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Val di Chiana

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Castello di Civitella in Val di Chiana.

venerdì 13 novembre 2009

Perquisite strutture residenziali per disabili e anziani

Perquisite strutture residenziali per disabili e anziani

Perquisite su disposizione della Procura della Repubblica, alcune strutture residenziali per disabili e anziani. In attesa degli accertamenti giudiziari, la Asl rassicura i familiari dei pazienti sulle modalità di assistenza e cura prestati direttamente e in convenzione.

AREZZO - Una serie di strutture per disabili fisici e mentali e residenze sanitarie dell'aretino e della Valdichiana, sono state perquisite dall'autorità giudiziaria su disposizione della Procura della Repubblica di Arezzo.

Di questa operazione di polizia giudiziaria, sottoposta in questa fase a segreto istruttorio, sono venuti a conoscenza molti familiari degli ospiti (un centinaio) delle strutture controllate residenziali e semiresidenziali. Famiglie che hanno chiesto all'Azienda sanitaria di avere chiarimenti e informazioni.
Sulla specificità dell'indagine in corso, la Usl 8 non può riferire assolutamente nulla, fiduciosa che l'azione giudiziaria è finalizzata a garantire il rispetto delle regole e delle leggi a tutela in primo luogo proprio dei pazienti.

L'Azienda è in grado, invece, di illustrare la propria attività di vigilanza così come prevista dalle convenzioni e dai protocolli operativi esistenti, nelle strutture oggetto dell'indagine, tra l'altro analoga alle altre disseminate in Provincia (53 in tutto).

La Asl, infatti, ha una propria “Commissione di vigilanza e controllo” che agisce nei confronti delle strutture. La Commissione effettua regolarmente sopralluoghi in tutte le strutture, sia a gestione diretta che, come in questo caso, convenzionate. Controlli che riguardano diversi fronti. Da quello prettamente strutturale a quello assistenziale. Ogni paziente ha una propria cartella sanitaria che deve essere sempre aggiornata, con terapie verificate secondo le diverse esigenze da geriatra, riabilitatore funzionale, farmacista., specialista della prevenzione.

I controlli della commissione avvengono con cadenza dai 7 ai 15 giorni.
Secondo gli accertamenti eseguiti dall'Azienda Sanitaria, nelle strutture non sono emerse violazioni delle convenzioni in essere. Per questo sono attesi con fiducia gli esiti dell'indagine per accertare se, aldilà dei controlli e delle verifiche aziendali, emergano criticità non accertate dal personale della Asl.

Ai familiari delle persone ospiti nelle strutture che alla luce dell'iniziativa di polizia giudiziaria chiedono giustamente delle rassicurazioni, l'Azienda risponde che gli aspetti emersi dai propri controlli periodici, relativi all'accoglienza, all'assistenza e alle cure, hanno dato esiti favorevoli.

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