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Val di Chiana

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Castello di Civitella in Val di Chiana.

martedì 8 aprile 2014

L’incontro tra l’assessore alla salute e Paola Nepi, montevarchina ammalata di distrofia muscolare

Ufficio stampa Regione Toscana.
 
E’ stato un incontro molto intenso quello di ieri pomeriggio tra l’assessore al diritto alla salute e Paola Nepi, la signora che soffre di distrofia muscolare e che in un articolo uscito su un quotidiano un mese fa aveva segnalato la difficoltà a reperire personale adeguatamente preparato a far fronte a situazioni di gravissima disabilità, come la sua. L’assessore aveva risposto subito con una lettera aperta indirizzata alla signora, ma aveva anche promesso che sarebbe andato a conoscerla di persona a casa sua, a Montevarchi. Dove l’assessore è andato nel tardo pomeriggio di ieri, accompagnato da un consigliere regionale che segue da vicino la vicenda di Paola Nepi.
L’assessore ha espresso a Paola Nepi tutta la sua ammirazione per la serenità e il coraggio con cui affronta la malattia, e il ringraziamento per farsi portavoce in modo così appassionato di questi problemi che riguardano tante persone. La sua azione, ha sottolineato l’assessore, è un forte monito a fare di più e meglio per chi deve provvedere alla pianificazione e all’organizzazione dei servizi sanitari e sociali.
L’assessore ha ricordato che una delibera del 2013 ha stanziato fondi da dedicare alla formazione di assistenti familiari e al supporto familiare alla cura. L’iniziativa formativa, per la quale sono già stati assegnati al Formas (agenzia formativa incardinata nell’azienda ospedaliero-universitaria di Careggi) 300.000 euro, partirà entro l’estate: tre specifici corsi di formazione per assistenti familiari, uno per ciascuna Area Vasta, cui potranno partecipare anche i familiari dei malati, che spesso si occupano direttamente dell’assistenza al proprio congiunto. Alla fine dell’incontro, l’assessore ha assicurato a Paola Nepi tutto il suo impegno per portare a termine tutte quelle azioni necessarie a garantire un’adeguata assistenza domiciliare alle persone con distrofia muscolare e altre patologie neuromuscolari o neurodegenerative.
Paola Nepi, che la distrofia muscolare ha costretto all’immobilità in un letto, ha raccontato la storia della sua malattia in un libro, “Le mani addosso”, scritto pestando sui tasti del computer con un dito solo. Dal libro è stato tratto anche uno spettacolo teatrale, che è stato rappresentato in più occasioni a Montevarchi e a Cavriglia.

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