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Val di Chiana

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Castello di Civitella in Val di Chiana.

venerdì 8 novembre 2013

Imprese, nel terzo trimestre più aperture che chiusure. Sereni: “Ma dall’inizio dell’anno sono diminuite di 120 unità”



Ufficio stampa Camera di Commercio Arezzo
Il dato relativo alla dinamica delle imprese per il terzo trimestre dell’anno evidenzia un saldo positivo fra iscrizioni e cessazioni non d’ufficio di 60 imprese.
Tutte le forme giuridiche contribuiscono al risultato positivo ad eccezione delle imprese individuali (-32 unità): crescono le società di capitali (+56 imprese), le società di persone (+7 imprese) e le altre forme (+29 imprese).
Certamente – commenta il Presidente della Camera di Commercio Andrea Sereni -questo terzo trimestre, per quanto concerne il saldo tra aperture e chiusure di imprese, è andato meglio dei due precedenti ma ancora non sembra essersi interrotto il progressivo peggioramento della struttura imprenditoriale. Infatti nei primi nove mesi dell’anno le imprese operanti in provincia sono diminuite di 120 unità e se verrà confermata questa tendenza per la prima volta, dopo moltissimi anni avremo un saldo negativo.”
“ E’ inoltre preoccupante – prosegue Sereni – il dato delle 109 imprese entrate in scioglimento o liquidazione nel trimestre, con un aumento del 49,3% rispetto allo stesso trimestre del 2012, un valore purtroppo decisamente più alto di quello nazionale (+12%). Nel terzo trimestre 2013 sono stati aperti 14 fra fallimenti e altre procedure concorsuali con un aumento del 7,7% rispetto allo stesso periodo del 2012: la crescita in questo caso è meno rilevante di quella nazionale che si attesta a +13,1%. Anche se altri indicatori , ad esempio l’export, registrano segnali positivi permangono ancora forti tensioni nel mondo delle imprese ed è quindi necessaria ancora molto cautela prima di parlare di una vera e propria ripresa economica”.
“Nei primi nove mesi del 2013 – sottolinea il Segretario Generale della Camera di Commercio di Arezzo Giuseppe Salvini – rileviamo alcuni settori che crescono in termini numerici e altri che invece si ridimensionano. Fra i primi troviamo ad esempio le “attività dei servizi di alloggio e ristorazione” (+2,5%), i “servizi di informazione e comunicazione” (+1,8%), le “attività finanziarie ed assicurative” (+2,2%), le “attività immobiliari” (+1,8%), i “servizi di supporto alle imprese” (+1,2%), l’”istruzione” (+7,4%), la “sanità ed assistenza sociale” (+6,9%). Fra i settori in ridimensionamento troviamo invece l’“agricoltura” (-4,1%), le “attività manifatturiere” (-0,7%), le “costruzioni” (-1,4%), il “commercio” (-0,9%) e i “trasporti” (-0,8%)”
“I dati sulle imprese femminili presentano in questo trimestre – continua Salvini -una minima crescita dello 0,1% che porta il risultato dei primi nove mesi ad una flessione di -0,3% .Per le imprese giovanili , al contrario, si riscontra un saldo positivo fra iscrizioni e cessazioni non d’ufficio di 61 unità con un tasso di crescita del 2,6%. Nei primi nove mesi il saldo si è attestato a +262 unità con una variazione relativa di +6,9%. Pur rappresentando poco meno del 10% di tutte le imprese iscritte al Registro Imprese ( il 9,6% per l’esattezza) le imprese guidate dai giovani con meno di 35 anni contribuiscono in maniera determinante alla crescita delle iscrizioni. E’ un segnale in chiaroscuro: da un lato appare conseguente alla grave crisi occupazionale che spinge i giovani a tentare la strada dell’autoimprenditorialità anche se in settori non sempre innovativi e con forme giuridiche, quale è l’impresa individuale, non strutturate e fragili di fronte alle sfide della competizione globale. D’ altro canto è molto positivo vedere giovani che con tenacia e coraggio costruiscono , puntando su una idea o sulle proprie competenze, un progetto per il futuro. Infine, anche le imprese straniere presentano un saldo positivo di 61 unità con un tasso di crescita di +1,4%, mentre nel dato cumulato dei primi nove mesi si ha un saldo positivo di 252 imprese ed un tasso di crescita di +3,1%.

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