inizio si è schierata in maniera compatta, con amministratori e dirigenti, al loro fianco. "Oggi vorremmo vedere la notizia dell'assoluzione con lo stesso risalto con la quale fu annunciata l'inchiesta, visto che conferma e restituisce piena dignità a tutti gli enti pubblici toscani, ingiustamente ed immeritatamente accusati e denigrati", conclude il Presidente della Provincia Roberto Vasai

2 commenti:

  1. Ma non sarà che accade troppo spesso? ovvero..prima i riflettori..poi le scuse.. mah

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