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Val di Chiana

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Castello di Civitella in Val di Chiana.

lunedì 11 gennaio 2010

Grande Arezzo! Vince 6-1 a Monza.

Grande Arezzo! Vince 6-1 a Monza.
E domenica arriva il Varese.
Poco più di un quarto d’ora di partita e l’Arezzo era già in vantaggio di due gol. Dopo aver corso un rischio importante in avvio, la squadra di Galderisi ha reagito alla grande colpendo cinicamente, prima con un bel pallonetto di Croce, poi con un gol di Venitucci (in campo, così come Pecorari, nonostante che alla vigilia in molti avessero supposto il contrario).
Al trentaseiesimo, poi, il secondo gol di Croce ha chiuso i conti con un 3-0 che il Monza non poteva in alcun modo recuperare, nemmeno con l’aiuto dell’autogol di Miglietta a inizio ripresa. La quarta segnatura di Maniero e il successivo rigore (sempre procurato da Maniero) segnato da Chianese, sono solo contorni dolci di un incontro già deciso. Il sesto gol di Essabr (di testa!) è arrivato al caffè.
Stefano Sedorf (cugino del più noto calciatore del Milan) si è dato da fare per pungere la difesa amaranto, ma la differenza tra le due compagini in campo è emersa con decisione, e poi nel secondo tempo è stato sostituito…).
Arezzo con Mazzoni in porta; Music, Pecorari, Terra e Sereni in difesa; Erpen, Venitucci, Maglietta e Croce a centrocampo; Maniero e Chianese in avanti. (nel secondo tempo, a risultato acquisito, sono entrati anche Figliomeni, Essabr e Rizza)
Un 4-4-2 classico come disposizione, ma particolarmente sbilanciato in avanti per via della contemporanea presenza di Erpen, Croce, Maniero e Chianese. Anche i due centrali di centrocampo, Venitucci e Miglietta, non possono essere definiti interditori nati.
La partenza di Coppola, ex gladiatore amaranto (così si era proposto alla piazza) che di fronte a un contratto triennale propostogli dal Taranto ha perso tutta la sua passione per il cavallino), ma anche quella annunciata e imminente di Fofana (ad Arezzo sempre infortunato o all’inseguimento della condizione), parevano poter minare le certezze del gruppo di Galderisi. Il Mister amaranto, invece, ha dato alla squadra la giusta mentalità e messo in campo un undici in grado di imporre il proprio gioco anche fuori casa. Questa pare essere la novità più importante. Se poteva starci la vittoria a Monza, meno attesa era una prestazione autoritaria fuori casa.
Chi volesse a tutti i costi cercare il pelo nell’uovo, potrebbe sostenere che qualche distrazione difensiva di troppo continua a verificarsi, ma pare inevitabile per una squadra votata all’attacco come l’Arezzo.
Il campionato non poteva riprendere meglio per gli amaranto, ma non ci sarà tempo per cullarsi sugli allori, anche perché chi vuol vincere il campionato (o comunque cambiare categoria verso l’alto), non può permettersi grandi distrazioni nel girone di ritorno.
Non bisogna dimenticare che la squadra di Galderisi deve ancora recuperare una partita casalinga contro il Lumezzane (lo farà mercoledì 27 gennaio, alle ore 14,30), anche se Novara (in casa contro il Figline) e Varese (a Perugia) devono fare altrettanto.
A proposito del Novara, bisogna dire che i piemontesi continuano a vincere ogni partita, in casa e fuori; sarà veramente difficile raggiungerli, anche se dovranno venire a giocare al Città di Arezzo; ma questa è un’altra storia, quella di un girone di ritorno nel quale gli amaranto incontreranno le dirette concorrenti, con la sola esclusione del Benevento, in casa.
Per ora l’Arezzo mantiene saldamente la quarta posizione in zona Play Off, tra l'altro con sei punti di vantaggio sul Perugia, sconfitto a Figline (grazie ai valdarnesi e a uno straripante Frediani, trentaquattrenne attaccante con l’entusiasmo di un ragazzino), cosa che fa sempre piacere

da : AREZZO NOTIZIE

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