Dopo 90 minuti di corsa
lungo il campo da gioco ha fatto in tempo a segnare il prezioso gol del
pareggio, quindi ad esultare e si è accasciato a terra. E' morto così un
giovanissimo calciatore, Matteo Roghi, appena 14 anni, stroncato da un
malore sul terreno di gioco. E a nulla è servito l'intervento immediato
dei sanitari del vicinissimo ospedale ed i tentativi di rianimarlo con
il defibrillatore. Doveva essere una domenica di sport e di festa quella
di ad Abbadia San Salvatore, sul monte Amiata, al confine tra le
province di Siena e Grosseto. In campo i giovanissimi della squadra
locale 'Amiata' contro i coetanei di Foiano della Chiana: ai bordi del
campo i genitori ed i tifosi dei calciatori in erba, nel rettangolo di
gioco le due squadre impegnatissime nella caccia ai punti. Matteo ha
giocato tutto il primo tempo pare senza accusare alcun fastidio, ed ha
proseguito anche nella ripresa fino al gol del 2-2. E' stata una
sequenza rapidissima: il gol, l'esultanza, il crollo praticamente mentre
l'arbitro fischiava il fine partita.
Inutile l'utilizzo del defibrillatore -
Alcuni degli stessi spettatori, hanno cercato di soccorrere il ragazzo.
Tra loro anche la mamma di un atleta della squadra di casa, infermiera.
L'ambulanza della misericordia e l'automedica con i sanitari che hanno
usato il defibrillatore hanno impiegato meno di cinque minuti a
raggiungere l'impianto sportivo: l'ospedale di Abbadia San Salvatore
dista appena poche decine di metri. E' lì che hanno portato Matteo
quando ormai quasi tutte le speranze erano perdute, tentando di
rianimarlo per quasi un'ora ma senza riuscirci. Era stato chiamato anche
l'elisoccorso, ma l'elicottero è ripartito senza Matteo a bordo. Il
corpo del piccolo stato portato all'ospedale di Nottola nei pressi di
Montepulciano a disposizione della procura di Siena. Il pm di turno
Fabio Maria Gliozzi ha aperto un fascicolo e disposto l'autopsia per
cercare di dare una spiegazione all'arresto cardiocircolatorio che ha
stroncato il ragazzo.
Matteo non aveva mai dato segni di malessere - Secondo
quanto appreso, Matteo non aveva mai dato segni di malessere e la
prossima visita federale ci sarebbe stata nel 2014. I genitori di
Matteo, lui impiegato, lei operaia, che non erano al seguito della
squadra, hanno raggiunto subito Abbadia San Salvatore, ma tutto era già
finito per il loro piccolo campione che frequentava il primo anno
dell'istituto tecnico commerciale di Foiano. E non si dà pace
l'allenatore della squarda giovanile, Giovanni Gorazzi, un ex del
Pescara di Galeone.
Nel 2007 morì l'attaccante della squadra toscana -
La morte del giovanissimo Matteo, non è l'unica tragedia che ha segnato
la storia recente del Foiano. Nel 2007 morì allo stesso modo Teddy
Bartoli, attaccante 22enne del Foiano: anche lui si accasciò al suolo
durante un'amichevole tra squadre impegnate in seconda categoria. Da
allora la società aretina è particolarmente impegnata nella sicurezza
sui campi di calcio e, anche pochi mesi fa, un defibrillatore è stato
donato al centro sportivo foianese.
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