In precedenza, Anghiari aveva già suonato l’allarme (Polcri sindaco, anche se di misura), ma Montevarchi e Sansepolcro hanno un sapore amarissimo per il Partito Democratico. In particolare la sconfitta in Valdarno, dove gli avversari delle primarie Grasso e Ricci, sommando i loro voti, avrebbero avuto la meglio al primo turno. E invece il centrodestra ha saputo inserirsi tra le altrui crepe e, strappando il ballottaggio, ha poi assestato il colpo decisivo con un margine ampio (60-40). La disfatta di Sansepolcro era nell’aria, anche se non nelle proporzioni che ha assunto (2 voti di Cornioli per ogni voti della Frullani). In Valtiberina è stata premiata l’iniziativa dell’imprenditore biturgense che ha raccolto anime diverse e trasversali. Ufficialmente, sia centrosinistra che centrodestra si trovano all’opposizione.
E le conseguenze nella nuova geografia amministrativa provinciale sono evidenti: tra i sette comuni maggiori per popolosità dell’Aretino, cinque non sono più in mano al centrosinistra: Arezzo, Montevarchi, Sansepolcro, Castiglion Fiorentino, Bibbiena. Restano San Giovanni Valdarno e Cortona.
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