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Val di Chiana

Val di Chiana
Castello di Civitella in Val di Chiana.

martedì 14 ottobre 2014

La storia del design contemporaneo in mostra ad Arezzo .

Ufficio stampa Confcommercio 
 
Ufficio stampa Confcommercio

Amanti del design a raccolta ad Arezzo presso Salci Arreda, che nello showroom di via Anconetana 129 ospita in un’occasione più unica che rara due allestimenti che raccontano le pietre miliari della storia del design contemporaneo: “Cappellini Heroes” e “Collezione ’64, manifesto del minimalismo italiano”, mostra tematica dedicata alla celebre “Collezione 64” disegnata da AG Fronzoni giusto 50 anni fa, nel 1964, e prodotta da Cappellini a partire dal 1997.
Proprio l’architetto milanese Giulio Cappellini, anima dell’azienda che ne porta il nome oltre che progettista per importanti marchi del settore, sarà ad Arezzo giovedì 16 ottobre, alle ore 19, ospite di Salci in un incontro aperto al pubblico, per raccontare ‘a cuore aperto’ storie e segreti legati alla nascita di tanti pezzi di arredamento sperimentali e d’avanguardia che hanno dettato lo stile contemporaneo. Come, appunto, quelli della Collezione 64, considerata il manifesto del minimalismo italiano, corrente culturale che attraversa filosofia, grafica e product design. Una famiglia di prodotti fortemente iconici composta da sedia, poltrona, tavolo basso 100×100 cm, tavoli alti 100×100 cm e 100×200 cm e letto, proposti nella doppia variante nero/bianco e bianco/nero per struttura e seduta o per struttura e piano.
Giulio Cappellini, classe 1954, è una figura emblematica del panorama internazionale del design. Negli anni ha assunto un ruolo prezioso anche come talent scout di giovani designer, lanciati poi dall’azienda: Jasper Morrison, Marc Newson. Marcel Wanders, i fratelli Bouroullec e Nendo, per citarne alcuni. Seguitissime sono le sue lezioni presso prestigiose scuole di design internazionali come l’Istituto Marangoni, del quale è anche art director. L’incontro di giovedì 16 ottobre ad Arezzo rappresenta dunque una preziosa opportunità per ascoltare una delle più autorevoli voci internazionali del settore.
“Collezione ‘64” di AG Fronzoni

«Il senso più profondo del progettare non è tanto quello di costruire una casa, quanto quello di costruire noi stessi. Progettare la propria esistenza è un impegno che deve costituire la nostra principale preoccupazione: e questo impegno deve essere continuo e totale, non saltuario e relativo» AG Fronzoni

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